A bordo della magia: diario di viaggio

Disney Magic, Bahamas

Miami, Key West, Nassau, Castaway Cay

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Once upon a time”: tutte le favole iniziano così e così anche questo racconto. Sono le 4 (di notte) e io non riesco proprio a dormire: sono troppo eccitato. Tra 3 ore partirò da casa per prendere il volo per Orlando, dove trascorrerò 7 giorni al Walt Disney World. E’ tutto pronto, passaporti, valigia e di entusiasmo ce n’è già tanto. Si parte! Ore 11.30, aeroporto di Fiumicino, il volo per Orlando durerà 14 ore con scalo ad Atlanta. Inizia l’avventura.

Walt Disney World: immenso e fantastico. Noi abbiamo una camera all’Animal Kingdom Lodge, dei piccoli appartamenti in legno (sembra di stare in Alaska!) all’interno del parco.
Il programma è il seguente: 6 giorni = 6 parchi. E così sarà: Epcot, Animal Kingdom, Hollywood Studios, Magic Kingdom e i due parchi acquatici Typhoon Lagoon e Blizzard Beach. Servirebbero troppe pagine per descrivere tutto questo, ma c’è una parola adatta: meraviglioso!

E’ il settimo giorno e per me si avvicina il momento di dire addio al mondo incantato che mi aveva cullato. Bisogna andare in aeroporto e da lì a Miami, per gli ultimi 5 giorni negli USA. Saliamo a bordo del Disney Bus, sono le 6 di mattina e il mio sonno è pesantissimo stavolta. Appena salgo mi addormento.
Saliamo quindi in aereo e partiamo per Miami, dove arriveremo alle 12.15. Poco prima di atterrare dal finestrino scorgo 3 navi in porto tra cui una Disney e tutto eccitato chiedo ai miei genitori se possiamo andare in porto per farle qualche foto, perché tanto la camera dell’hotel non sarà pronta almeno fino alle 14.00.
Appena atterrati prendiamo quindi un taxi, ci dirigiamo verso il porto e ci fermiamo davanti al Disney Terminal.
FORWARDSono a tu per tu con una delle navi della Disney: è bellissima.
Qui però succede una cosa strana, cioè che il nostro tassista scarica i bagagli e i miei si dirigono verso l’ingresso del terminal. Io li guardo perplesso e chiedo loro dove stiano andando. Con molta nonchalance mi rispondono “Ci andiamo a imbarcare”.  Sto piangendo! Davanti a me si stagliano i 285 m della Disney Magic. L’unica nave su cui sarei voluto salire in tutta la mia vita, e poco importa se ho  appena compiuto 18 anni. Sulle navi di Topolino & Co. si è tutti bambini.
Non credo alle loro parole, guardo mio padre e gli dico: “fammi vedere i biglietti”. E lui, “eccoli, soddisfatto ora? Ah, va bene questa cabina?”. E’ tutto vero, stiamo per partire! Per i prossimi 5 giorni, sarò a bordo della bellissima prima nave della flotta Disney, con un nuovo  scivolo, l’AquaDunk, il proiettore gigante a bordo piscina per i cartoni animati e tante di quelle meraviglie che mai avevo visto altrove, molte delle quali sono state aggiunte durante il recente drydock.

“WIKILUCA”: Costruita come prima nave della flotta Disney, gruppo che in quegli anni stava dando vita a nuove strutture vacanziere in tutto il mondo, Magic è stata varata il 30 giugno 1998, con un investimento di $400 milioni ed ha navigato fino ad oggi i mari di Caraibi, Alaska ed Europa. Può ospitare fino a 2.450 passeggeri, serviti da 964 membri dell’equipaggio, in 880 cabine di varie tipologie, dalle interne (17mq), alle Royal Suite (Walter E. Disney Suite e Roy O. Disney Suite, da 100 mq ). Come tutte le navi Disney, richiama lo stile dei gloriosi transatlantici, con lo scafo color “Blue Navy”, due fumaioli (di cui solo uno vero), e un’architettura semplice e classica, senza stravaganze e in linea con lo stile anni ’30 e ’40. Ognuna delle 4 navi della flotta è stata arredata secondo uno stile artistico dell’epoca degli anni ruggenti.

