Grandi navi – Venezia, è battaglia tra Comune e Porto – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine
E’ braccio di ferro fra Comune di Venezia e terminal passeggeri Vtp sulla presenza in laguna delle grandi navi da crociera. Lo scorso 22 dicembre il consiglio comunale ha dato il proprio via libera al Pat, piano di assetto territoriale, che all’articolo 35 bis delle Norme tecniche prevede il divieto per le navi di stazza eccessiva di navigare nel bacino di fronte a San Marco. Il Pat passa adesso alla Provincia per l’approvazione definitiva. Nei giorni scorsi il presidente di Venezia terminal passeggeri, Sandro Trevisanato, ha replicato sostenendo da un lato che il testo votato non ha nessun valore perché «un provvedimento di questo tipo potrebbe essere assunto solo di concerto con le autorità preposte, tra cui l’Autorità Portuale, il Magistrato alle Acque, la Capitaneria di Porto».
Dall’altro, però, Trevisanato ha annunciato un ricorso al Tar per bloccare l’iniziativa del Comune. Inoltre, secondo il presidente del terminal, «l’articolo (35 bis) non rispecchia nemmeno il parere del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che si è detto sempre favorevole al passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco». Ieri Orsoni ha smentito di non essere stato d’accordo con il consiglio comunale nell’approvazione del Pat e ha aggiunto che farà di tutto per renderlo applicabile ed efficace. Il piano non fissa nel dettaglio le caratteristiche delle navi che sarebbero incompatibili con i canali veneziani, ma il sindaco ha parlato di una soglia di 300 metri, lunghezza oltre la quale potrebbe scattare il divieto. Orsoni ha già inviato una proposta al ministro Corrado Passera, per arrivare, in maniera graduale, all’allontanamento provvisorio delle navi più grandi a Marghera in attesa di una soluzione adeguata.
Trevisanato sottolinea la propria volontà di collaborare con il Comune, citando l’accordo Blue Flag, che prevede l’utilizzo da parte delle navi da crociera di carburante verde. La prima parte dell’accordo, che riguarda l’uso del green fuel in laguna, è già stato firmato, mentre per la seconda parte, che estenderebbe il divieto fino alle bocche di ingresso, la firma è prossima. Nel mirino del terminalista ci sono però i comitati cittadini e la loro campagna contro il passaggio delle grandi navi, che, partito in sordina più di un anno fa, ha acquisito sempre più peso (cfr “L’Avvisatore Marittimo” del 19 gennaio 2012) dopo l’incidente della “Costa Concordia”. Una campagna che avrebbe come effetto di penalizzare a livello internazionale l’immagine della città. A sua volta il comitato “No grandi navi” ha diffuso un comunicato in cui avverte che invece la «stampa e la cultura internazionale guardano e commentano esterrefatte cosa si tolleri che avvenga a Venezia, nel nome dei presunti utili economici». E i protagonisti, gli armatori? Ieri Msc non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Nei mesi scorsi l’amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, aveva affermato che «Venezia rischia di perdere le maggiori compagnie di crociera a meno che non riesca a contenere la crescente opposizione alle navi da crociera nelle sue acque».
Fonte: Shippingonline.it
.
.
[box_light]
Iscriviti alla Newsletter del Dream Blog Cruise Magazine!
[/box_light]