“Le Soleal” va a Malta, Fincantieri accusa i sindacati
Fincantieri scrive ai sindacati: «L’armatore ha palesato la sua preoccupazione, anticipando che è in corso di valutazione l’annullamento della prima crociera, della durata di due settimane, prevista con inizio 14 aprile»
«L’armatore Ponant, proprietario de “Le Soleal”, preso atto della situazione contingente, ha preferito rinunciare agli interventi programmati, evitando quindi di affidare ulteriormente la propria nave ad un cantiere ritenuto oggi non sufficientemente affidabile, preferendo trasferirla presso altro sito sull’isola di Malta». Lo ha comunicato Fincantieri ai dipendenti del cantiere di Palermo.
«La società armatrice Holland America Line, brand di punta del gruppo Carnival, proprietaria della nave “Zuiderdam”, saputo dei ritardi negli interventi programmati, ormai irrecuperabili, ha palesato la sua preoccupazione, nonché il suo forte disappunto, anticipando che è in corso di valutazione l’annullamento della prima crociera, della durata di due settimane, prevista con inizio 14 aprile, già esaurita in termini di prenotazioni. Se ciò avvenisse HAL ribalterà a Fincantieri costi e penalità che dovrà sostenere nei confronti dei propri passeggeri, già calcolate nell’ordine di qualche milione di euro». «È evidente – prosegue l’azienda – che i piani e le decisioni degli armatori non possono essere minimamente impattati dagli scioperi degli operai di Fincantieri, soprattutto se si considera il fatto che una vertenza nazionale non può essere discussa e risolta in uno specifico sito aziendale. Oltre a ciò, le RSU sono state rese edotte del fatto che il cantiere palermitano, anche a causa delle carenze infrastrutturali che lo affliggono, peraltro non imputabili a Fincantieri, ha perso nell’ultimo decennio la ragguardevole somma di 97 milioni di euro.
È evidente che tutto questo pone Palermo in una situazione estremamente delicata, con riflessi che si riverberano su tutti cantieri del gruppo. Infatti per Fincantieri, che dal gruppo Carnival, attraverso i suoi diversi marchi, negli ultimi 25 anni ha ottenuto lavoro, potendo garantire occupazione a tutti i suoi stabilimenti, manifestazioni come quelle di questi giorni rappresentano non solo un tracollo in termine di immagine ma, mettendo a repentaglio i futuri rapporti commerciali tra le due società, creano danni economici incommensurabili. La convocazione di oggi è stato quindi un estremo tentativo della dirigenza del cantiere per riportare alla ragione le OO.SS., al fine di evitare un danno che avrebbe terribili conseguenze non solo per il sito di Palermo. Per tutta risposta, in un frangente simile, le RSU hanno messo in campo una serie di rivendicazioni, tra cui l’implementazione delle colonie estive per i figli dei dipendenti e il sacchetto sostitutivo del pasto per chi non vuole usufruire del servizio mensa. Pur non volendo minimizzare dette rivendicazioni, abbiamo motivo di ritenere che deteriorare irrimediabilmente i rapporti con un gruppo armatoriale che ha garantito e garantisce occupazione a migliaia di lavoratori, sia un atteggiamento incomprensibile e irresponsabile. In conseguenza di ciò l’azienda si riserva di tutelare i propri diritti in ogni sede e, non essendo più in grado di garantire il rispetto contrattuale delle attività produttive nel sito di Palermo, laddove i clienti dovessero considerare tale sito non gradito, si vedrà costretta a rivederle, con le conseguenti decisioni di merito».
Fonte: The Medi Telegraph
.
.
Iscriviti alla Newsletter del Dream Blog Cruise Magazine!