Cina: passeggeri della Costa Victoria si rifiutano di sbarcare dopo la cancellazione di uno scalo in Vietnam

cruise0207_2Circa 300 passeggeri scontenti della crociera acquistata si sono rifiutati di lasciare la nave al termine della vacanza. E’ accaduto nei giorni scorsi a Hong Kong, a bordo dell’italiana Costa Victoria, nave della flotta Costa Crociere. Alla base della singolare protesta la cancellazione dello scalo nella baia di Halong, in Vietnam e un risarcimento della compagnia ritenuto non adeguato dai passeggeri in protesta.

Alcuni di loro – una cinquantina circa – hanno occupato i ponti esterni fino alle 22:30, causando un forte ritardo nella partenza della nave per la crociera successiva e l’irritazione dei quasi 2000 nuovi passeggeri imbarcatisi durante la giornata di scalo.

Rappresentanti del tour operator locale e della polizia sono intervenuti ed hanno convinto i manifestanti, dopo 17 ore di ammutinamento, a sbarcare e a riprendere le trattative in un hotel di terra, consentendo in questo modo a Costa Victoria di lasciare il porto di Hong Kong intorno a mezzanotte, con oltre 8 ore di ritardo.

Le trattative con i manifestanti sono proseguite fino a tarda notte e non è noto se è stata individuata una nuova intesa. Il tour operator locale – la Miramar Travel – aveva promesso di risarcire ciascuno dei mille passeggeri a bordo con 340 dollari di Hong Kong (circa 32 euro) dopo che la nave, durante la crociera, non era riuscita ad entrare nel porto vietnamita a causa di un relitto affondato, costringendola a cambiare rotta.
Oltre a ciò, era stato anche riconosciuto ai passeggeri un credito da spendere a bordo di 50 dollari per cabina.

edw_8835_resized_net1Ma l’offerta, purtroppo, non è bastata agli ospiti “rivoluzionari” che, a bordo, urlavano a gran voce “vogliamo essere rimborsati“. Da lì la decisione di non sbarcare fino a quando non fossero riusciti a ottenere un rimborso del 30% del prezzo di crociera, quest’ultimo indicativamente compreso nel range – a seconda della tipologia di cabina – 8.000/18.000 dollari di Hong Kong (dai 750 ai 1.700 euro).

Ci hanno comunicato che ci avrebbero riconosciuto 300 dollari HK senza darci una spiegazione adeguata. Durante la protesta non ci hanno fornito cibo e nemmeno bevande, nonostante tra noi ci fossero bambini e anziani. È stato disumano“, ha commentato un passeggero una volta sbarcato.

Dei circa 300 manifestanti, una buona parte proveniente da Taiwan, per via dei voli di ritorno prenotati, ha poi infine accettato la compensazione.

Dimostrazione, insomma, di quanto il turista cinese, oltre ad essere generalmete ricco, sia anche sempre più esigente. Ma, forse, anche un po’ intransigente.

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Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.