Costa Crociere, bufera per le frasi di Thamm ai dipendenti
È un caso diplomatico dentro il caso sindacale il discorso con cui Michael Thamm ha giustificato il trasferimento di quattro divisioni di Costa Crociere da Genova ad Amburgo
Prima le indiscrezioni, ora i file audio. È un caso diplomatico dentro il caso sindacale il discorso con cui Michael Thamm ha giustificato il trasferimento di quattro divisioni di Costa Crociere da Genova ad Amburgo. Lunedì, in corteo, i lavoratori non parlavano d’altro: «Ci ha offeso – dicevano – i riferimento al caso Concordia e al fatto che in Germania saremo “ben accetti”». Ieri, ecco spuntare alcuni spezzoni audio del discorso di Thamm che confermano quanto riferito dai lavoratori. Parole che sono state pubblicate sul sito web del Secolo XIX e su TheMeditelegraph.it, raccogliendo in poche ore centinaia di condivisioni sui social network.
Tra le dichiarazioni più contestate, quella sull’accettazione dei lavoratori italiani che si sposteranno ad Amburgo da parte dei tedeschi. «Ho visto il report sull’immigrazione, dove c’è scritto che sono 59.000 gli italiani che si sono trasferiti in Germania nell’ultimo anno. A quelli che si muoveranno nel nord della Germania, dico che non sarete soli -afferma Thamm nella registrazione. Noi abbiamo grandi comunità italiane, e lo stile di vita e i comportamenti degli italiani sono ben accetti come una parte della vita tedesca».
Parole che alcuni lavoratori ritengono velate di razzismo, tanto che c’è chi sta pensando di impugnare il codice etico di Carnival che impone ai dirigenti della compagnia rigide regole di comportamento e censura qualsiasi tipo di discriminazione basata anche sulla nazionalità ed etnia dei lavoratori, visto il carattere globale del gruppo. In altre parti degli spezzoni di discorso, Thamm si produce in dichiarazioni che suonano come minacce. «Non permetteremo a nessuno di metterci pressione e io non sono una persona che può essere influenzata. La Concordia si è portata via 33 vite, ma ha anche distrutto la vita di Foschi (Pierluigi, il precedente amministratore delegato, ndr). Io non sono Foschi, prendo le mie decisioni e non mi curo delle pressioni. E a quelli di voi che passano informazioni ai giornali dico di pensare bene a quello che fanno, ai pro e ai contro».
Un altro passaggio si presta a interpretazioni anche molto negative, laddove Thamm minaccia di spostare immediatamente le attività altrove se i lavoratori non collaboreranno. «Siamo responsabili per le nostre navi, l’obiettivo di questa riorganizzazione è fornire alle nostre navi un servizio migliore, e questo accadrà. Se questa divisione non è in grado di farlo in questo periodo transitorio, ci sono 4.000 persone che lavorano nella “operation unit” in Carnival» Ovvero, faremo a meno di voi: «Non farò compromessi sulla sicurezza delle navi e sono pronto a prendere misure non convenzionali». E poi, ancora: «Quello che mi aspetto da voi è che diate alla società quello che questa società vi chiede».
The Medi Telegraph
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