A bordo di Norwegian Jade verso le più belle isole greche. Reportage di viaggio

 

Di fronte al mare, la felicità è un’idea semplice” scriveva il poeta e giornalista francese Jean-Claude Izzo. Con questa frase, ricca di possibili significati in un momento storico come l’attuale, apriamo un nuovo diario di viaggio, un racconto dai colori estivi che condividerò con voi live sulle pagine del blog. Due i protagonisti principali: Norwegian Jade da un lato, la nave della flotta Norwegian Cruise Line impegnata per tutta la stagione estiva nell’area del Mediterraneo, e l’itinerario dall’altro, un viaggio che ci consentirà di visitare alcune delle più belle e popolari isole greche di sempre. Un connubio tra i più estivi e gettonati di sempre, una settimana di sole, mare, natura, paesaggi, cultura e relax!
Vivremo insieme questo reportage di viaggio scritto da bordo durante la settimana di crociera: giorno per giorno le pagine del diario si arricchiranno di nuovi contenuti e foto per raccontarvi nel dettaglio cosa possono  offrire una crociera Norwgian ed un itinerario come questo, entrambi particolarmente ricchi di possibilità.

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Nei prossimi otto giorni raggiungeremo Corfù, Santorini, Mykonos ed ancora il porto di Katakolon, prima di rientrare a Venezia. Non mancheranno, ad inizio e a fine viaggio, due intere giornate di navigazione da dedicare a tutto ciò che la nave ha da offrire: dal relax all’intrattenimento, dalla cura del corpo al buon cibo od anche solo, per i più pigri, al dolce far nulla!

Un primo plus importante

Grazie al suo tonnellaggio “ridotto”, Norwegian Jade è salpata nel tardo pomeriggio di sabato dal porto di Venezia, consentendo a tutti noi a bordo di ammirare la città da una prospettiva unica e straordinaria. Al di là dell’acceso dibattito in essere ormai da diverso tempo, la navigazione del Canale della Giudecca, fino all’arrivo di fronte a Piazza San Marco, rappresenta un’opportunità sempre più rara e per questo di gran valore.

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Norwegian Jade, quando “piccolo” è bello

Questa la prima impressione a caldo. Abituati spesso a parlare e leggere di nuove navi, dalle misure sempre più imponenti, con caratteristiche innovative e tecnologicamente avanzate, si corre il rischio di perdere di vista quelli che possono invece essere i vantaggi che unità meno recenti e di più piccole dimensioni hanno ancora oggi da offrire. E Norwegian Jade va in quella direzione. Una nave a misura d’uomo, colorata, divertente e che si distingue subito per le sue ampie aree, all’aperto e nei ponti chiusi, dedicate al pubblico e per l’ospitalità dell’equipaggio e dei suoi ambienti. Un’unità non paragonabile, per impostazione, alle ultime più recenti navi, ma che fa proprio di questo aspetto il suo elemento di forza e distinzione. Particolarmente piacevole da scoprire e da vivere, oltre che ricca di proposte ed attività.

Norwegian Jade, Norwegian Cruise Line

Una partenza in grande stile quella di ieri, come non assistevo da tempo. Concluso l’imbarco di tutti i passeggeri e dopo l’esercitazione di emergenza obbligatoria, il team di animazione ha accolto tutti noi sul ponte esterno per un grande “Welcome Onboard Party“, con tanto di musica dal vivo, ballerini, cantanti ed un maxi barbecue all’aperto. Un primo evento che ha catturato l’attenzione di centinaia di passeggeri, tutti con tanta voglia di spensieratezza e divertimento. Perché anche questo è crociera!

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Norwegian Jade navigherà per tutta la giornata di domenica con prua orientata verso Corfù, primo scalo della crociera che raggiungeremo nelle prime ore della mattinata di lunedì.
Tante le attività previste, tra cui uno speciale cocktail di benvenuto in compagnia del Comandante della nave, Kim Karlsson.Vi lascio nel frattempo con le prime immagini della nave e della vita di bordo.