DAY 1: MIAMI

Il nostro sarà l’“itinerario H”, con partenza da Miami, verso Key West (dalle 07:45 alle 15:00), Nassau (dalle 09:15 alle 17:15) ed infine Castaway Cay, l’isola privata della Disney (dalle 8:30 alle 17:00). L’itinerario è un classico della Disney che punta molto su mini crociere da abbinare a soggiorni nei propri parchi della Florida.
CIP & CIOPAll’ingresso ci sono Cip & Ciop ad attenderci. L’imbarco è il più divertente di sempre, con Pippo che ci accompagna in cabina (8086) e ci presenta il nostro maggiordomo (credetemi, sembrava Battista il maggiordomo di Zio Paperone nella versione italiana).
Disney Magic è arredata in stile Art Deco, mentre la gemella Disney Wonder, in contrapposizione a questa, in stile Art Nouveau.
Avendo noi una suite abbiamo il tavolo garantito al ristorante Palo, il ristorante italiano per soli adulti (da 18 anni in su). In alternativa, per la cena si può scegliere tra: Animator’s Palate, Lumiere’s e Carioca’s, tutti e tre inclusi nel prezzo. Non sono gli ospiti a scegliere dove cenare ma, a turno insieme ai propri “compagni di tavolo”, ogni sera si proverà uno dei ristoranti. Anche sulla Disney ci sono due turni, con orari molto “american-standard”: 17.45 e 20.15.
Una nota positiva: la Disney offre i soft drink gratis ai ristoranti e H24 ai distributori, ma si pagano invece se consumate con il servizio in camera o dal minibar.

L’Animator’s Palate è il luogo dove magia prende vita. Quando si entra sembra un normale ristorante, un po’ eccentrico negli arredamenti, ma pian piano cambia completamente, riempiendosi di luci colorate, fino ad animarsi e prendere vita con due cortometraggi proiettati sulle pareti, che diventano anche tele sulle quali gli animatori disegnano le proprie creazioni durante due spettacoli: “Drawn to the Magic”, che racconta la storia dell’animazione, in classico stile Disney, e “Animation Magic”, fruibile solo su crociere di almeno 7 notti.

ATRIUMIl ristorante Carioca’s (dal personaggio del film del 1944 “I tre caballeros”) riprende la tradizione brasiliana, sia negli arredamenti che nel cibo, assolutamente indimenticabile. Soprattutto per i fantastici sandwich cubani.
E come dicono gli inglesi, last but not least, il ristorante Lumiere’s offre un menù francese, in un ambiente ispirato all’art deco che richiama i grandi transatlantici della storia.

La prima sera decidiamo di cenare al Palo (ponte 10 a poppa): ottima cucina e ottimo servizio, con una vista fantastica sull’oceano. Uno dei migliori ristoranti italiani in mare sinceramente, con un supplemento di 30$ ma dopo 8 giorni di cibo americano, un piatto di pasta è necessario.

A bordo ci sono circa 2.300 ospiti, di cui 600 bambini e ragazzi tra i 18 mesi e i 14 anni!
L’atmosfera “child-free” del Palo rilassa un po’ la mente dopo aver trascorso tutto il pomeriggio in piscina, tra  animazione (e che animazione!) e il torneo di discesa dell’Aquadunk, il nuovo scivolo mozzafiato della nave. Il sottoscritto purtroppo si è classificato solo al sesto posto, consolato con una foto ricordo insieme a Paperino e Spugna. Come se non bastasse, nella area della Goofy’s Pool, c’è poi anche il megaschermo che questo pomeriggio ha deciso di trasmettere solo le avventure di Duck Tales. Per cui, dopo il viaggio in bus, il volo e le emozioni della giornata, un po’ di pace è necessaria.
La serata prosegue al Walt Disney Theater per lo spettacolo “Twice Charmed”, uno show ispirato alla storia di Cenerentola. Al termine, tappa alla D-Lounge con un nuovo numero ed un simpatico gioco, dove – sembra lo facciano apposta – vengo coinvolto. Ma stavolta porto a casa il primo premio, un massaggio di 30 min alla Senses Spa.
Ormai è mezzanotte e domani ci aspetta un’ardua giornata da trascorrere nella più remota terra degli USA, Key West, l’ultima e più grande delle Keys’ Islands.

