Costa: «Meno poteri ai comandanti»

La seconda vita di Costa Crociere ricomincia dalla sicurezza, ma non rinuncia al gigantismo. Con alle spalle un lutto non ancora elaborato, il tragico incidente di Concordia all’isola del Giglio, la compagnia tiene a battesimo l’ultima ammiraglia, la Fascinosa inaugurata ieri a Venezia, e di fatto anche la seconda vita di una società che è, e resta, grande nei numeri: 24mila dipendenti, 11 miliardi di euro investiti negli ultimi 15 anni. Ieri a bordo c’erano quasi tutti: l’amministratore delegato uscente Pier Luigi Foschi e il collega entrante, il tedesco Michael Thamm; il direttore generale Gianni Onorato, diventato il principale referente in Italia della casa madre americana; il ministro del Turismo Piero Gnudi e sua figlia Elsa, nella veste di madrina. Del gruppo Carnival mancava il grande capo, Micky Arison, ma da Miami è arrivato comunque un Howard Frank, suo vice, in vena di rassicurazioni.

«Noi non possiamo ignorare la tragedia del Giglio, è un incidente che non doveva succedere e che non succederà più», esordisce Foschi. «Dobbiamo trarre una lezione da quanto accaduto». La lezione, nella pratica, ha prodotto un primo risultato: una più profonda attenzione alla sicurezza in termini di procedure, ma soprattutto di consapevolezza. Di qui la decisione di rendere obbligatorio il corso di addestramento dei passeggeri (sarà tenuto prima della partenza delle navi e gli ospiti che non parteciperanno saranno richiamati a farlo il giorno dopo) e di implementare un sistema di monitoraggio della rotta in tempo reale che permetta di cogliere, e immediatamente verificare e correggere, eventuali deviazioni dal tracciato. Ma la novità più robusta è la limitazione dei superpoteri del comandante: «Occorre modificare il Codice della navigazione. Le decisioni prese sul ponte di comando devono essere più collegiali. Ci stiamo muovendo per proporre la modifica al Parlamento». Anche la politica di accesso al ponte di comando non sarà più una prerogativa esclusiva del “master”: l’autorizzazione all’accesso dipenderà dal comandante a bordo e dall’armatore a terra. Ogni volta che Foschi dice la parola “comandante” il pensiero vola a Schettino, un nome che il manager non pronuncerà nemmeno una volta durante la giornata. Dopo il minuto di silenzio per le vittime e i familiari della Concordia, la madrina tiene a battesimo Fascinosa e questa volta la bottiglia si rompe. Quando parla della rimozione del relitto Foschi dice che «basteranno forse 9 mesi rispetto ai 12 stimati», ma aggiunge che si tratta di «un’operazione titanica» perché «la nave pesa 150mila tonnellate e ha 20mila tonnellate di acqua dentro».

«Se gli uomini sbagliano devono pagare ma non devono pagare le aziende. Abbiamo 24mila dipendenti, e l’obbligo di continuare a lavorare»: ed è qui che scatta l’applauso lungo dei tanti che assistono, compreso il personale di bordo, composto al 20% da chi, il 13 gennaio scorso, era in servizio sulla Concordia. Durante la cerimonia il ministro Gnudi parla di «gioiello della marineria italiana» e dice: «Ancora mi stupisco come in meno di due anni si possa costruire qualcosa di grande come una città».

Fascinosa è una nave da 114mila tonnellate di stazza e una capacità massima di 3.800 passeggeri e 1.100 persone di equipaggio, è lunga 290 metri e larga 35, a bordo ci sono 1.508 cabine, 5 ristoranti, 13 bar, 4 piscine e un centro benessere di 6.000 mq. Alla Fincantieri di Marghera è stata costruita grazie a 510 milioni di euro d’investimento, 500 aziende coinvolte nell’indotto, 10mila lavoratori. Un altro gigante che solcherà i mari del mondo, un business nel quale il gruppo Carnival non smette di credere nonostante le difficoltà. «Siamo orgogliosi del marchio Costa e abbiamo fiducia nel team. – rassicura il vice presidente Frank – Abbiamo investito 24 miliardi di dollari in costruzioni in Italia e continueremo a investire. Continueremo a costruire navi grandi. Le grandi navi sembrano essere preferite dal pubblico, il mercato va in questa direzione e questo prodotto piace, quindi proseguiremo».

Costa è passata da essere una società con 600 milioni di fatturato e 400mila passeggeri a un colosso da 3,1 miliardi di fatturato e 2,3 milioni di passeggeri. Foschi sta per lasciare il posto al tedesco Thamm, il manager che viene da Aida e che a Venezia parla lo stretto necessario per dire che «l’Italia ha un grande futuro industriale e Costa è un’opportunità perfetta. Cresceremo ancora l’obiettivo è incrementare la capacità». A rovinare una festa già sottotono ci prova il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che a Mestre dichiara: «Il mio auspicio è quello che le grandi navi escano quanto prima dalla laguna di Venezia». Clini non sa che questo tema è già stato toccato anche da Foschi, a bordo di Fascinosa. «Costa rispetta le regole e se ci saranno regole che ci vieteranno di entrare in Laguna lo faremo».

.

.

Fonte: Il Secolo XIX

 

Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.