«Crociere a Venezia, rischiamo di sparire dai principali itinerari»
Il grido d’allarme di “Venezia terminal passeggeri” alla presentazione della stagione 2015
La società Venezia Terminal Passeggeri, che gestisce la stazione marittima crocieristica, ha presentato agli operatori internazionali, al Sea Trade Cruise Shipping di Miami, la convention mondiale di riferimento per il settore crocieristico, appena conclusa, le novità per la stagione 2015.
Sarà operativo dalla prossima primavera il nuovo Terminal 123. Il padiglione ha una superficie di quasi 5.000 metri quadri sviluppati su un unico piano, dedicato alle operazioni di sbarco ed imbarco.
«Il Fabbricato 123 – ha spiegato il presidente di Vtp Sandro Trevisanato – diventa una ulteriore stazione su cui si svilupperanno ben 45 toccate, e rappresenta un nuovo tassello del piano di riqualificazione dell’area di Marittima. In attesa del necessario superamento della normativa applicata al limite di 96 mila tonnellate dichiarato illegittimo dal Tar del Veneto, con una nuova e motivata regolamentazione del traffico, si è limitato il calo di traffico rispetto ai numeri degli scorsi anni in assenza di vincoli. In forza dell’accordo volontario sottoscritto con le compagnie di crociera per la collocazione a Venezia di navi di medie dimensioni, nel 2015 si registreranno oltre 1.5 milioni di passeggeri. Confermando il carattere strategico del Porto di Venezia per l’intero sistema crocieristico. Questa centralità però é in grande precarietà. I rappresentanti dei porti croati infatti hanno espresso grandi timori per il futuro. Da numerosi colloqui avuti con le principali compagnie di crociera siamo ormai certi che se la situazione di stallo in cui versa Venezia non cambia, l’Adriatico scomparirà dai principali itinerari. Ancora una volta ribadiamo dunque che urge al più presto un provvedimento che sblocchi la situazione attuale».
«Attendiamo con fiducia – ha dichiarato il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa – che la Commissione di valutazione di impatto ambientale riconosca i fatti (il Contorta Sant’Angelo salva l’eccellenza crocieristica veneziana e avvia la ricostruzione morfologica e naturalistica della laguna centrale). Se ci verrà dato via libera nei tempi di legge in un paio d’anni cancelleremo “l’emergenza” grandi navi. Fin d’ora, e d’intesa con i Comuni di Venezia, di Mira e di Cavallino-Treporti avvieremo la procedura per scegliere tra le ipotesi di ri-localizzazione completa (nel lungo periodo) della Stazione marittima passeggeri che oggi sono: bocca di Malamocco, Bocca di Lido, Dogaletto, in comune di Mira lungo il Malamocco Marghera a sud di Fusina e a Marghera in aree che verranno definitie.
Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre
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