Titanic, a Torino la mostra itinerante dedicata alla sua storia. In Cina la prima riproduzione fedele del leggendario transatlantico
Aprirà tra pochi giorni a Torino – per la prima volta in assoluto in Italia – la mostra itinerante dedicata alla storia del Titanic (dal 18 marzo al 25 giugno presso la Promotrice delle Belle Arti in viale Diego Balsamo Crivelli 11).
Pezzi autentici della nave, oggetti originali appartenuti ai passeggeri, reperti e filmati d’epoca ed ancora la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed un’altra di terza classe, oltre al celebre pronte principale, accoglieranno i visitatori nell’ambito di una esclusiva esposizione che ha già entusiasmato e commosso oltre 25 milioni di visitatori in tutto il mondo.
Parallelamente, dall’altra parte del mondo, in Cina, ha preso ufficialmente il via la costruzione, presso i cantieri Wuchang Shipbuilding Industry, della prima copia fedele del leggendario transatlantico. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, ideato con l’intento di riportare in vita il Titanic, i suoi ambienti e la sua storia. Avrà una lunghezza di 269 metri, una larghezza di 28 e, una volta completato, sarà ormeggiato stabilmente lungo una banchina costruita ad hoc sul fiume Qijiang, nella provincia cinese di Sichuan. Gli interni del nuovo Titanic riprodurranno fedelmente molti degli ambienti originali, tra cui una sala da ballo, il teatro, il ponte piscina e le cabine.
La costruzione, la cui cerimonia di posa della chiglia è stata celebrata lo scorso novembre, si basa sui disegni originali del Titanic ed è assistita da progettisti esperti provenienti da Stati Uniti e Gran Bretagna, tra cui lo scenografo e produttore di Hollywood Curtis Schnell. Oltre 160 milioni di dollari il valore dell’investimento portato avanti da diversi player, in primis la società energetica Seven Star Energy Investment Group. Un valore che, secondo le ultime indiscrezioni, è destinato a lievitare pesantemente ma che non fermerà comunque la realizzazione dell’opera.
I piani prevedono anche la realizzazione di un simulatore che consentirà agli ospiti di vivere, a distanza di oltre un secolo, i tragici momenti di quella notte tra il 14 ed il 15 aprile 1912.
Il Titanic cinese sarà il fulcro di un nuovo grande parco a tema e resort – il più grande al mondo del suo genere – che si estenderà per diversi chilometri nella regione di Sichuan e che dovrebbe aprire entro al fine dell’anno. Tra le altre caratteristiche, il resort vanterà anche una spiaggia artificiale, un cinema 6D di ultima generazione, le repliche di una chiesa veneziana e numerosi tra i più famosi castelli d’epoca europei.
Secondo i piani iniziali, infine, una volta aperta l’area è previsto che una piccola percentuale dell’incasso dei biglietti di ingresso andrà a favore della neo-costituita Fondazione Titanic, nata con lo scopo di supportare parenti e familiari di vittime di tragedie in mare.
La storia del Titanic è un argomento da sempre di grande interesse e fascino per la popolazione cinese, così come i parchi a tema, un settore particolarmente florido in questa parte del globo, con oltre 300 progetti già finanziati negli ultimi cinque anni ed in corso di realizzazione.
Sembrano invece aver incontrato una nuova fase di stallo i piani del magnate australiano Clive Palmer annunciati nel 2012 per la costruzione del Titanic 2, nave da realizzare sulla falsariga del Titanic e da destinare al servizio transatlantico, alla sua originaria rotta.
Dopo l’annuncio e la presentazione di quello che avrebbe dovuto essere un progetto faraonico e che, per la sua portata mediatica, aveva fatto il giro del mondo intero in poche ore tra entusiasmi e forti critiche, le ultime notizie porterebbero a difficoltà economiche legate all’impresa. Una volta acquisita la Blue Star Line per la realizzazione del transatlantico, per una cifra di circa 6 milioni di dollari, la Società Queensland Nickel di Mr. Palmer avrebbe sostenuto successivamente costi per oltre 3,3 milioni di dollari legati alle iniziative marketing di lancio del Titanic II, oltre a quasi 2 milioni di dollari per la gestione del progetto. Investimenti che, in buona sostanza, avrebbero affossato l’azienda e portata alla liquidazione.
Tra difficoltà economiche e varie cause legali, secondo le ultime informazioni disponibili nessuna costruzione avrebbe preso il via nei cantieri cinesi inizialmente scelti per la commessa.
Il Titanic II avrebbe dovuto vantare una stazza lorda di 46.328 tonnellate, una lunghezza di 269 metri e avrebbe potuto accogliere fino a 2,435 passeggeri oltre a 900 membri di equipaggio, per un investimento inizialmente stimato in 500 milioni di dollari.

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