Costa Concordia, due anni fa la tragedia
All’Isola del Giglio le commemorazioni del naufragio: Messa, corona in mare, concerto e processione. E Schettino: “Cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime”. La protesta: minuto di silenzio in aula
13 gennaio 2012, ore 21.45. A bordo della Concordia in navigazione da Civitavecchia a Savona si sente un fortissimo rumore, la nave sbanda, gli oggetti cadono, i tavoli si rovesciano, la luce va e viene, la gente urla, qualcuno indossa il giubbotto di salvataggio. Nelle redazioni, nemmeno un’ora dopo arriva la notizia che si tratta di un blackout a bordo, niente di preoccupante, come viene dichiarato anche dagli altoparlanti, come viene raccontato dalla nave alle autorità marittime a terra che ricevono le telefonate allarmate di chi è a bordo e dei loro parenti. E invece la nave da crociera che porta in vacanza oltre quattromila persone e membri dell’equipaggio è in gravissima difficoltà: quella che inizia è una notte drammatica, tragica anche per i 32 morti poi accertati. La Concordia ha impattato contro lo scoglio delle Scole e sta ritornando verso il porto di Isola del Giglio. Il gigante si fermerà lì, inclinandosi con il suo carico di morte, e rialzandosi soltanto alla metà del settembre scorso, e solo parzialmente.
Quella notte fu indimenticabile. Sono passati due anni ma nessuno può cancellare dalla sua mente il ricordo del naufragio, quello dei soccorsi, il pianto di chi aveva capito di aver rischiato di morire. E sarà così per moltissimo tempo.
Il programma. Oggi la comunità di Isola del Giglio, premiata ovunque in Italia per la gara di solidarietà che scattò dai minuti successibi all’impatto (anche con la medaglia d’oro al merito civile assegnata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) rende omaggio alla memoria delle vittime depositando una corona di fiori in mare. Sarà questo il gesto più significativo per ricordare il salvataggio di oltre quattromila tra passeggeri e membri dell’equipaggio.Ma la giornata del ricordo prevede anche altre iniziative. Alle 11 nella Chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano, la stessa dove in quella tragica notte trovarono rifugio molti dei naufraghi, è stata celebrata una santa Messa di suffragio officiata dal vescovo monsignor Guglielmo Borghetti con la partecipazione dei cori riuniti “Coro dell’Isola” e “Coro Ager Cosanus”. A seguire la deposizione della corona in mare. Nel pomeriggio, nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Giglio Castello, i solisti del MusicalGiglio hanno eseguito, sotto la direzione artistica di Daniela Petracchi e con la partecipazione del soprano Elizabeth Norberg Schultz, un concerto per archi dedicato al gesto di solidarietà dei gigliesi. Violini primi Myriam Dal Don, Luca Celoni, Jozek Cardas, violini secondi Alexandra Stefanato, Alessandro Asciolla, Elena Centurione, Viole Demetrio Comuzzi, Paola Emanuele, violoncelli Daniela Petracchi, Paolo Ognissanti, Contrabbasso Franco Fraioli Alle 21.30 infine, una processione con fiaccolata partirà dalla chiesa di Giglio Porto per arrivare al molo rosso dove alle 21.45.7’’, l’ora dell’impatto, il suono delle campane e delle sirene delle imbarcazioni nel porto accompagnerà una silenziosa preghiera per le vittime e la benedizione della lapide apposta lo scorso anno in loro memoria.
Le parole di Schettino. Intanto “Profondo cordoglio” e “dolore indelebile per tutti noi” vengono espressi dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino a due anni dal naufragio dell’isola del Giglio. Schettino non sarà presente all’udienza odierna del processo che lo vede imputato. “Esprimo il mio più profondo cordoglio e rinnovo la mia vicinanza ai famigliari delle vittime. Mi associo al silenzio commemorativo in aula che rinnova un dolore indelebile per tutto noi”: così Francesco Schettino esprime il suo pensiero nel secondo anniversario del naufragio.Schettino ne parla anche rispetto all’iniziativa che alcuni naufraghi faranno con i loro legali stamani a Grosseto, una specie di sit-in per ricordare la tragedia. “Purtroppo – ha ancora affermato il comandante Schettino, imputato al processo sul naufragio della Costa Concordia – non sarò presente (in aula, ndr) a seguito dell’adesione dei miei legali allo sciopero degli avvocati penalisti italiani in programma da oggi al 15 gennaio”.
