Navi da crociera: cantieri, è battaglia tra Francia e Finlandia – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine
La terza Oasis sarà costruita in Francia. Royal Caribbean ha firmato il contratto con Stx France, ma la Finlandia non demorde. Il ministro degli Affari economici Jan Vapaavuori ha annunciato durante un’audizione al Parlamento di Helsinki, commissione per il commercio, di aver inviato, assieme al suo collega per il Lavoro, Lauri Ihalainen, una lettera alla Commissione europea perché verifichi che la Francia non si sia comportata in maniera scorretta, con un aiuto pubblico alla propria industria navale.
E’ l’ennesimo capitolo di un conflitto sulle regole europee fra paesi scandinavi e altri paesi europei. Qualche anno fa era stata la compagnia marittima danese Maersk a contestare l’intervento di Francia e Germania per salvare le proprie flotte portacontainer. Hapag Lloyd ha evitato di essere venduta in Asia grazie all’intervento diretto nell’azionariato del municipio di Amburgo, che oggi è addirittura l’azionista di maggioranza relativa. Cma-Cgm invece ha potuto fino a oggi tenere a bada le banche creditrici grazie alla garanzia finanziaria promessa nel dicembre 2009 dall’allora ministro dei Trasporti di Parigi, Dominique Bussereau. Il quale Bussereau, fra l’altro, da agosto 2012 siede nel consiglio d’amministrazione proprio della compagnia di Marsiglia. La commessa contesa fra i due paesi vale un miliardo di euro e riguarda la terza nave della classe Oasis, unità che con 225 mila tonnellate di stazza e una capacità di 5.400 passeggeri sono le più grandi del mondo destinate ai passeggeri. Ieri Royal Caribbean (Rccl), la compagnia americana che ha piazzato l’ordine, ha ufficializzato l’accordo con Stx France.
La consegna è prevista a metà del 2016. Nell’accordo è previsto anche il passaggio di proprietà di “Atlantic Star”, una nave da crociera che sosta inutilizzata a Marsiglia, da Pullmantour (marchio di Rccl) a Stx Corporation. La costruzione avrebbe dovuto avvenire nei cantieri di Stx a Turku, in Finlandia. Il governo finlandese non ha però dato il via libera alla banca pubblica Finnvera perché concedesse un finanziamento da 50 milioni di euro. E così la nave ha preso la via della Francia. Il governo finlandese non è pentito della propria linea dura, anche se la commissione parlamentare di Helsinki non è soddisfatta dell’audizione col ministro. Vapaavuori ha fatto presenti i limiti che l’Unione europea pone per gli aiuti di Stato. Il presidente della commissione, Mauri Pekkarinen, ha chiesto se il governo non avesse pensato di entrare come proprietario in Stx Finland. «In linea di principio – ha detto successivamente il ministro delle Finanze, Jutta Urpilainen – lo Stato può intervenire nelle costruzioni navali. Ma per quanto riguarda Stx, si tratterebbe di aiutare una società che va male e non credo che lo Stato debba agire». Stx Finland ha registrato perdite per 180 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Per salvare la società sono in corso contatti con il fondo pensione Ilmarinen, che però non ha ancora risposto. Il governo cerca di risolvere la crisi secondo le leggi di mercato, ma vuole che la Francia faccia altrettanto.
Fonte: Shippingonline.it
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