Processo Concordia, l’ex ad di Costa: «Mi cadde due volte il mondo addosso»

Pier Luigi Foschi, al teatro Moderno, racconta le tragiche ore del 31 gennaio del 2012: «Ero in Guadalupa, sulla Costa Luminosa, quando mi chiamò il generale Onorato»

 

Pier Luigi Foschi«Ero in Guadalupa, sulla nave Costa Luminosa quando il 13 gennaio 2012 mi chiamò il direttore generale Gianni Onorato circa alle 22,30 ora italiana. Lui era in montagna con la famiglia, mi disse che lo avevano informato che Costa Concordia aveva urtato una roccia al Giglio, aveva la voce di una persona in apprensione. La mia reazione è stata che il mondo ti cade addosso, ero lontano, non avevo informazioni». E la testimonianza dell’ex presidente e ad di Costa Crociere spa, Pier Luigi Foschi, lunedì alla ripresa del processo di Grosseto sul naufragio della Costa Concordia dove è imputato Francesco Schettino.

Foschi all’epoca ricopriva entrambe le cariche nella compagnia. «Mi recai subito al comando della nave, dove c’era Garbarino, chiesi dov’era l’isola del Giglio, abbiamo consultato insieme le carte nautiche che avevamo e l’Ais su Internet per rintracciare la posizione della nave, c’e’ stato un periodo convulso di 40-50 minuti, dimenticai il telefonino in cabina». Poi, ha ricordato Foschi rispondendo alle domande del pm Alessandro Leopizzi, «chiamai Onorato, ma non sapeva molto, e poi il vicepresidente esecutivo Manfred Ursprunger, erano circa le 23 il quale mi disse che lo sbarco era praticamente terminato e che a bordo c’era solo l’equipaggio: ma poi Ursprunger mi richiamò chiedendo scusa per le informazioni sbagliate che mi aveva dato prima dicendomi che l’inclinazione della nave era superiore e che lo sbarco dei passeggeri non era ancora terminato. Mi cadde il mondo addosso per la seconda volta».

Fonte: Il Tirreno

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