Livorno, sarà l’anno boom delle crociere

Intervista a Massimo Provinciali, presidente della Porto di Livorno 2000: «Spezia non ruba traffico a noi, ma a Genova e Savona»

 

Crociere, LivornoLe crociere tornano a crescere in Italia e anche Livorno conta numeri rassicuranti superando la crisi degli anni scorsi. Si prevedono circa 680mila croceristi con un + 10% rispetto al 2014. Dopo il ritorno di Pullmantur annunciato a fine anno con 32 scali e 70.000 passeggeri in attivo, altri armatori hanno scelto le banchine labroniche rassicurati dalla certezza degli accosti e dai servizi messi a disposizione dal terminalista Porto2000. Massimo Provinciali, è presidente della società e segretario Generale dell’Autorità portuale.

Quali sono le chiavi del rinnovato successo livornese nel settore crocieristico?

«In termini generali il 2015 è ancora un anno di transizione con una leggera crescita del mercato crocieristico in Mediterraneo e solo nel 2016 ci sarà una svolta dovuta al ritorno di alcune navi e la messa in esercizio di altre nuove costruzioni. Livorno ne beneficerà soprattutto grazie al ritorno di Carnival Cruise Line con 18 scali della nuova Carnival Vista con 4.500 passeggeri a scalo. Già nel 2015 per l’accresciuta disponibilità di banchine dedicate alle crociere (il lato Nord del Molo Italia, dopo il dragaggio, oltre al 46/47 dell’Alto Fondale), e grazie ai rinnovati accordi con i terminalisti commerciali, abbiamo potuto offrire banchine dedicate e certezza di ormeggio ai nostri clienti, anche per le grandi navi. Gli armatori hanno constatato, con l’approvazione del nuovo Master Plan del porto, che Livorno crede nelle crociere e che gli impegni presi nei loro confronti cominciano ad essere mantenuti. Livorno ha ritrovato l’affidabilità e questo ci ha consentito di recuperare traffico nei confronti di La Spezia. Dobbiamo ribadire che Livorno resta la vera ed unica porta di accesso della Toscana e che la nostra vicinanza alle città d’arte insieme al sistema stradale ed alla logistica complessiva del nostro porto consentono ai passeggeri delle navi quasi tre ore di maggiore disponibilità di tempo da passare nelle città d’arte rispetto ai nostri concorrenti. La Spezia è cresciuta moltissimo, ma a nostro avviso soprattutto a scapito di Genova e di Savona: pur non avendo disponibili infrastrutture adatte a questo tipo di traffico, per ben tre giorni alla settimana, dal Venerdì alla Domenica ospita infatti navi con sbarco ed imbarco parziale dei passeggeri, che avrebbero scalato altrimenti i due porti capo linea di questo tipo di crociere. In questo caso pesano su Livorno i 100 km in più di distanza dagli aeroporti di Milano e di Genova e dai mercati sorgente del Nord Italia».

Quali sono gli armatori, vecchi e nuovi, che scalano Livorno? Con quante navi e quanti passeggeri?

«Scalano Livorno tutti i brand dei maggiori gruppi armatoriali. In particolare Livorno ha ottimi rapporti con il Gruppo Carnival ed il Gruppo NCL, che ha recentemente acquisito i due brand di lusso, Oceania Cruises e Regent Seven Seas ma, con il ritorno di Pullmantur anche i numeri del gruppo Royal Caribbean sono tornati ad essere importanti. Abbiamo segnalato già il gradito ritorno nel corso del 2015 di una decina di scali dei brand Cunard, P&O e TUI UK precedentemente prenotati a La Spezia e l’acquisizione di 4 scali nel 2015 e 5 nel 2016 di Disney Cruises, la compagnia di lusso per famiglie che negli anni scorsi ha sempre toccato il porto ligure. In definitiva chiuderemo il 2015 con circa 390 toccate e poco meno di 700.000 passeggeri».

Sarà possibile superare di nuovo il traguardo di un milione di crocieristi che era stato raggiunto nel 2012?

