Cassazione: ‘non adatto al comando’.

Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia naufragata davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio scorso, ha “scarsa resistenza nello svolgimento di funzione di comando o comunque di responsabilità delle sorti di persone a lui affidate“.

Non era tagliato per essere al comando di una nave, per reggere l’impatto con le situazioni di emergenza e, soprattutto, per proteggere – anche adesso che non é più in plancia – l’incolumità di qualunque persona si affidi alla sua responsabilità, e non solo per andare in mare aperto.

Questo il giudizio espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 18851, relativa all’udienza del 10 aprile, sull’ex Ufficiale di Costa Crociere, al comando di Costa Concordia durante la notte del 13 gennaio scorso.

Al momento, pertanto, non ha trovato spazio la tesi della difesa di Schettino, secondo la quale il Comandante sarebbe stato ‘usato’ dalla Compagnia per affidargli responsabilità non sue.

La sua “insufficienza strutturale”, scrive la Cassazione, è stata “verificata”. Ed è a tutto campo: per questo a nulla è valsa l’assicurazione del suo legale, Bruno Leporatti, che “sarebbe inverosimile” ipotizzare che un altro armatore possa affidare all’ufficiale sorrentino il comando di un’altra nave. Schettino deve rimanere agli arresti domiciliari, insiste la Suprema Corte, “in funzione di salvaguardia della collettività“. Ed è corretta, per i supremi giudici, la decisione del gip, e poi del Tribunale del riesame che, lo scorso sei febbraio, ha convalidato gli arresti domiciliari dicendo no alla richiesta della Procura che chiedeva il carcere in quanto – spiega la Cassazione – la reclusione in casa è “adeguata” al “contenimento cautelare”.

Escluso  il pericolo di fuga. Schettino non ha mai veramente pensato di scappare, ma solo di cambiare vita, ha qui la sua famiglia, ed é rimasto nel luogo del naufragio “senza cercare di sfuggire alla identificazione e al controllo”, osserva la Cassazione.

E’ reale, invece, concludono i supremi giudici, il timore che Schettino, se lasciato in libertà, possa attuare “interferenze” sul materiale probatorio dal momento che é il principale indagato e potrebbe compromettere il libero e completo accertamento di ogni aspetto di questa complicata vicenda.

Sul fronte del relitto di Costa Concordia, intanto, la Conferenza dei servizi convocata dal commissario delegato per l’emergenza Franco Gabrielli ha dato il via libera al piano di rimozione della nave. La conferenza ha infatti approvato il progetto di massima proposto da Costa Crociere che prevede di rimettere in galleggiamento l’intero scafo. A realizzare i lavori sarà il consorzio italo americano Titan-Micoperi.

E con una lunga serie di postille sono arrivate anche le linee guida del Ministero dell’Ambiente per le operazioni di rimozione del relitto. Il documento analizza minuziosamente l’intero progetto ed evidenzia in particolare i possibili rischi per il mare e per i fondali coinvolti.

La fase più critica sarà quella del raddrizzamento, mentre quella più articolata riguarderà le attenzioni da porre in essere per la salvaguardia del ‘Santuario dei mammiferi marini’, con la previsione preventiva di stop ai lavori in caso di avvistamento di cetacei, specie se accompagnati da piccoli.

Infine, le tappe del recupero: il 15 giugno dovranno terminare i sondaggi, il 31 luglio le ispezioni sul sito, il 31 agosto la messa in sicurezza del relitto, il 15 novembre l’installazione dei cassoni di spinta sul lato sinistro e delle piattaforme sottomarine. Il primo dicembre la fase delicata, la rotazione del relitto, con l’installazione dei cassoni sul lato destro. Il 15 gennaio il galleggiamento e il 31 la consegna al porto. La bonifica del sito sarà completata entro il 30 aprile del prossimo anno.

.

.

.

Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.