La Spezia, scintille sul terminal crociere
La stazione crocieristica divide La Spezia. È scontro tra Autorità portuale e Comune sulla costruzione del molo previsto dal Piano regolatore portuale. Così, tra il presidente dell’Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, che intende costruirlo, e il sindaco, Massimo Federici (entrambi del Pd) che non lo vuole, sono scintille.
I dissapori tra i due, noti da tempo ma venuti alla luce ufficialmente ieri mattina, nel corso del Comitato portuale che ha approvato il Piano triennale delle opere 206-2018 (213 milioni di investimenti nel primo anno), riguardano, appunto, il nuovo molo su calata Paita e il raddrizzamento del molo Italia. Soltanto Federici e Cristiano Ruggia, vicesindaco e assessore comunale alla Pianificazione territoriale, hanno votato contro la realizzazione delle opere. «Il turismo è fondamentale per lo sviluppo della città. Proprio per questo, il nuovowaterfront deve essere pensato all’insegna della qualità architettonica e di una dimensione di vivibilità e benessere – fanno sapere dal Comune – I vecchi progetti che prevedevano l’edificazione di massicci volumi sono figli di una visione superata».
Da via del Molo, sede dell’Authority, non mancano però di far notare che, nel Comitato portuale del 12 ottobre scorso, il Piano triennale delle opere fu votato all’unanimità e che il vicesindaco Ruggia, presente alla riunione, si espresse in termini positivi nei confronti del progetto della stazione crocieristica. Secondo Federici, invece, la soluzione esisterebbe già, senza alcun bisogno di costruire un nuovo molo: l’approdo di due navi da crociera sul Garibaldi e l’utilizzo di una parte di Calata Paita, nell’ipotesi i di una crescita degli arrivi. «I tre accosti si possono ottenere senza giganteschi e invasivi interventi, senza nuovi interramenti e, per di più, in tempi brevissimi rispetto a quelli indefiniti per la realizzazione del nuovo accosto e il raddrizzamento del Molo Italia», dice il sindaco.
Forcieri non ha per nulla gradito il “niet” di sindaco e vicesindaco,anche se il suo commento è pacato. «Dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato sul trasferimento delle Marine e dopo il nulla osta del ministero dell’Ambiente, il piano ora approvato consente di procedere con la realizzazione delle opere previste dal Piano regolatore portuale che sono rimaste ferme a lungo a causa di ricorsi e intoppi burocratici e che da tanto tempo aspettiamo e che può dare una spinta concreta alla nostra economia e all’ occupazione – afferma il presidente dell’Autorità portuale – Sono rimasto stupito del voto contrario di Ruggia e Federici: mi auguro non preluda a una rimessa in discussione del piano approvato, oltre che dal Comitato portuale, anche dal consiglio comunale e da quello regionale e non blocchi le concrete possibilità di sviluppo del settore crocieristico – conclude Forcieri – Comunque, come ho chiaramente detto in Comitato resta una piena disponibilità alla discussione».
Fonte: TheMediTelegraph – Amerigo Lualdi
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