DAY 2: KEY WEST (07:45 – 15:00)

Buongiorno dalla parte più meridionale della Florida. Ci sono 36 gradi oggi, mentre a New York una bufera di neve sta bloccando la città e al Rockefeller Center si pattina sul ghiaccio. Qui bisogna stare attenti a non scottarsi.
Colazione in cabina: 50mq serviranno a qualcosa giusto?
Siamo attraccati sul lato di tribordo (destra), per cui dalla mia cabina mi godo la vista dell’oceano con il sole che si sta svegliando.
Alle 8,30 siamo a terra. Di corsa in spiaggia. A Key West c’è solo l’imbarazzo della scelta per andare in spiaggia e godersi il mare.
Per l’ora di pranzo siamo di nuovo a bordo, è giunto il momento di provare il buffet “Cabanas” al ponte 9, ispirato al film “Nemo”. Un pranzo veloce e poi di nuovo a terra per un giro nel centro della cittadina. Key West è sempre affascinante, non ci si può proprio annoiare. I colori delle case, lo stile coloniale ma ancora oggi moderno e un’atmosfera sempre di festa fanno della piccola città uno dei posti più  belli da visitare durante una crociera ai Caraibi.
Alle 15.00 siamo nuovamente a bordo. Tra poco si riparte.

Ah dimenticavo: la Disney non ha la “classica” sirena quando parte, non sentirete mai il classico e piatto “HOOOOOORN”, ma piuttosto una suonata delle tante canzoni dei film Disney, in particolare “When You Wish Upon A Star”, da Pinocchio

Per avere un’idea …

 

Il resto della giornata trascorre in piscina e non posso negare di essere stato a vedere un paio di episodi di “Duck Tales” sul megaschermo: alla fine sulle Disney Ships si è tutti i bambini.

AT SEA 2Per chi vuole un po’ di intimità e vuole sentirsi un po’ più cresciuto, sul ponte 9 c’è la Quiet Pool, con due vasche idromassaggio, riservata agli ospiti adulti e direttamente collegata alla SPA.
Dopo un tuffo in piscina, il posto migliore per rilassarsi, per me, è stato il Cove Cafè, tra la Quiet Pool e la Goofy’s Pool, una sorta di giardino d’inverno, con immense vetrate sul mare e con un ottimo caffè e sandwich. Ideale per sgranocchiare qualcosa durante la giornata.

A seguire un ottimo live della Mickey’s Band alla Goofy’s Pool, che è il centro di animazione principale della nave.

“WIKILUCA”: La Disney Magic, dopo il refit del 2013, mette a disposizione 3 piscine per i propri ospiti, tutte sul ponte 9: la Quiet Pool, per adulti e con l’annesso Signals Bar (che si trova all’interno del fumaiolo di prua); la Goofy’s Pool con il palco, il megaschermo, la Pinocchio’s Pizzeria che sforna pizze cotte nel forno del fumaiolo di poppa e l’Aquadunk, lo scivolo a caduta verticale che parte dal fumaiolo di prua. L’ultima piscina è nell’area della vecchia Mickey’s Pool, ora sostituita dalla nuova Aqualab, con lo scivolo Twist ’n’ Spout, la Nephew Splash Zone e la piscina per i più piccoli. Sempre sullo stesso ponte, a prua, il centro benessere Sense e a poppa il buffet Cabanas.

Questa sera la cena sarà all’Animator’s e finalmente potrò vedere lo spettacolo. Poco dopo l’arrivo della seconda portata calano le luci e le pareti sembrano fluttuare. Una matita inizia a disegnare e a spiegarci la storia che stiamo per vedere.

Per avere un’idea …

Dopo la cena tutti in teatro, stasera ci si diverte con lo spettacolo “Disney Dreams”, uno show cui basta solo il nome per essere apprezzato. Ah, una cosa: sulla Disney c’è una regola ferrea. La musica è sempre e solo dal vivo durante gli show. Questa scelta è apprezzabile perché lo spettacolo ha ancora più fascino rispetto al sentire una traccia registrata.

