COSCOCS al debutto nelle crociere tra le ‘isole della discordia’

A luglio il gruppo lancerà una propria compagnia che andrà a operare nell’arcipelago delle Paracel, da tempo al centro di una disputa territoriale tra Cina e Vietnam

COSCOCS, primo gruppo armatoriale al mondo con un flotta di 1.114 navi tra portacontainer, dry bulk, tanker, general e specialized cargo, debutterà a brevissimo anche nel settore crocieristico con il lancio di una nuova compagnia che offrirà itinerari nel Mar Cinese Meridionale.

L’avvio delle attività scatterà già il prossimo luglio, quando la neonata cruise line – ancora non è noto l’eventuale brand con cui sarà presentata sul mercato – inizierà ad operare nell’arcipelago delle Paracel,  raggruppamento di circa 130 isole coralline (conosciute anche come Xisha Islands) noto per la sua bellezza ma anche perché conteso tra la Repubblica Popolare Cinese, che lo controlla interamente dal 1974, e il Vietnam.

Crociere, Cina 2Precisamente COSCOCS esordirà collegando Sanya con l’isola di Yongle con una nave che, riferisce il Financial Times, si chiamerà Dream of the South China Sea. A questa prima rotta potrebbero poi aggiungersi ulteriori itinerari nel mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan, e in seguito anche rotte internazionali. Nell’area è peraltro già attivo l’operatore Hainan Strait Shipping Co Ltd, anch’esso da qualche anno impegnato in crociere tra Sanya e le Paracel.

È un modo per stimolare l’economia locale attraverso lo sviluppo del turismo, della logistica e delle infrastrutture” ha dichiarato Xu Lirong, chairman di COSCOCS nel corso di un forum che si è svolto lo scorso week end a Boao, nella provincia di Hainan.

La nascita della nuova compagnia, riferisce Reuters, sarebbe stata sancita ufficialmente già lo scorso aprile da un accordo tra COSCOCS, China National Travel Service Group Corp. e China Communications Construction Co. Ltd, con il quale i tre gruppi si prefiggevano di offrire servizi turistici nel mar Cinese Meridionale e nelle isole Xisha in particolare, proponendosi a questo scopo di condividere risorse e competenze e di lavorare congiuntamente nella gestione di servizi multimodali, cruise ships, porti e attività logistiche. Nell’ambito dell’accordo, le navi in particolare saranno operate da COSCO Shipping Ferry Co. Ltd., controllata del gruppo con sede a Dalian.

Nonostante l’esordio nelle crociere rappresenti per COSCOCS una notevole, e curiosa, novità, secondo alcuni commentatori il vero senso dell’operazione non sarebbe però di natura commerciale bensì geopolitica.

Lo sviluppo dell’attività crocieristica cinese nelle Paracel, cioè, sarebbe in sostanza una delle molte azioni decise da Pechino per poter presidiare meglio l’area, che da tempo si trova al centro di una controversia internazionale sulla quale sono attesi a breve ulteriori sviluppi.

Nelle prossime settimane il Tribunale Internazionale del Diritto del Mare delle Nazioni Unite, con sede a L’Aia, dovrà infatti pronunciarsi rispetto a un arbitrato internazionale richiesto dalle Filippine, e relativo proprio ai diritti di navigazione nella zona. Con il procedimento, avviato nel 2013, il governo di Manila aveva sottoposto alla corte 15 casi relativi a quelle che a suo dire sarebbero violazioni delle normative internazionali da parte della Cina nel mar Cinese Meridionale.

La Repubblica Popolare ha peraltro già fatto sapere di ritenere illegali e illegittime le eventuali determinazioni che dovessero scaturire da questo pronunciamento, nonostante la cornice su cui tutta la vicenda legale poggia sia la convenzione UNCLOS, che la stessa Cina riconosce.

Fonte: Ship2Shore

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