A presto! #FeelFree, #CruiseNorwegian!

 

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Scalo a Corfù

Norwegian Jade a Corfù, Norwegian Cruise Line

La prima sosta della nostra crociera a bordo di Norwegian Jade è stata, dopo un’intera giornata di navigazione, a Corfù, isola che abbiamo raggiunto nelle primissime ore del mattino.
Uliveti, cipressi e montagne rigogliose da sempre contraddistinguono l’isola e danno il benvenuto ai visitatori. A ciò si aggiungono aspetti storici e culturali particolarmente importanti: veneziani, francesi e inglesi hanno letteralmente forgiato in passato la cultura del luogo, l’architettura, la cucina ed anche lo stile di vita dei suoi abitanti.
Il risultato è quello di un’isola oggi ospitale ed accogliente, in perfetta armonia tra lo stile greco-corinzio, quello italiano-veneziano e quello inglese.
IMG_20160807_172639Sarà perché vanta radici profonde, che risalgono probabilmente ai tempi dell’Odissea, quando Ulisse fu accolto dai Feaci, sarà perché è rinomata per le sue esclusive bellezze naturali tanto da aver attirato, nel passato, l’imperatrice d’Austria Sissi e successivamente il Kaiser Guglielmo II, fatto è che Corfù ancora oggi è una delle mete turistiche di maggior successo dell’intera Grecia.

Per la nostra giornata sull’isola, che abbiamo già avuto modo di visitare in diverse altre occasioni, abbiamo optato per un tour panoramico, alla scoperta di nuovi luoghi e prospettive.
La nostra escursione è iniziata passando per le due imponenti fortezze della città, che vennero costruite sulle due alture su cui sorge allo scopo di respingere gli assedi degli ottomani.
Quindi un rapido passaggio di fronte al Palazzo di San Michele e San Giorgio, costruito nel 1929, originaria residenza degli alti commissari britannici ed oggi sede del Museo di Arte Asiatica.
Il tragitto in autobus ci ha consentito poi di raggiungere Perama, località a sud di Corfù, a circa 7 chilometri dal centro, famosa per offrire una suggestiva vista panoramica sulla laguna di Halikiopoulou, in cui ammirare Pontikonissi, chiamata anche isola dei topi. Si tratta di un piccolo scoglio, di fronte all’aeroporto della città, ricoperto da una folta vegetazione con alti cipressi e su cui sorge la chiesetta di Pantokratora, una piccola cappella bizantina che risale al XII secolo.
Proprio di fronte, su un’isoletta collegata alla terraferma della penisola di Kanoni da un pontile di cemento, si trova il monastero di Vlacherena, il monumento più noto di Corfù, fondato nel 1685.

Da qui nuovamente in autobus verso il belvedere di Paleokastritsa, a circa 30Km dal porto, che abbiamo raggiunto percorrendo una stretta strada tortuosa, passando attraverso antichi villaggi che il tempo sembra aver dimenticato. Il panorama che si apre ai nostri occhi una volta raggiunta la vetta è spettacolare, talmente suggestivo che gli abitanti locali raccontano di un credo popolare che renderebbe questo luogo l’unico al mondo in cui poter “parlare con Dio”. Vero o no, un caffè di fronte a queste montagne e valli scoscese ammantate di cipressi e ulivi che degradano in una serie di piccole calette bagnate da un mare turchese, è particolarmente suggestivo e appagante.

Prima di rientrare in porto, breve sosta alla distilleria Koum Kouat, attiva dal 1965 e che prende il nome da un piccolo agrume di origine cinese che viene coltivato sull’isola ed utilizzato per la produzione di un liquore locale dal colore arancione e particolarmente piacevole al palato, oltre che per altri prodotti alimentari, come confetture, biscotti ed altri dolciumi vari.

