Royal Caribbean, promosso Goldstein

Goldstein lascia la carica di ceo di Royal Caribbean International e viene promosso a un nuovo ruolo, confezionato su misura per lui, ossia president e chief operationg officer della parent company, Royal Caribbean Cruises

 

Adam GoldsteinCambio al vertice di Royal Caribbean: Adam Goldstein lascia la carica di ceo di Royal Caribbean International (Rci), cioè uno dei sei brand crocieristici del gruppo, e viene promosso a un nuovo ruolo, confezionato su misura per lui, ossia president e chief operationg officer (Coo) della parent company, Royal Caribbean Cruises (Rcc). Affiancherà l’attuale chairman e ceo di Rcc, Richard D. Fain, nella direzione strategica del gruppo. Le nuove competenze di Goldstein, come ha spiegato la compagnia in un comunicato, comprendono inoltre il coordinamento di risorse umane, informatica, comunicazione aziendale, sicurezza sul lavoro, ambiente, relazioni con le amministrazioni governative, operazioni portuali e sviluppo commerciali.

Goldstein è entrato in Royal Caribbean venticinque anni fa e negli ultimi dodici anni è stato amministratore delegato del brand principale del gruppo, Rci. Royal Caribbean controlla altri cinque marchi del settore crocieristico, ossia Celebrity Cruises, Pullmantur Cruises, Azamara Club Cruises, Croisières de France e, in joint-venture con la tedesca Tui Ag, Tui Cruises. Adesso per Goldstein arriva la promozione che lo porterà a sovrintendere alle attività di tutti e sei i marchi accanto a Fain. «Adam – ha spiegato Richard Fain – ha giocato un ruolo chiave nel far crescere Royal Caribbean International, passo dopo passo, fino a diventare un leader globale. Noi crediamo – ha aggiunto Fain – che sia importante per i nostri brand avere i propri dirigenti e piani industriali. Ma è anche importante diffondere le migliori prassi e essere certi che l’esperienza che facciamo all’interno delle singole compagnie di linea possa essere applicata a vantaggio dell’intera compagnia. Quando facciamo così siamo un’impresa più forte».

Fain ha detto che Goldstein entrerà immediatamente nel suo nuovo ruolo. La compagnia però sta ancora cercando il manager che lo sostituirà alla guida di Rci, per cui Goldstein accompagnerà anche la transizione della società che ha guidato finora. «Royal Caribbean – ha commentato Goldstein – aveva cinque navi quando sono arrivato e oggi è molte volte più grande di allora. Adesso abbiamo 60 mila dipendenti che accompagnano i nostri ospiti in tutti i continenti del mondo. Nello stesso tempo abbiamo messo in mare le navi tecnologicamente più avanzate. L’opportunità che abbiamo è di ottenere ancora maggiori risultati dalla nostra dimensione e dalla nostra esperienza globale, continuando a essere al servizio della soddisfazione del cliente, che ci ha aiutato a crescere fino al punto a cui siamo».

In Italia Royal Caribbean è cresciuta negli ultimi anni, ma il 2014 è un anno di trasformazione, con il concentramento degli home port ha Civitavecchia e Venezia e il test di prova dell’arrivo della “Oasis of the Seas” (la nave da crociera più grande del mondo con una capacità di 5.400 passeggeri) a settembre per cinque notti. Il 2015 è previsto un consolidamento grazie all’arrivo della “Allure of the Seas”, altro gigante della classe Oasis, che farà l’intera stagione estiva a Civitavecchia. “Allure” farà 23 toccate e porterà 145.000 croceristi. Nei giorni scorsi Dominic Paul, vicepresidente di Rci, ha presentato a Roma la stagione 2015.

Fonte: The Medi Telegraph

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