«Nel 2016, con il ritorno di Carnival Cruise Lines, già detto, e di MSC Cruises con i 15 scali previsti di MSC Armonia, con imbarco e sbarco di passeggeri, le previsioni sono ancora più confortanti: abbiamo già prenotati più di 400 scali e prevediamo almeno 800.000 passeggeri. Livorno ha le potenzialità di raggiungere e superare un milione di passeggeri, ma questo potrà avvenire solo quando il porto passeggeri potrà contare sulle banchine e gli spazi previsti dal piano regolatore portuale. Abbiamo imparato ad essere cauti: tutti gli armatori più importanti stanno affrontando cospicui investimenti in nuove costruzioni e ci chiedono infrastrutture dedicate ed adeguate alle loro nuove navi. La scelta di raddoppiare il porto passeggeri è una scelta che porterà gli effetti sperati nel medio periodo.

Siamo vicini alla privatizzazione della Società, quali sono i requisiti richiesti per l’aggiudicazione della gara?

«Il bando con la richiesta delle manifestazioni di interesse è stato pubblicato da alcuni mesi. Abbiamo ritenuto che il soggetto che avrebbe potuto concorrere con maggiori possibilità di successo sarebbe stato un terminal passeggeri, già presente sul mercato, con una movimentazione minima di passeggeri (quattro milioni in tre anni), che assicurasse le competenze e le relazioni necessarie per far crescere il settore passeggeri del nostro porto, oltre i livelli del passato. Accanto a questo soggetto potrà partecipare o una compagnia di navigazione, o un agente marittimo o un tour operator internazionale ed anche per ciascuno di questi soggetti è stato fissato un criterio che ci garantisse una capacità imprenditoriale già consolidata».

Qual è attualmente il valore economico della Porto2000?

«Il valore di gara è cresciuto, rispetto alla prima valutazione della società di auditing incaricata, per tener conto che, con l’aggiudicazione verranno prolungati i termini della concessione. L’ esigenza dell’Autorità Portuale e della Camera di Commercio, che mi preme ricordarlo, manterranno ciascuno una quota pari a circa il 17,5% delle quote complessive della società e la possibilità di “contare” nelle decisioni importanti nelle assemblee della società, non è di “fare cassa”, quanto piuttosto di trovare un partner disposto a investire ed a presentare un business plan mirato alla riqualificazione del porto passeggeri ed alla crescita di tutto il settore, muovendosi naturalmente nel quadro molto ampio previsto dal nostro piano regolatore. La valutazione tecnica del business plan avrà un valore preponderante rispetto all’offerta economica. Occorre anche ricordare che insieme al traffico crociere il porto passeggeri è già sede di importanti traffici traghetti che devono essere salvaguardati ed accresciuti. E da un punto di vista sociale la nuova compagine sociale salvaguarderà l’occupazione attuale? Qualche sono gli investimenti previsti nel breve e nel lungo periodo? Nel bando abbiamo previsto espressamente che venga salvaguardata l’occupazione attuale e costituirà punto di merito prevedere nel business plan la crescita del personale impiegato. Per quanto riguarda gli investimenti ho già detto che i partecipanti alla gara saranno liberi di presentare il loro piano rispetto alla cornice molto ampia costituita dal piano regolatore. E’ chiaro che a fronte del valore degli investimenti la durata della concessione dovrà variare».

Verrà realizzato un nuovo terminal crociere?

Porto di Livorno«Il Master Plan del porto prevede la realizzazione di un Terminal Crociere sulla testata della Banchina Alto Fondale dove già la Porto 2000 ha realizzato un terminal operativo che ha ottenuto molto successo da parte dei clienti. Ogni concorrente sarà libero di presentare le proprie proposte. Incontrando i vari armatori che potrebbero essere interessati a partecipare alla gara, abbiamo capito che i magazzini esistenti sull’Alto Fondale sono considerati un asset proprio per la solidità della loro costruzione e per le potenzialità che già offrono. Potremo valutare nei prossimi mesi come si caratterizzeranno le proposte dei vari concorrenti a questo proposito».

Chi sono i soggetti interessati alla gara? Quando avverrà l’aggiudicazione?

«Abbiamo avuto contatti con diversi operatori interessati ma il termine della presentazione delle manifestazioni di interesse scade i primi di Settembre e solo dopo tale data potremo avere il quadro preciso. Una volta valutate le manifestazioni di interesse i concorrenti ritenuti idonei verranno invitati ad inviare le loro offerte definitive. L’aggiudicazione potrà avvenire entro la fine del 2015 o nei primi mesi del 2016».

