Ammiraglia Costa Crociere, contratto più vicino

La missione italiana ha anche un motivo particolare per Micky Arison, numero uno del gruppo Carnival, perché il rapporto con Fincantieri sembra essere più solido che mai, sotto il profilo degli ordini

 

Micky ArisonTre giorni per i cantieri del Nord Est, perché in agenda non c’è solo la presentazione della nuova nata in casa Carnival, l’ammiraglia di P&O uscita dagli stabilimenti di Monfalcone, la Britannia. Pronta ad essere sfornata nella primavera del 2016, c’è anche Vista, già impostata un paio di mesi fa e prossima nave di punta della flotta Carnival. La missione italiana ha anche un motivo particolare per Micky Arison, numero uno del gruppo Carnival, perché il rapporto con Fincantieri sembra essere più solido che mai, sotto il profilo degli ordini. Arison ha partecipato ad una lunga riunione riservata con i vertici del colosso italiano guidato da Giuseppe Bono, per fare il punto su quello che già è in costruzione, ma a quel tavolo si sarebbe anche parlato, raccontano i bene informati, della prossima mega nave che sul fumaiolo avrà la lettera “C”, l’iniziale del marchio Costa Crociere.

Come aveva anticipato Il Secolo XIX/The MediTelegraph, per la flotta di Costa è in arrivo un rivoluzionario prototipo di circa 170mila tonnellate, con previsione di consegna nel 2019, costruito sempre da Fincantieri a Monfalcone, ma per il quale ancora mancano i dettagli e la firma dell’accordo con il gruppo italiano. La visita di Arison sarebbe servita anche per stringere i tempi e chiare alcuni aspetti del progetto. Per questo Bono, forte anche dei risultati ottenuti dal gruppo che in portafoglio ha 16 navi da crociera, ieri a margine della presentazione della Britannia ha rilanciato sulle eventuali acquisizioni all’estero, pensando soprattutto a Stx France, il cantiere francese indebitato su cui Bono ha messo da tempo gli occhi: «Bisogna far capire ai governanti del mio Paese e dell’Europa che se si vuole uscire dalla crisi e riprendere un ruolo da protagonista dell’economia mondiale, occorre procedere assolutamente al consolidamento dell’industria» perchè per Bono «siamo troppo piccoli rispetto a Cina e Usa e domani anche rispetto a India e Russia». Il numero uno di Fincantieri ha anche lanciato un appello al governo italiano in tema di export, chiedendo di “copiare” Francia e Germania sui crediti all’esportazione.

Con le sue 144.000 tonnellate di stazza lorda, 330 metri di lunghezza e 38 di larghezza, “Britannia” sarà la più grande nave passeggeri mai costruita da Fincantieri e la più grande realizzata per la compagnia P&O Cruises, brand rivolto al mercato inlgese del gruppo Carnival. Le dotazioni comprendono 1.837 cabine, di cui il 75% dotate di balcone, una capacità di 4.324 passeggeri (5.700 comprendendo anche l’equipaggio) e una dotazione di sistemi tecnologici in tema di sicurezza, particolarmente elevata.

 

The Medi Telegraph

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Redazione

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