La serata prosegue al Fathom’s, il night club & lounge, ispirato al tema sottomarino de “La Sirenetta”, con Sebastian a fare da guardia all’ingresso.

Gli adulti sulla nave, soprattutto al ponte 3 che è l’ “Adult District”, possono godere di diverse attività dedicate. Una di queste è proprio il comedy show, ma ci sono anche la D-Lounge (quello della serata di ieri), il Keys, la Promenade Lounge e il O’Gills Pub, dove oltre a musica dal vivo si mangia anche bene.

Una delle attività più amate e folli e dove ho perso pesantemente nel partecipare è stata la “pizza perfection”, gioco in cui bisogna riconoscere tutti gli ingredienti della pizza. A vincerlo, un simpatico omone del Kentucky, che ha riconosciuto 43 su 45 elementi delle 7 pizze provate.
Per la cronaca: gli americani hanno il vizio di mettere l’impossibile sulle pizze. Due animatori mi hanno detto che per noi italiani quel gioco è difficilissimo vista la cura con cui condiamo le pizze. Purtroppo negli States il gusto, molte volte, viene in secondo piano!

Anche la giornata di oggi sta finendo, ma un salto in discoteca vale la pena. I miei stanno beatamente facendo Karaoke al Keys e tra la birra e la compagnia di altri 30 folli, non so domani a Nassau quanta forza avranno di svegliarsi! La discoteca si trova sempre nell’Adult District al ponte 3 e altro non è che il Fathom’s che si trasforma in Disco Club dopo le 23.30.

Mentre tutta la nave inizia ad addormentarsi, anche io torno in cabina.

DSC58La Concierge One-Bedroom Suite, categoria T (la mia è la 8086), ha una superficie di 58 mq (50 la cabina, 8 il balcone) ed è divisa in due parti: una comprende la camera matrimoniale con letto Queen size, soggiorno privato, bagno privato con vasca (idromassaggio) e doccia, cabina armadio e scrivania. L’altra parte della cabina è costituita dall’ingresso, il bagno di servizio e l’armadio. Completa il tutto l’area living (immensa), con tavolo per la cena – dove eventualmente mangiare le stesse portate dei 4 ristoranti in tutta privacy -, angolo bar, TV da 42” con l’iPod docking station, lettore blue-ray e divano-letto matrimoniale. Prenotando una di queste suite si hanno tantissimi comfort e privilegi tra cui: 100 mb di connessione wifi, una libreria multimediale, priorità nello sbarco a terra (sui tender) e nello sbarco finale, priorità nel riservare escursioni e attività, il servizio concierge che da 125 giorni prima della partenza può organizzare le vostre attività e fare prenotazioni al vostro posto. Inoltre, prenotando una delle Concierge Suite si ha l’accesso all’area riservata Concierge Lounge (ponte 10) e al sun deck dedicato. Nella Lounge si ha la possibilità di navigare in internet, gustare cocktail e snack gratuiti o semplicemente rilassarsi in un ambiente ancora più personale e intimo.

DAY 3: NASSAU (09:15 – 17:15)

Nassau è la capitale delle Bahamas, nonché uno dei porti più trafficati dei Caraibi – oggi in porto ci sono 6 navi, Oasis of the Seas, Carnival Fantasy, Carnival Glory, Norwegian Sun, Silver Cloud e Majesty of the  Seas -.

Nassau offre infinite possibilità di divertimento. Essendoci stati più volte ormai, e conoscendo diverse spiagge, optiamo per l’escursione N27 “Atlantis Dolphin Cay Shallow Water Interaction & Aquaventure,” che offre la possibilità di trascorrere la giornata nel parco acquatico dell’hotel Atlantis e di fare un tuffo nella vasca dei delfini, così da giocare un po’ con questi simpaticissimi e beffardi animali.