Una volta salpati  verso Santorini, il pomeriggio a bordo di Norwejan Jade è piacevolmente trascorso tra momenti di relax nella SPA, che vanta tra l’altro nelle sue sale pubbliche una spettacolare vista a prua (la stessa in sostanza del ponte di comando), attività musicali in piscina con il team di animazione ed ancora, in serata, la cena in un primo ristorante di specialità. La nave, coerentemente con l’impostazione del brand, propone nei suoi 10 ponti, due ristoranti principali, un buffet e ben 5 ristoranti di specialità, oltre ad un locale sempre aperto, 24/7, così da soddisfare ogni eventuale languorino fuori orario.
Una varietà ed un’impostazione che sono parte integrante del concetto “Feel Free” tipico di una crociera firmata Norwegian Cruise Line e che avremo modo di approfondire al termine della nostra esperienza a bordo.

Norwegian Jade by night

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Scalo a Santorini

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Scrivere di Santorini è per me sempre un gran piacere perché si tratta di un’isola che amo particolarmente. Per i suoi colori, la varietà dei suoi paesaggi, l’offerta gastronomica sempre più interessante ed ancora per quell’atmosfera, a tratti romantica ed in altri momenti raffinata, che spesso anima i suoi villaggi.
Il primo impatto è quello di un aspro affioramento roccioso, con scogliere che emergono per oltre 300 metri, inondato di sole e luce e circondato dall’azzurro più brillante del mare Egeo. Una miriade di paesini bianchissimi che punteggiano le cime delle rocce, intervallati dalle cupole celesti delle tante chiesette presenti, completano l’opera d’arte e racchiudono uno scrigno di straordinaria bellezza ed unicità.

Fira, Santorini

Benvenuti a Santorini, quintessenza, inseme ad altre isole, della Grecia. Di quella parte del Paese che di fronte alla grave crisi economica e finanziaria che l’ha colpita si è rimboccata le maniche ed ha continuato a lavorare e a credere nella sua principale risorsa e fonte di sostentamento: il turismo. E da queste parti, ci ha raccontato Nikos, la guida locale che ci ha accompagnati in uno speciale tour privato, non si può fortunatamente parlare di vera e propria crisi. Ogni anno, da maggio a ottobre, l’isola è visitata da centinaia di migliaia di turisti con un trend costante se non addirittura in aumento. Ciò principalmente per la bellezza del luogo, per i tramonti più famosi al mondo che ogni sera raccolgono migliaia di appassionati, per la qualità di alberghi e ristoranti, tra i migliori delle Cicladi e per le numerose spiagge di sabbia di vari colori.

Read Beach, Santorini

Ed è stata proprio una spiaggia la prima destinazione della nostra giornata a Santorini. Una volta arrivati con una lancia a Firá Skála, il piccolo porto del capoluogo dell’isola, e raggiunto il villaggio di Firá con la funicolare (attiva tutti i giorni dalle 6:30 alle 23:00, biglietti a 5 euro) – per evitare lunghe code in alternativa è possibile salire in cima a piedi, attraverso un sentiero composto da 580 gradini, percorribili eventualmente anche a dorso d’asino o mulo al costo di 5 euro -, il nostro tour è partito alla volta della spiaggia rossa. Red Beach, considerata tra le più belle dell’isola, si trova nella parte sudoccidentale ed è caratterizzata da una distesa di sabbia vulcanica dal tipico colore rosso e nero. Racchiusa tra imponenti scogliere rossastre, si trova vicino al villaggio di Akrotiri, località nota per ospitare altre famose spiagge oltre che il sito archeologico dell’antica città minoica.

Megalochori, Santorini

Tappa quindi a Megalochori, antico villaggio, tra i più pittoreschi dell’isola, risalente al XVII Secolo. Sede di palazzi storici, vecchie case tradizionali, la sua storia è quella di commercianti e ricchi baroni esportatori di Vinsanto, prodotto ancora oggi nelle cantine locali.

Una caratteristica particolare del villaggio è rappresentata dalle alte mura che circondano i cortili interni delle case e dalle solide porte di ingresso in legno, misure di sicurezza che vennero adottate per garantire privacy e sicurezza contro i pirati predoni.
Negli anni un grande sforzo è stato fatto dai residenti locali per preservare le caratteristiche del villaggio e molte delle case originali che erano inevitabilmente cadute in rovina sono state riportate al loro antico splendore.

