Costa Concordia, un anno dopo. Per non dimenticare – Speciale Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine
E’ il giorno del dolore all’Isola del Giglio. Parenti delle vittime e naufraghi stanno partecipando alle celebrazioni per il primo anniversario della disastro della Costa Concordia
Il marito di un disperso ringrazia De Falco. «Speravo proprio di incontrarla, grazie per quello che ha fatto, in Italia c’è bisogno di gente come lei». Così Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Tricarico, uno dei due dispersi del naufragio di Costa Concordia, si è rivolto al capitano Gregorio De Falco, l’uomo che cercò, inutilmente, di rimandare il comandante Francesco Schettino a bordo della nave. «Purtroppo non sono riuscito a fare tutto quello che avrei voluto», ha risposto De Falco prima di una calorosa stretta di mano.
Schettino si difende in tv. Mentre al Giglio si stavano premiando soccorritori, in televisione – per la precisione a “Domenica In” andava in onda un’intervista a Francesco Schettino. «Quello non era un inchino, era un passaggio vicino all’isola, pianificato con la Costa. La scelta sulla pratica dell’inchino è lasciata al comandante e io non ho mai chiesto l’autorizzazione per fare inchini. Anche il 14 agosto c’era stato un inchino: si fa quando si può, quando ci sono le condizioni o quando la navigazione diventa noiosa». Schettino prosegue: «Io avevo indicato una rotta che passava a circa mezzo miglio dalla costa del Giglio, circa 600 metri, poi c’è stata come tutti sanno una telefonata – ha aggiunto riferendosi alla comunicazione con il comandante Palumbo – ma non era certo per chiedere indicazioni, per quello avevo la carta nautica. In realtà non eravamo alla distanza minima, ma la nave stava puntando verso gli scogli». E poi passa all’attacco, scaricando le colpe sui colleghi. Ecco il primo «Mi sono spostato davanti al finestrone della plancia di comando e c’era la montagna di fronte, andavamo dritti verso la montagna: chi è preposto al radar doveva dire che c’era la terra di fronte. Mi è stato detto che se passavamo dritti andavamo bene. Così mi sono autoincolpato perchè ho seguito le indicazioni che ho avuto». E il secondo: «Nel mio interrogatorio ho detto che se non viravamo non prendevamo nulla. Se il timoniere avesse capito bene la nave sarebbe passata senza che succedesse nulla».
C’è Schettino in tv: De Falco rifiuta l’intervista. Il comandante Gregorio De Falco, oggi all’Isola del Giglio, ha rifiutato di comparire davanti alle telecamere di “Domenica In” su Raiuno mentre dallo studio veniva trasmessa un’intervista registrata al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Nonostante le insistenze dell’inviata sull’isola e del conduttore Massimo Giletti che gli ha assicurato che non ci sarebbe stato alcun faccia a faccia, il comandante che la notte del naufragio era nella sala operativa della capitaneria di porto di Livorno e che intimò a Schettino l’ormai famoso «torniabordocazzo!», è rimasto fuori campo senza intervenire.
Fonte: Il Tirreno
.
.
[box_light]
Iscriviti alla Newsletter del Dream Blog Cruise Magazine!
[/box_light]