POOL DECKLa giornata trascorrere velocemente: sbarco assistito alle ore 10:15, arrivo al parco alle 10:30 e ingresso nell’area delfini alle 11, dopo il cambio e le istruzioni di comportamento. All’inizio si è a bordo vasca per far prendere confidenza al delfino con la persona con cui giocherà. Il mio si chiama Oscar, quelli dei miei genitori Johnny e Sylvia. Dopo averli “corrotti” con dei pesciolini, e dopo essere stati giustamente schizzati e bagnati dalle 3 pesti (fratelli tra l’altro) che ridono anche quando ti riempiono d’acqua, è il momento di entrare in acqua: che emozione! Il delfino è uno dei mammiferi tra i più disponibili e amante dell’uomo. Dopo un po’ di tuffi e di voli, ti lanciano a 3/4 metri in aria se gli viene detto di farlo e ti fanno letteralmente volare sull’acqua grazie alle grandi velocità che riescono a raggiungere.
Dopo una mezz’oretta di nuoto e di scherzi (solo da parte loro) è arrivato il momento di salutare i “bad boys” e di entrare nel parco acquatico. L’Atlantis è immenso, con 6 navi da crociera in porto e oltre 6.000 ospiti non sembra per niente pieno. La fila più lunga sulle attrazioni dura meno di 40 minuti, per gli scivoli non più di 25 minuti. L’offerta del divertimento è vastissima: 11 piscine, le rapide, 18 acquascivoli, tra cui il “Leap of Faith”, con una caduta verticale di quasi 20 metri da una piramide Maya, il “Serpent Slide” che attraversa la vasca degli squali, e molti altri scivoli che arrivano anche a 70 metri di lunghezza!
Completano il tutto la spiaggia, le cabanas private da 4 a 12 ospiti, i vari ristoranti, l’acquario, le vasche dei delfini e dei leoni marini e il campo da golf, il tutto su un area di oltre 570.000 metri quadrati.

L’ora  per tornare a bordo è ormai vicina e alle 16.30  siamo di nuovo sulla “piccola” Disney Magic che purtroppo, come qualsiasi nave, sfigura al fianco dell’Oasis of the Seas. Il ritorno a bordo ci porta nella Sense Spa, dove i miei hanno prenotato il pacchetto “Ultimate Indulgence” da oltre due ore, che combina i trattamenti migliori offerti dalla Spa: un massaggio facciale (Elemis Pro-Collagen Marine) e un massaggio total-body (Elemis Deep Tissue Muscle) in una della Spa Villas private. Anche io sono nella Villa che abbiamo riservato, beatamente immerso nel relax, tra vasca idromassaggio e lettino ad acqua. Usufruisco anche io di un massaggio, semplice, con le pietre calde sulla schiena: davvero rilassante. L’affitto della Villa ha molti lati positivi, in quanto oltre ai servizi della Spa aggiunge privacy, comfort, la possibilità di rilassarsi in una suite all’aria aperta, con vasca idromassaggio personale, doccia all’aperto, lettini ad acqua, cerimonia di benvenuto, cerimonia del tè e diversi trattamenti. Il costo alla fine è alto, ma ne vale la pena!

Stasera il ristorante è il Carioca’s e i sandwich cubani che amo tanto saranno solo l’antipasto. Dopo lo spettacolo “Villains Tonight” c’è la festa in piscina con il buffet di mezzanotte e musica dal vivo. Tutta l’area della Goofy’s Pool si anima e si riempie con i quasi 2.300 passeggeri che sono a bordo: si festeggia fino a notte fonda, grazie alla velocità di navigazione relativamente bassa (14 nodi), una serata perfetta, senza nuvole, con 23 gradi ma tantissima umidità. Si torna in camera alle 3:00 dopo un’ora passata in giro per la  nave con nuove amicizie strette a bordo. Domani saremo a Castaway Cay, per cui potrò dormire in spiaggia!

DAY  4: CASTAWAY  CAY,  L’ISOLA PRIVATA DISNEY (8:30 – 17:00)

Non è un’isola privata come le altre. E’ l’isola dei naufraghi. Un po’ come il Tom Hanks del film “Castway” della Disney. Sono le 7:30 quando la Disney Magic si avvicina al molo; la manovra è lunga e scomoda da fare, lo spazio non è tantissimo.

