Il porto di Livorno guarda al GNL
“Nel 2016 ospiteremo complessivamente 416 scali con un transito di circa 800.000 passeggeri. Nel 2017 ci aspettiamo un minor numero di scali ma una movimentazione in aumento, a circa 900.000 passeggeri. La crescita sarà garantita dall’arrivo di navi di maggiore capacità“. Queste le parole di Giovanni Spadoni, direttore tecnico e commerciale di Porto di Livorno 2000 recentemente rilasciate ai media.
Attualmente il porto può ospitare contemporaneamente l’ormeggio di tre navi di grandi dimensioni e dispone di attracchi supplementari in altri pontili adiacenti.
“I problemi di ormeggio che abbiamo avuto in passato sono stati superati: abbiamo infatti già avuto modo di ospitare anche sei navi contemporaneamente“, ha proseguito Spadoni.
Guardando al futuro, Livorno potrebbe giocare un ruolo importante nel settore del gas naturale liquefatto (LNG), con un terminal galleggiante per la rigassificazione di GNL installato a circa 19 chilometri dalla costa toscana. L’Autorità Portuale di Livorno, già nel corso del 2015, è stata infatti la prima realtà a presentare un progetto industriale concreto per lo sviluppo della Filiera GNL, dal bunkeraggio alla distribuzione.
“L’obiettivo è quello di utilizzare l’impianto per rifornire le navi a GNL“, ha dichiarato Spadoni. “Stiamo lavorando per ottenere tutte le autorizzazioni del caso, così da avviare i processi necessari per portare Livorno ad essere tra i primi porti con disponibilità del gas naturale liquefatto“.
La fornitura di GNL alle navi con semplice accosto al terminal significherebbe offrire alle compagnie la possibilità di rifornimenti senza l’ausilio di chiatte o camion, un vantaggio competitivo che porterebbe Livorno ad essere tra i primissimi porti concretamente attrezzati per il GNL.
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