La nostra escursione ha fatto poi tappa al villaggio di Pyrgos (santorinipyrgos.com), in cima alla collina del Profeta Elia, a circa 520 metri di altezza sul livello del mare, da cui, condizioni meteo permettendo, è possibile ammirare uno splendido panorama di tutta la caldera. In questo luogo quasi dimenticato dal mondo, ha sede anche il Monastero del Profeta Elia, risalente al XVIII Secolo ed oggi abitato da sole 7 persone.

Oia, Santorini
Infine, tappa a Oía, uno tra i villaggi più suggestivi di tutte le Cicladi. Abbarbicato sulla punta settentrionale, Oía rappresenta ancora oggi la testimonianza più forte della rinascita di Santorini dopo il catastrofico terremoto del 1956. Ogni anno il borgo attira milioni di visitatori oltre che di crocieristi, tanto che molte guide suggeriscono di visitarlo di mattina, per evitare lunghe code ed il sovraffolamento.

Qui le bianche abitazioni e le numerose chiese dalle cupole blu sembrano sospese nel vuoto e simboleggiano al meglio la Grecia dell’immaginario collettivo. Piccoli vicoli, panorami mozzafiato, negozi, boutique di lusso, musei e gallerie d’arte rendono questo luogo particolarmente affascinante e unico.

Il momento migliore per assaporare il fascino di Oía è senza dubbio nel tardo pomeriggio, quando la fase del tramonto diventa una sorta di calamita per tutti i turisti presenti sull’isola per via dei colori dorati che i raggi del sole regalano al mare e alle rocce rossastre su cui sorge il villaggio. Uno spettacolo unico al mondo che, da solo, vale il viaggio!

Il lungo scalo di Norwegian Jade a Santorini ci ha poi consentito anche di cenare sulla terrazza di poppa e di godere del bellissimo panorama serale di Firá e di tutta la caldera. Un presepe costellato di una miriade di luci bianche ed illuminato dal candore della luna. Una cartolina ricordo perfetta per una giornata altrettanto straordinaria!

Fira, Santorini

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Scalo a Mýkonos

Alla moda, frenetica, affascinante, famosa in tutto il mondo, sulla scia di posti come Saint-Tropez o Ibiza, per le feste e la vita notturna. Ogni stagione attira una folla eterogenea di turisti e crocieristi, oltre a modaioli e personaggi VIP, soprattutto del jet set greco.
Benvenuti a Mýkonos, in assoluto la più famosa delle isole Cicladi!

Mykonos

Con un’area di poco meno di 90Kmq, Mýkonos si caratterizza per le sue coste, le tante bellissime spiagge e per i suoi numerosi villaggi costituiti dalle tipiche case bianche, con porte e finestre dipinte di blu, mulini a vento, piccole chiese e una miriade di ristoranti e bar, per tutti i gusti e tutte le tasche.

La sua principale omonima cittadina (chiamata anche Hóra), registra ormai da anni un continuo aumento di turisti, tanto da aver generato come conseguenza naturale un vero e proprio boom edilizio, accompagnato da una continua attività di restauro e recupero. Altra conseguenza del successo dell’isola è quella che ha portato all’apertura ogni anno di nuove attività, hotel, ristoranti e beach bar che rendono oggi  Mýkonos una destinazione turistica forse non particolarmente economica ma sicuramente di grande fascino e tendenza.

Per la nostra mezza giornata di scalo, abbiamo optato per una scelta indipendente che ci ha consentito di esplorare aree dell’isola non ancora visitate.
Abbiamo così noleggiato un quad, in assoluto il mezzo migliore insieme agli scooter per raggiungere le principali attrazioni dell’area, e siamo partiti alla volta di alcune delle più famose e belle spiagge che l’isola offre.