CASTAWAY CAY 3

“WIKILUCA”: L’isola è stata acquistata dalla Disney per 99 anni e ne ha il pieno controllo. Sull’isola vivono circa 130 persone, che curano l’area. Solo questa zona è turistica, tutto il resto è natura. Non esistono collegamenti diretti con la terraferma, lo staff Disney viaggia o con motoscafi alla volta di isole più grandi o in elicottero per le emergenze, oppure a bordo di una delle navi Disney, essendo Castaway Cay sempre l’ultima tappa delle crociere.


Alle 8:30 si può scendere dalla nave. E così facciamo io e i miei. Senza fare colazione, che faremo in spiaggia. Appena scesi prendiamo il “tram” per arrivare alla Cabanas numero 21, nella Serenity Bay, la spiaggia Adults Only. La scelta si è rivelata efficace e infatti dopo una veloce colazione al “Castaway Air Bar”, io sono nel mio gazebo a dormire beatamente. Le cabanas nella Serenity Bay hanno un costo di 399$ per 4 persone, includono il noleggio dei materassini e un’ora di noleggio bici, con cui divertirsi per CASTAWAY CAYgirare l’isola e prendere il volo nella vecchia pista abbandonata (con il jet di JET MCQUACK, da Duck Tales, abbandonato) usata fino agli anni 70 dai contrabbandieri, così da mantenere la fama dell’isola usata dai pirati al tempo d’oro delle navi con la bandiera del Jolly Rodgers. Quando mi sveglio alle 10:40, i miei sono a farsi un bagno e i miei amici sono appena arrivati in spiaggia. Anche loro sono nella Serenity Bay. Prendiamo così vitalità, abbandoniamo i genitori e ce ne andiamo in giro per l’isola. Prima un tour veloce verso la “foresta” fin sopra la torre di vedetta, da cui si vede tutta la zona, poi torniamo nell’area della laguna, e lì la follia prende il sopravvento. Decidiamo di noleggiare 4 aquascooter e scorrazzare per la laguna. Ma improvvisamente un’idea migliore: parasiling! Mezz’ora a 30 metri appesi a un paracadute trascinato da un motoscafo. Divertimento tanto, paura zero!
Dopo la shakerata del paracadute è quasi ora di pranzo. I “parents” sono tutti insieme in spiaggia al Cookie’s Too BBQ, il “all-you-can-eat barbecue” con aragoste e pesce alla griglia. Noi siamo più da carne e andiamo al Cookie’s BBQ, dove preferiamo salsicce e hamburger e tante patatine. Tutti i ristoranti sono inclusi nel prezzo della crociera. Dopo pranzo, una partita a Beach Volley non è proprio il massimo per digerire ma ci sta tutta. E’ derby: West Coast vs East Coast: 6 ragazzi da Los Angeles, Las Vegas, Sacramento e San Diego, contro tre Yankees da New York, due ragazzi del Massachusetts e io, che da buon cittadino dalla doppia cittadinanza rappresento lo Stato di New York. Finisce 2-3 per la East Coast al Tie Break. Il premio? Una coccarda e una coca cola gratis.
CASTAWAY CAY 4Dopo aver digerito è quindi arrivata l’ora di farsi un bagno: muniti di maschera, pinne e boccaglio andiamo a fare una nuotata nella snorkeling lagoon, l’area dove fare immersioni e in cui si trovano due sottomarini, precedentemente usati in una delle attrazioni di Magic Kingdom. Dopo oltre un’ora di immersione, alle 15:30 ormai la nostra giornata sull’isola sta per finire. Trascorriamo l’ultima ora nella Serenity Bay in riva al mare e ci prepariamo a tornare a bordo per l’ultima sera sulla Disney Magic.
Castaway offre tantissime opportunità. Oltre a quelle già citate, ci sono in totale 12 tra bar e ristoranti, 5 aree per la balneazione, la possibilità di affittare cabanas fino a 10 persone, noleggio aquascooter, giochi nautici e aree bambini. Ci sono anche diversi negozi, ma senza esagerare. Per qualsiasi cosa un salto al “She Sells Sea Shells and Everything Else” è l’ideale per un ricordo dall’isola. Le attività sono tantissime. Si può fare davvero di tutto.

