Grandi navi a Venezia, decisione entro marzo

Il ministro Galletti: «Chiuderemo la valutazione d’impatto ambientale sui progetti alternativi e per ora c’è solo il Contorta»

VeneziaValutazione d’impatto ambientale sul progetto alternativo al passaggio alle Grandi Navi entro marzo – per ora sul tavolo della Commissione c’è solo quello dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo proposto dall’Autorità Portuale – e due anni per completare la via alternativa al passaggio delle navi da crociera dal Bacino di San Marco.

È la risposta che arriva dal Governo alla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso della Venezia Terminal Passeggeri, dichiarando illegittimi i limiti al passaggio delle Grandi Navi fissati dall’ordinanza della Capitaneria di Porto ispirata proprio da Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Ambiente. Lo assicura il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, ma è d’accordo con lui anche quello delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro il parere del Tribunale amministrativo del Veneto. In attesa del tracciato alternativo per le navi da crociera, Galletti individua una soluzione transitoria con due opzioni. «La prima», ha spiegato, «è riproporre in forma migliore l’atto della Capitaneria che è stato annullato ma che è frutto delle sollecitazioni avanzate dagli ultimi due governi: si tratta di ridurre il numero e la stazza delle grandi navi in transito. La seconda opzione è trovare un accordo consensuale con tutte le compagnie di navigazione per un’autoriduzione volontaria che eviterebbe il rischio di un alt improvviso».

Per la via altermativa, Galletti fa capire di “tifare” apertamente per il Contorta – il progetto più avanti nella definizione, sponsorizzato dal presidente dell’Autorità Portuale Paolo Costa, oltre che bene accetto anche alla Venezia Terminal Passeggeri – nonostante le molti voci contrarie che si sono già levate in laguna. «Quello per lo scavo del canale Contorta», ripete il ministro, «è l’unico progetto che sia stato ammesso alla Valutazione d’impatto ambientale. Se ce ne saranno altri li valuteremo. Ritengo comunque che l’ipotesi del canale Contorta rappresenti un passo avanti importante: le grandi navi non passerebbero più davanti a San Marco ma entrerebbero in laguna aggirando la città per arrivare in Marittima».

Vorrebbe, invece, un vero confronto tra progetti alternativi il sottosegretario ai Beni Culturali, con delega al paesaggio, Ilaria Borletti Buitoni, pur molto critica con il parere del Tar che ha annullato lo stop al passaggio indiscriminato delle Grandi Navi.

«Sconcertante la sentenza del Tar», dichiara infatti Borletti Buitoni, «che riapre alle Grandi Navi senza limite di tonnellaggio l’accesso al Bacino di San Marco. Sconcertante perché ancora una volta non si vuole tenere in conto il fatto che Venezia ha una sua fragilità e unicità evidente, e che qualsiasi azione che riguardi Venezia riguarda un patrimonio mondiale di eccezionale valore. Mi auguro che quanto prima si trovi una soluzione alternativa anche valutando altre opzioni a parte quella del Canale della Contorta e che finalmente il nostro Paese si dimostri capace si di valorizzare il proprio patrimonio culturale ma sopratutto di tutelarlo nel modo più giusto ed efficace. Come ho sempre dichiarato non è Venezia a doversi adattare al turismo ma viceversa, e con una visione anche a lungo termine che la salvi da una barbarie della quale le Grandi Navi sono un esempio evidente».

La data di marzo indicata da Galletti e Lupi per concludere la Valutazione d’impatto ambientale – dopo i ritardi nelle scelte accumulati in questi mesi – non sembra casuale. Il 13 marzo a Miami in Florida è in programma infatti la Fiera mondiale del crocierismo, quando le compagnie di crociera annunciano programmi e rotte per l’annata e si punta, evidentemente, per quella data, a far vedere agli operatori che Venezia ha preso una decisione sul futuro del suo porto commerciale.

Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre

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