La mia escursione. Luxor, la Valle dei Re, i Colossi di Memnone e Karnak.
La blogger Annette, a bordo qualche settimana fa, insieme a me ed altri amici del blog, di Costa Allegra per la crociera “Coralli e Antichi Tesori“, itinerario novità della programmazione di Costa Crociere, ci racconta oggi della sua escursione a Luxor e Karnak.
Partenza quindi dal porto di Safaga, in Egitto, per un viaggio nella storia, ricco di fascino e mistero, capace ancora una volta di far luce sulla grandezza di un popolo.
Grazie Annette.
Ne approfitto inoltre per ricordare questa possibilità a tutti i lettori del Dream Blog: se avete piacere di raccontare o anche solo di condividere fotografie di una vostra escursione o, più in generale, di una particolare crociera a cui avete partecipato, inviate tutto il materiale alla redazione del blog: postmaster@dreamblog.it.
I vostri ricordi, in questo modo, verranno in breve tempo pubblicati nell’ambito di uno spazio ad hoc, proprio come questo!
Filippo – blogger Dream Blog
Dal porto di Safaga partiamo quasi all’alba per dirigerci verso Luxor e Karnak.
Luxor è situata dove sorgeva Tebe (antica capitale dell’Egitto) ed è a Sud del Cairo e a Nord di Assuan. Si trova nella valle del Nilo, in Alto Egitto sulla riva destra del fiume. Proprio per questa ragione, è una terra fertilissima e infatti dopo aver percorso parecchi chilometri in zone desertiche incontriamo all’improvviso un paesaggio verdeggiante.
Gli orti si susseguono e le coltivazioni di canna da zucchero sono moltissime. L’acqua del Nilo è canalizzata per poter irrorare le terre e ovunque si volga lo sguardo si vedono campi coltivati, fiori, piante, tutto è veramente rigoglioso.
Arriviamo quasi senza accorgerci ai primi templi di Luxor e scorgiamo dal pullman passando per Deir el Bahari il tempio della regina Hatshepsut. Una bellissima panoramica!
Ed eccoci nella famosa Valle dei Re. Qui purtroppo non è concesso fotografare nulla, né all’esterno, né tantomeno all’interno delle tombe. La Valle è grandissima, il terreno è desertico e sabbioso e il sole è cocente. Noi saliamo su un trenino, questo vi fa capire la vastità dell’area, che ci porterà verso le 3 tombe da visitare.
Le tombe vengono aperte al pubblico a rotazione e la guida ci da le dovute spiegazioni prima dell’entrata. Questo per evitare la troppa permanenza delle persone, che comunque sono sempre tante e gli antichi resti devono essere preservati al massimo.
Visitiamo le tombe di Ramsete II, III e IX. Si entra camminando su una larga passerella e si comincia ad ammirare una quantità infinita di geroglifici alle pareti a destra e sinistra. Sono coloratissimi e ben conservati, si ripetono scene di vita del faraone, immagini delle divinità ecc. e si prosegue per diverse stanze fino ad arrivare al luogo del sarcofago.
Non ci sono né oggetti, né suppellettili, la meraviglia è rappresentata proprio dalle decorazioni alle pareti e ai soffitti, vi assicuro che l’emozione è elevata nel poter godere di tanta bellezza e si desidererebbe fermarsi un po’ di più, ma non è possibile …
Ritorniamo al nostro pullman per raggiungere in poco tempo i colossi di Memnone che troneggiano ancora oggi anche se sono molto rovinati. La statua a sinistra è famosa per la sua storia antica, in quanto dopo un crollo della parte superiore era diventata sede di uno strano fenomeno.
Ogni mattina, all’alba, non appena i raggi del sole la toccavano, emetteva un suono strano ed armonioso. In realtà il fenomeno era probabilmente dovuto all’umidità di cui ogni notte si impregnava la pietra e che ai primi calori del giorno evaporava provocando la vibrazione sonora. Così frotte di turisti, romani, greci e di altri paesi, arrivavano incuriositi all’alba per sentire la “voce” di Amnone.
E noi siamo arrivati adesso …
Dopo tante meraviglie e il lungo viaggio, ci meritiamo anche un buon pranzo e un po’ di riposo. Bellissimo ristorante decorato con simboli dell’antico Egitto e ottimo cibo.
Ed eccoci pronti per la seconda parte dell’escursione : Karnak.
Il luogo è vicino e lo raggiungiamo in poco tempo. Qui si rimane letteralmente a bocca a perta, tanta è l’imponenza e la maestosità dei monumenti. Siamo accolti da un bellissimo viale di sfingi con la testa d’ariete ed entriamo proprio nel tempio.
Le colonne, tutte scolpite con i geroglifici, sono tante e vicine, sembra di essere in una foresta di colonne colossali unite sopra da travi in pietra orizzontali che avrebbero dovuto fungere da soffitto.
Ora non ne troviamo molte, ma le poche che ci sono hanno conservato abbastanza bene i colori degli antichi geroglifici e lasciano immaginare quanta bellezza debba esserci stata. Inoltre, sui soffitti ci sono delle fessure verticali, che permettono la penetrazione dei raggi del sole per illuminare tutto il tempio. Ci sono anche degli splendidi obelischi e un laghetto sacro ingentilisce l’ambiente.
Mi scuso di non riuscire a descrivervi degnamente queste meraviglie, spero che le foto aiutino un po’…
Tutto è veramente emozionante e a malincuore lasciamo le rovine illuminate da un bellissimo tramonto. Ciao Karnak, non ti dimenticherò.
[cincopa AgMAGZqlOa0y]