Da Costa a Costa, un mare di argomenti.
Nuovo appuntamento con la rubrica interamente dedicata al mondo crociere, al mare, all’ambiente e a tutte le principali iniziative collegate. Buona lettura!
Allarme coralli nei Caraibi. Il grande caldo del 2010 sembra aver inferto un duro colpo a questo ambiente mettendo a rischio anche l’economia locale. E’ infatti di 5 miliardi di dollari e 8 milioni di turisti l’anno il giro d’affari che crea la grande barriera corallina che corre per 600 miglia lungo le coste di quattro Paesi: Messico, Belize, Guatemala e Honduras, il più grande reef dell’emisfero occidentale.
Da qui la necessità di correre ai ripari. Questo l’Sos lanciato dal Wwf in un rapporto reso noto proprio mentre oltre 190 Paesi stanno discutendo, nel cuore de turismo messicano, a Cancun, la strategia di lotta contro l’emergenza clima.
Le acque in questa parte di mondo hanno superato il record di caldo del 2005 (dal 1880) che per i coralli significa essere arrivati al limite di sopportazione. E le conseguenze si preannunciano irreparabili. Lo sbiancamento in massa è il risultato più evidente. Da qui il piano d’azione per salvare il reef dei caraibi che ospita 500 specie tra pesci e crostacei: da 10 anni il Wwf sta collaborando con autorità e associazioni locali per creare una rete di protezione che va dai "ranger" dei coralli per rindividuare le zone sotto sbiancamento, ai "vivai" per ridare vita ai coralli, ai "giardinieri" dei coralli.
Secondo gli ultimi dati degli scienziati, l’emergenza reef caraibico parla di un 80% di coralli sotto sbiancamento, di quelli sopravvissuti allo sbiancamento del 2005, e del 40% già morto.
Il 2011 farà registrare un forte incremento sulla movimentazione dei crocieristi nei porti italiani, con una previsione di 10.991.000 passeggeri (+16,98%) e 5.089 toccate nave (+4,82%). E’ la stima fatta dalla Cemar Agency Network di Genova, presentata in occasione del Seatrade Med Cruise Convention, svoltosi a Cannes dal 30 novembre al 2 dicembre scorso.
”Si tratta di una crescita impressionante – ha dichiarato il presidente di Cemar Sergio Senesi – che deve essere ricondotta a tutte le novità che caratterizzeranno il settore delle crociere nel Mediterraneo nel corso del prossimo anno. Il 2011 vedrà infatti la presenza di 14 navi superiori ai 3.000 passeggeri, il ritorno di Carnival Cruise nel Mare Nostrum (il Gruppo Carnival sarà presente con un totale 53 navi), nonchè gli itinerari di Norwegian Epic, nuova ammiraglia di Norwegian Cruise Line da 4.200 passeggeri, ed il forte incremento della presenza di Royal Carribean con la presenza di 21 navi del Gruppo. Non va infine dimenticata la crescita esponenziale di MSC Crociere e di Costa Crociere, sia in termini di flotta che in termini di presenza nel Mediterraneo anche durante la stagione invernale”.
L’Italia si mantiene al vertice continentale per quanto riguarda il movimento passeggeri. Sarà ancora Civitavecchia il principale porto crocieristico italiano nel 2011, con 2.450.000 passeggeri movimentati, seguito dal porto di Venezia (1.700.000 pax), da quello di Napoli (1.250.000 pax) e da quello di Livorno (950.000 pax), che si piazza al quarto posto della classifica, davanti ai porti di Savona, Genova, Bari e Palermo.
La stagione crocieristica 2011 coinvolgerà 52 Compagnie e 149 navi da crociera ed interesserà 64 porti e 12 regioni italiane.
Balene blu primatiste assolute di efficienza energetica: come ha scoperto un’equipe di ricerca internazionale, analizzando l’energia utilizzata dai più grandi mammiferi del pianeta nelle fasi di alimentazione, il rapporto tra energia acquisita dal cibo e quella consumata per procurarselo è di 90 a 1.
I ricercatori, guidati da Shadwick Jeremy Goldbogen della University of California di San Diego, hanno calcolato i costi energetici delle balene blu in fase di alimentazione comparandoli con la quantità d’energia che viene assunta dal nutrimento.
