«Costa Crociere resta a Genova, non ci saranno altri trasferimenti»

Parla l’a.d. della compagnia: «Il nuovo centro di Amburgo funzionale alla crescita». Thamm: «Io troppo duro con i dipendenti? Sono stato semplicemente corretto»

 

Michael Thamm, Costa Crociere«Risponderò a tutte le domande, sono una persona cortese». Da buon tedesco Michael Thamm non lascia nulla al caso, tanto meno le battute. E dietro quell’aggettivo, “cortese”, c’è un messaggio chiaro, che nel lungo colloquio esclusivo con il Secolo XIX l’amministratore delegato di Costa Crociere utilizzerà più di una volta: «Con i miei collaboratori sono sempre stato corretto. Non ho inseguito indiscrezioni, voci di corridoio. Loro sono stati i primi a essere informati, quando la decisione di trasferire ad Amburgo alcune attività è stata ufficializzata.

Lo ripeto: credo di avere agito con la massima trasparenza». Era il 29 gennaio, e a quell’annuncio («mi chiede se potevo usare toni più “soft”? Ho semplicemente raccontato ai nostri dipendenti quello che stava succedendo») è seguito una bufera che non si è ancora placata, e che da Genova è rimbalzata sui tavoli del governo. Proprio oggi Thamm sarà a Roma, dove lo aspetta un agguerrito Maurizio Lupi («siamo sicuri che Costa potrà ancora beneficiare di sgravi fiscali, se trasferisce una parte dell’attività all’estero?», la sottile minaccia del ministro).

Fonte: The Medi Telegraph

 

L’intervista integrale sulle pagine del Secolo XIX

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Redazione

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