Quei meravigliosi anni ’60: dai Liners ai Cruisers (III)

Terzo appuntamento della rubrica dedicata alla storia di Costa Crociere. Nel precedente post ci eravamo fermati alla prima metà degli anni ’60 quando, grazie ad un repentino sviluppo del mercato da un lato e alla contemporanea percezione da parte dell’Azienda dell’importanza strategica che proprio in quegli andava assumendo il trasporto crcocieristico, nel 1962 viene siglato un accordo con i Cantieri Riuniti dell’Adriatico per la realizzazione dell’Eugenio Costa, il primo transatlantico da oltre 30.000 tonnellate.

 

Il 31 agosto del 1966 l’Eugenio Costa parte dal porto di Genova per la sua prima grandiosa avventura. Un lungo viaggio alla volta dell’America Latina. In quel momento è il transatlantico più grande e più veloce che abbia mai compiuto una simile iniziativa. Ed è anche in assoluto il più bello e tecnologicamente avanzato.
La nave può ospitare 178 passeggeri in prima classe, 356 in classe turistica A e 1102 in classe turistica B. L’equipaggio è di 424 persone.

Tra le innovative caratteristiche che le conferiscono un elevato comfort di vaggio si possono ricordare il Cinema-Auditorium, il Night Club all’ultimo ponte, esclusivi e dedicati uffici di segreteria per gli uomini d’affari, un’area specifica per i giovani, linea telefonica in tutte le cabine, impianti TV, filodiffusione negli ambienti comuni, aria condizionata in tutte le classi così come i servizi igienici privati.

Completano l’architettura gli ambienti a colori tematici, i tessuti pregiati utilizzati per i rivestimenti e le decorazioni artistiche realizzate negli ambienti comuni.

L’Eugenio Costa, infine, sarà l’ultimo transatlantico ad essere costruito in Italia.

Questi sono però anche gli anni di grandi passi avanti per l’areonautica: lo sviluppo del settore e la nascita dell’aereo come mezzo  di trasporto collettivo minano il successo dei tansatlantici. Per questo motivo molte Compagnie iniziano ad offire, alternativamente al servizio di linea e prevalentemente concentrate nei periodi di bassa stagione, crociere – soprattutto nel Mediterraneo e ai Caraibi – nel tentativo di recuperare redditività.

Ma non si tratta di un’operazione semplice. Il concetto di crocierà è legato ancora ad un pubblico particolarmente facoltoso ed inoltre poche sono le navi facilmente adattabili a tale servizio. Nella lista delle poche Compagnie che riescono a percepire questo cambiamento radicale ed epocale, in cima, figura Costa. Che già con il suo ultimo transatlantico introduce innovativi concetti nella distribuzione degli spazi interni, legati ad una minore differenziazione tra classi ed un maggior comfort di viaggio grazie ad un’ampia serie di servizi turistici a bordo.


Eugenio Costa al porto di Genova


Eugenio Costa in navigazione

Segue, negli ultimi anni ’60, un profondo processo di ristrutturazione aziendale: la crescita della Compagnia è stata imponenete e si rende necessaria una razionalizzazione nella gestione. Nace così la "Costa Armatori S.p.A.", che incorpora sotto un’unica gestione e marchio il Lloyd Tigullio e il Lloyd Tirrenico. Viene inoltre conferita tutta la flotta della "Giacomo Costa fu Andrea".


Carla Costa

Parallelamente viene fondata la Costa Line Inc. società con sede a New York, nata con l’intento di sfruttare il più possibile il gradimento del pubblico americano per le crociere "C". Vengono fatti importanti investimenti pubblicitari che in poco tempo portano due navi della flotta – la Franca C. – successivamente sostituita dalla Carla C., e la Flavia C. – ad essere utilizzate per crociere settimanali  nel cuore dei Caraibi.


Franca Costa

 
Flavia Costa

Inizieranno da qui gli anni di massimo sviluppo ed espansione della Società, periodi di scelte strategiche importanti, grandi sforzi ma anche grandi risultati e soddisfazioni.

 

Fine terza parte

Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.