Suggerimento: Abbiamo noleggiato il mezzo presso l’agenzia Car Rentals Pier 1 che si affaccia sulla piazza del porto vecchio, in assoluto la più comoda e vicina rispetto al luogo in cui sostano gli autobus navetta di collegamento con il porto. Tuttavia vi segnalo che non si tratta della scelta migliore, né da un punto di vista economico, né di mezzi. Camminando per circa 5 minuti in direzione del villaggio, troverete infatti altre agenzie, decisamente meglio equipaggiate, con mezzi più nuovi ed efficienti e con prezzi talvolta anche più competitivi.

La prima sosta del nostro tour è stata al piccolo e pittoresco villaggio di Ano Mera, il secondo per importanza dell’isola, a circa 8 chilometri dal capoluogo.
Costruito secondo la tipica architettura cicladica, Ano Mera è un paese decisamente tranquillo, lontano dal turismo di massa e dal clamore di Hóra. Oltre a numerose taverne di cucina locale, qui si trova anche il Monastero di Panagia Tourliani, ricco di storia e fascino.

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La chiesa, dedicata alla protettrice dell’isola di Mikonos e aperta dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19.30, fu fondata nel 1542 dai monaci del monastero di Katapoliani di Paros, nel luogo dove anticamente sorgeva l’antica chiesa di “Eisodia tis Panaghias”. Nella seconda metà del 1700 la chiesa ha poi assunto la struttura che conserva ancora oggi. L’architettura del monastero si caratterizza in particolar modo per la torre campanaria e la facciata, oltre che per una fontana in marmo decorata di scultura nel cortile interno.

A poca distanza da Ano Mera, la nostra successiva tappa è stata alla spiaggia di Kalo Livadi, a sud dell’isola. Tra le più lunghe di Mykonos, la spiaggia è di finissima sabbia dorata ed è riccamente attrezzata, grazie ad una serie di stabilimenti balneari che affittano lettini ed ombrelloni. Situata in una baia particolarmente suggestiva, Kalo Livadi è  indicata soprattutto per il relax, per le famiglie e per praticare diversi sport acquatici, grazie anche ai venti che spesso soffiano da sud.

Mykonos, Kalo Livadi

Un veloce bagno rigenerante e nuovamente in sella in direzione della bellissima Elia Beach. Particolarmente esclusiva, si tratta di un’altra spiaggia tra le più lunghe dell’isola, particolarmente amata da Vip e celebrità. La baia, da anni premiata con la bandiera blu, è attrezzata con comodi e soffici lettini e ombrelloni ed offre ai suoi ospiti diversi locali, tra bar e ristoranti sulla spiaggia. Esiste anche un’area dedicata alla pratica del Naturismo.

Mykonos, Elia Beach

Ultima tappa del nostro tour in quad, infine, è stata la spiaggia di Platys Gialos, anch’essa sulla costa meridionale dell’isola. Protetta dai venti grazie alle colline limitrofe, si tratta di una baia bagnata da un’acqua cristallina e composta in reatà da tre spiagge: quella rocciosa di Psarou, frequentata soprattutto da greci esigenti, quella centrale di Platys Gialos, principalmente meta di turisti che scelgono le vacanze pacchetto, ed infine la piccola di Agios Anna.
Particolarmente frequentata da turisti e Vip in yacht, la spiaggia è dotata di lettini ed attrezzature tra le più varie, dalle più comuni alle più esclusive e confortevoli. Numerosi locali tra bar, ristoranti, taverne e negozi sulla spiaggia, completano l’offerta di quella che è una delle aree più popolari e belle dell’isola.

Mykonos, Platys Gialos

Una volta tornati a bordo, Norwegian Jade ci ha accolti con un  sailway party con tanto di musica dal vivo e giochi in piscina ed ancora, in serata, lo speciale White Hot Party, uno scatenato appuntamento di musica, balli e animazione durato fino alle prime ore del mattino. Uno dei tanti momenti di libertà e spensieratezza che caratterizzano l’esperienza di crociera NCL. Nel prossimo articolo dedicato, approfondiremo  i diversi aspetti della  nave e di una crociera firmata Norwegian Cruise Line.


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Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.