L’architetto Calatrava vince a Dubai il progetto per la realizzazione dell’edicifio più alto del mondo
Si accorcerà ulteriormente a Dubai la distanza tra la terra e il cielo: tra i più maestosi progetti di ampliamento del ricco Emirato, compare da qualche tempo anche la costruzione dell’edificio più alto del mondo, destinato a superare il Burj Khalifa, l’avveniristico grattacielo, anch’esso a Dubai, che con i suoi 828 metri di altezza detiene oggi il primato.
La nuova struttura, dal design futuristico e di grande effetto, ospiterà diversi balconi rotanti e piattaforme panoramiche ispirate ai mitici giardini pensili di Babilonia.
Il progetto, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di dollari, è stato sviluppato dalla Emaar Properties, società sostenuta dal governo locale e che in passato ha già curato la progettazione del Burj Khalifa e dell’area limitrofa. A differenza di quest’ultimo, tuttavia, la nuova struttura, ideata dall’architetto spagnolo naturalizzato svizzero Santiago Calatrava Valls, non sarà un grattacielo tradizionale, ma somiglierà più ad una guglia sorretta da un sistema di cavi che ospiterà al suo interno diversi ponti di osservazione abbelliti con alberi e giardini pensili. All’interno, anche un boutique hotel esclusivo, con ristoranti e balconi in vetro rotanti e sporgenti.
Il suo design rischia però di non riuscire a far conquistare alla struttura il Guinness del più alto grattacielo al mondo, nonostante le misure effettive. L’Organizzazione americana Council on Tall Buildings and Urban Habitat, leader a livello mondiale per i professionisti del settore e focalizzata sulla creazione, progettazione, costruzione e gestione di edifici alti e città del futuro, considera ad esempio vincolante, per poter annoverare una struttura nella classifica delle più alte del mondo, che almeno il 50% della sua altezza ospiti superficie “vivibile” utile. Con questo criterio vengono quindi non considerate tipicamente le torri di telecomunicazione e quelle di osservazione, che ospitano in genere un esiguo numero di piani.
La nuova torre di Dubai costituirà il fulcro dello sviluppo di una nuova area di circa 6 chilometri quadrati realizzata ai bordi del Dubai Creek, nei pressi di una zona verde protetta per la tutela della fauna selvatica.
L’apertura della nuova maestosa costruzione dovrebbe avvenire parallelamente all’avvio, sempre a Dubai, del’atteso World Expo 2020 e l’esclusività del suo progetto – questo almeno nei piani del governo locale – dovrebbe attrarre e stimolare gli investitori privati per lo sviluppo della futuristica area circostante.
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