La protesta in aula. Una trentina di naufraghi della Concordia ha raggiunto in una specie di corteo il Teatro Moderno di Grosseto per partecipare ad un’udienza del processo e al raccoglimento in memoria delle vittime, a due anni dal naufragio. I giudici hanno accordato ai presenti lo svolgimento di un minuto di silenzio in aula. Magistrati, avvocati e gli stessi naufraghi hanno osservato il minuto di cordoglio in piedi, poi per lo sciopero nazionale degli avvocati penalisti l’udienza è stata rinviata al 27 gennaio.
Parla il legale dei naufraghi. “Le responsabilità non sono solo del comandante Francesco Schettino, peraltro già appurate, ma anche di Costa Crociere, che ha responsabilità ben maggiori” nel naufragio di due anni fa della Costa Concordia. Lo ha detto l’avvocato Massimiliano Gabrielli di Roma, che assiste col pool ‘Giustizia per la Concordia’ numerosi naufraghi, al termine del minuto di silenzio osservato in aula durante la breve udienza di stamani. Gabrielli ha anche polemizzato per il fatto che non è stato organizzato alcun traghetto speciale per portare i naufraghi stamani a Grosseto, all’isola del Giglio dove volevano essere presenti per le cerimonie odierne. “Costa li ha lasciati a terra per la seconda volta – ha ironizzato l’avvocato Gabrielli – diciamo che purtroppo questa nostra iniziativa è stata molto limitata dal fatto di non poterla unire alle iniziative previste sull’isola. Comunque sono in contatto con il sindaco per vedere se si riesce ad organizzare un traghetto speciale per il ritorno”. L’orario invernale, infatti, prevede poche corse dal continente all’isola e viceversa con orari diurni, mentre la commemorazione del naufragio sarà fatta alle 21.45 a Giglio porto secondo quello che fu l’orario dell’impatto della nave contro gli scogli.
Naufraghi sotto shock. Commozione e lacrime in aula a Grosseto durante il minuto di silenzio che i giudici, su richiesta delle parti civili – e con adesione anche della difesa di Francesco Schettino, imputato nel processo – hanno accordato in concomitanza con il secondo anniversario del naufragio all’Isola del Giglio. Alcuni superstiti sono ancora sotto choc. ”Non salirò mai più su una nave, neanche su un piccolo viaggio in traghetto”, ha detto Mandy Roadford ai giornalisti, uscendo dal Teatro Moderno trasformato in aula di tribunale. E’ una passeggera inglese della Concordia. Accompagnata dal marito John ha lasciato piangendo il teatro dopo la breve udienza di stamani in cui c’è stato il minuto di silenzio per ricordare le vittime. ”Io andrò al Giglio – ha spiegato il marito – ma mia moglie no perché da quel giorno non ha voluto mai più salire su un’imbarcazione, neanche piccola. E pensate, che noi siamo inglesi, gente che convive con i mari”. ”Fummo – ha ricordato la coppia – gli ultimi a scendere, eravamo rimasti bloccati al ponte 4, a un certo punto precipitammo al ponte di sotto.Fortunatamente cademmo sul ponte, e non in acqua. Scoppiò il panico, venimmo calpestati, ci fu il peggio del genere umano in mezzo a noi”
Corona d’alloro in mare. Una corona di alloro in mare davanti alla Costa Concordia in memoria delle 32 vittime del naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio. La corona, con la scritta Comune Isola del Giglio, è stata depositata davanti alla prua della nave, dopo la benedizione del vescovo Gugliemo Borghetti dal sindaco Sergio Ortelli e da Beniamino Maltese di Costa Crociere. Insieme alla corona alcuni familiari delle vittime hanno voluto lanciare anche un mazzo di fiori in ricordo dei loro congiunti che due anni fa hanno perso la vita davanti a punta della Gabbianara.
Fonte: Il Tirreno
Il dossier completo del naufragio della Costa Concordia è disponibile al seguente link: http://bit.ly/1a2zezu
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