La tecnica di alimentazione di questi animali "è molto faticosa", spiegano i ricercatori come riportato dal Newscientist, in quanto gli enormi cetacei prima si immergono fino a 500 metri sotto la superficie del mare per raggiungere i banchi di krill e poi, riempiendo la bocca con enormi volumi di acqua, filtrano l’alimento spingendo infine attraverso i fanoni l’acqua all’esterno. Monitorando 265 esemplari durante circa 200 immersioni e 654 pescaggi di krill, la scoperta è stata "sorprendente": per riuscire ad andare sul fondo degli oceani questi mammiferi utilizzano circa 3200 kilojoule di energia, ma ad ogni pescaggio corrisponde un compenso tra i 34.000 e 1.912.000 kJ, pari a 237 volte l’energia utilizzata.
In particolare, considerando i costi energetici necessari alle immersioni profonde, le balene guadagnano in energia 90 volte più di quanto perdano. Una performance che nessun altro animale anche in habitat più favorevole riesce a fare. I risultati dicono i ricercatori, potrebbero spiegare come le balene blu sopravvivano durante le migrazioni, facendo fronte a lunghi periodi di scarsità di cibo.
La spada di gala di Napoleone Bonaparte tempestata di camei e la culla decorata di corallo, dono di Napoli ai Savoia, sono alcuni tra i 150 preziosi oggetti in mostra nell’esposizione "Mirabilia Coralii – manifatture in corallo a Genova, Livorno e Napoli tra il XVII e il XIX secolo" inaugurata il 12 dicembre a Palazzo Vallelonga di Torre del Greco, la città vesuviana del corallo, attiva in questo settore fin dal 1400.
Si tratta di un appuntamento biennale dedicato alla storia dell’arte del corallo e alla sua produzione nel mondo. Provenienti da importanti musei e da collezioni private, i preziosi oggetti ricompongono un filo rosso che lega le tre antiche capitali del corallo: oltre a Napoli, Genova, nota per paternostri e collane ma anche per l’invenzione delle mattonelle realizzate con la spuntatura del corallo di Sciacca; Livorno, la piazza principale delle contrattazioni ma anche specializzata nella raffinata lavorazione che incantò i Medici.
Storica è la "Real fabbrica de coralli" nel regno di Napoli con sede appunto a Torre del Greco, che tra l’altro lanciò la moda del "gioiello di giorno" in epoca napoleonica. In mostra infatti anche il pettine e il diadema in argento dorato e corallo rosa appartenuti a Letizia Murat e il prezioso ‘cameo ovale’ raffigurante tre amorini in corallo giapponese ispirati a quelli dipinti nella casa pompeiana dei Vettii. Tanti i gioielli esposti appartenuti a nobili e ricchi borghesi, forgiati in corallo del Mediterraneo e del Pacifico, dal rosso fuoco fino all’arancio con lumeggiature bianche, testimonianza di un vero e proprio ‘made in Italy’ ante litteram che conquistò il mondo.
E’ voluto entrare nella leggenda e ci è riuscito. Nel giugno 1968 l’ufficiale della Marina Mercantile inglese Robin Knox-Johnston, accetta la più audace sfida velica di tutti i tempi, la Golden Globe Race, prima regata in solitaria intorno al mondo senza scalo.
A partire sono in tutto nove uomini, ognuno da un porto inglese diverso. Il ketch Suhaili, con a bordo l’allora ventinovenne Robin Knox-Johnston molla gli ormeggi dal porto di Falmouth, in Cornovaglia. Fuori, ad aspettarlo, tempeste, onde gigantesche, periodi di bonaccia e privazioni di ogni sorta.
Ma Robin e’ l’unico a portare a termine l’impresa dopo 313 giorni e oltre 30mila miglia, aggiudicandosi il titolo di primo uomo ad aver circumnavigato il globo in solitaria e senza scalo.
Nel suo ultimo libro, ”Il mio mondo” (Ed. Mursia) Johnston racconta la sua avventura incredibile, condotta superando ogni genere di avversità: le riserve di acqua andate a male, la radio messa fuori uso da una tempesta, il timone a vento ridotto a brandelli, la barra quasi divelta e il boma della maestra ripiegato su se stesso. Una straordinaria prova di forza, coraggio, follia che mette a confronto l’audacia e l’umiltà di un uomo e l’imprevedibilità e la potenza del Grande Blu.
(Fonte: ANSA)