L’Autorità Portuale nel nuovo PRP ha previsto un’area dedicata ai passeggeri e alle crociere. Quali sono le zone del porto interessate? Quando si realizzeranno le indicazioni del Piano?

« Il PRP prevede l’espansione del Porto Passeggeri a comprendere tutta la Calata Alto Fondale e, dopo lo spostamento del Terminal Calata Orlando e la resecazione, le Calate Orlando e Pisa, fino a realizzare un “continuum” con l’attuale Porto Passeggeri, che si estenderà quindi dal Porto Mediceo, Moli Elba, Capitaneria e Sgarallino, includendo i Bacini Firenze e Cappellini, fino a comprendere la calata Alto Fondale. A fine percorso saranno disponibili 4 ormeggi per le grandi navi sopra i 300 metri. La disponibilità dei primi due ormeggi sulla Banchina Alto Fondale si realizzerà entro il 2016, non appena completato lo spostamento dei traffici commerciali sul Molo Italia: per le calate Orlando e Pisa i tempi sono più lunghi a causa degli importanti lavori di resecazione e banchinamento previsti ma ci siamo prefissi di completare il processo entro i prossimi cinque ann»i.

Quali sono i ritorni economici, per la città di Livorno e per la Toscana, del “turismo che vien dal mare”?

«Si è a lungo dibattuto sull’impatto economico delle crociere su città e territori e le cifre sono già note. Rimando all’interessante e completo studio realizzato dalla Camera di Commercio di Livorno, in occasione di Italian Cruise Day a fine 2013 che prende in esame proprio le ricadute del crocierismo sul nostro territorio. Vorrei qui sottolineare che “ognuno raccoglie quello che semina”. L’interesse dei crocieristi che arrivano a Livorno è comunque prevalentemente rivolto alle Città d’Arte, e sta ai territori come il nostro creare le condizioni per intercettare un numero sempre maggiore di turisti. La Porto 2000, anche in collaborazione con gli organismi della Regione, lavora già da alcuni anni, in partnership con gli armatori ed i loro tour operator, per valorizzare Livorno ed i territori della provincia con varie iniziative di marketing territoriale, che hanno successo là dove domanda ed offerta trovano le condizioni per incontrarsi. Ricordo solo alcune iniziative che hanno interessato la Fortezza Vecchia, il Teatro Goldoni, Bolgheri: in ciascuno di questi casi è stata messa a disposizione “un’eccellenza” del territorio e gli armatori non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Anche la città che pure è dotata di alcune “eccellenze” dovrebbe migliorare l’accoglienza, rendere la Via Grande e Piazza Grande, il Quartiere della Venezia, davvero il “salotto buono” della città, tutelando in ogni caso la sicurezza dei turisti, attrezzare alcuni percorsi pedonali, organizzare gli orari dei negozi in modo da favorire il più possibile il turista che sbarca».

Si è ricucito lo strappo fra città e porto che aveva caratterizzato l’iter approvativo del Prp? E per quanto riguarda l’accordo con al Compagnia Portuale per l’utilizzo della Banchina Alto Fondale?

«Non credo ci sia stato uno strappo con l’amministrazione al momento dell’approvazione del P.R.P. Possiamo parlare di un dibattito molto acceso che si è concluso, responsabilmente, con l’approvazione del Piano, nell’interesse di tutti. Per quanto riguarda la CILP, dopo un periodo di sospensione, in attesa che si realizzasse il cambiamento dei loro assetti interni, abbiamo ripreso molto positivamente la discussione ed abbiamo confermato l’accordo esistente con la Porto 2000. L’Autorità Portuale inoltre ha stabilito con la CILP un accordo quadro che scandisce i tempi e le condizioni per lo spostamento dei loro traffici sul Molo Italia per consentire il completo utilizzo dell’Alto Fondale da parte delle crociere. Quali sono invece i numeri del settore traghetti? Abbiamo chiuso il 2014 con circa 1.700.000 movimenti (imbarco e sbarco) di passeggeri e 700.000 movimenti di veicoli. Anche se lontano dai valori pre-crisi del 2010 il traffico è in lenta ma costante ripresa».

 

Fonte: The MediTelegraph

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