Stasera ultimo ristorante della rotazione: il Lumiere’s, un simpatico bistrot francese arredato in puro stile Art Deco, e ispirato ai transatlantici degli anni ’30. La serata si conclude al Walt Disney Theater con uno show musicale molto bello, e poi ancora al Buena Vista Theater, per un cortometraggio in 3D, al ponte 5, che è il ponte dedicato ai bambini dove ci sono tutti i Kids Club, il teatro a loro dedicato, appunto il Buena Vista, la Nursery e le cabine family fino a 6 passeggeri. I ragazzi hanno a disposizione invece il fumaiolo di prua (quello finto) presso il VIBE CLUB su due livelli.
La notte si avvicina e stasera si va tutti alla D-Lounge per eleggere Miss & Mister Disney! Stanotte però non si fanno le ore troppo piccole. Dopo l’ultimo addio al fumaiolo illuminato, si torna in cabina all’1:30. Le valigie sono state già ritirate e questa sarà l’ultima volta in cui dormirò in quel magnifico letto.

DAY 5, MIAMI, D’BARK

Puntuali come un orologio svizzero (o forse uno di quelli del castello de La Bella e La Bestia), siamo arrivati a Miami, con l’ultima colazione all’aperto, al ponte 10, ammirando lo skyline della “Magic City”. La crociera giunge al termine ed è ora di sbarcare. Arrivederci Disney Magic.

SIGNALS AT NIGHTUna crociera Disney è diversa da tutte le altre. A bordo c’è un’aria diversa. C’è magia pura! Ogni attività, ogni ristorante, ogni membro dello staff diffonde allegria, gioia. Sono le navi dei bambini. E sono le navi più amate dagli adulti. Tutto funziona a meraviglia. Ci sono tante piccole cose che rendono l’esperienza Disney superiore a tutte le altre navi e non è un caso che proprio le 4 navi Disney ricoprano sempre i primi posti delle classifiche annuali di Cruise Critic e della Guida Berlitz. Viaggiare con la Disney non è economico, ma ogni singolo centesimo non vale nemmeno la metà della crociera! Io personalmente ho amato la Disney. Questo diario è stato scritto nel 2013, oggi nel 2015, con la Disney ho viaggiato altre 3 volte, con la Disney Wonder in Alaska e due mini crociere a Natale 2014 con la Disney Dream e una crociera ai Caraibi di 7 giorni con la Disney Fantasy. Le ultime due navi, gigantesche in confronto alle prime due, offrono un confort ancora migliore delle più piccoline. Ma per me, la Disney Magic è LA nave della Disney. Forse perché è stata la prima, forse perché è stata una crociera inaspettata, non lo so. Ma io viaggerei sempre e solo con le navi di Topolino & Co. Per le famiglie poi, è perfetta. La Nursery accoglie bimbi dai 3 mesi, e con un tot max di ore prenotatili a seconda della durata della crociera, potrete Disney Magicgustarvi un massaggio, una cena romantica al Palo, o un’attività lasciando il neonato in compagnia dello Staff Disney. Per i bambini dai 3 ai 12 anni, l’Oceaneer Club e l’Oceaneer Lab, offrono animazione e assistenza dalle 9 a mezzanotte. Per i più grandi c’è l’Edge, al ponte 2, mentre dai 15 ai 17 il già citato Vibe nel fumaiolo di prua. Per i bambini al di sotto dei 10 anni, ogni famiglia riceverà un cercapersone, a cui arriveranno messaggi riguardo ogni spostamento del proprio figlio.
Ah, ultimo consiglio finale: se potete, provate una crociera, proprio sulla Disney Magic nel mediterraneo nel 2016! I prezzi per l’itinerario Barcellona, navigazione, Napoli, Civitavecchia (Roma), La Spezia, Cannes, Navigazione, Barcellona, disponibile ad agosto, settembre e ottobre, per una cabina quadrupla (due adulti e due bambini) partono da 4.300€.

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Luca Paglia

Studente di Ingegneria Navale. Batterista. Blogger. Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito. (Antoine de Saint-Exupéry)