Queen Mary lancia l’SOS: necessarie riparazioni urgenti per evitare l’affondamento

Queen Mary è uno dei più leggendari ed amati transatlantici del mondo, un pezzo della storia navale mondiale. Una volta dismesso dal servizio, circa mezzo secolo fa, la città di Long Beach, in California, l’ha acquistato con il progetto di renderlo un esclusivo hotel galleggiante, in grado di accogliere turisti provenienti da tutto il mondo per almeno 200 anni.
Ma alcuni esperti architetti ed ingegneri navali lanciano oggi un preoccupante allarme: la nave sta letteralmente cadendo a pezzi e si sta avvicinando a un pericoloso punto di non ritorno. Dopo anni di mancata manutenzione, si fa sempre più concreto il rischio di un collasso strutturale se non si interviene quanto prima  con massicce opere di riparazione.

Rust streams down the classic white paint of the Queen Mary in Long Beach, CA on Thursday, February 23, 2017. Peeling paint, worn wooden railings, and surface rust are the things visitors spot right away when visiting the Long Beach tourist icon. What can't be seen by visitors is the more serious infrastructure problems that would cost nearly 0 million to repair. (Photo by Scott Varley, Press-Telegram/SCNG)

Queen Mary, che è ufficialmente andata in pensione nel 1967, è oggi un albergo galleggiante, ospita a bordo numerosi negozi e ristoranti, ed accoglie ogni anno 1,3 milioni di visitatori.
Costruito nel 1930 a Clydebank, in Scozia, il transatlantico è considerato un elemento importante non soltanto della storia di Long Beach, ma anche di tutto il mondo.  Celebrità del calibro di Bob Hope ed Elizabeth Taylor e reali come il Duca e la Duchessa di Windsor, olltre a Winston Churchill, sono stati tutti ospitati a bordo.
Ma oggi, dopo anni di incuria, lo scafo è corroso e severamente danneggiato dall’interno in diversi punti, tra cui in particolare in corrispondenza della sala macchine, che potrebbe essere soggetta a inondazioni da un momento all’altro. Gli esperti dicono che se un qualche allagamento importante dovesse verificarsi, la nave affonderebbe in breve tempo per mancanza di porte a tenuta stagna e perché non ci sarebbe più modo di pompare l’acqua a causa del sistema di sentina inutilizzabile.
Inoltre, il rapporto degli esperti si sarebbe concentrato anche su alcune aree pubbliche interne, dove si svolgono nell’attualità diversi eventi, che potrebbe crollare sotto il peso delle persone  a causa di pilastri portanti corrosi.

Importante il costo stimato per le riparazioni  che si attesterebbe tra i 235 ed i 289 milioni di dollari e  con interventi che potrebbero durare anche cinque anni.

-L-QUEENMARY

Nel frattempo, in Scozia, i principali esponenti politici hanno avviato una campagna di raccolta fondi internazionale per riportare “a casa” la storica nave e stanno sollecitando da tempo il Primo Ministro Theresa May perché faccia pressione sul Governo degli Stati Uniti affinché questo intervenga e contribuisca a salvare il translatlantico.
Parallelamente, le Istituzioni comunali di Long Beach hanno già confermato il proprio impegno per preservare Queen Mary e mantenerla aperta al pubblico in condizioni di sicurezza. Per questa ragione, la città ha recentemente approvato uno stanziamento di 23 milioni di dollari per affrontare le riparazioni più urgenti.

Anche se molti residenti considererebbero un oltraggio lasciare cadere la nave in rovina, esiste in California  un altro gruppo di popolazione locale che pensa non valga più la pena continuare a tenerla in vita.
Da quando è arrivata negli Stati Uniti nel 1967, Queen Mary ha richiesto sempre investimenti piuttosto costosi. A quel tempo la città spese 3,45 milioni di dollari per salvarla. Nel 1992, altri 100 milioni vennero messi a disposizione per i programmi di manutenzione ordinaria, al fine di mantenerla aperta al pubblico. Ed ancora 64 milioni di dollari servirono per convertire la nave in un albergo ed attrazione turistica.

Sir Winston’s restaurant onboard the Queen Mary is closed for restoration in Long Beach, CA on Thursday, February 23, 2017. Peeling paint, worn wooden railings, and surface rust are the things visitors spot right away when visiting the Long Beach tourist icon. What can't be seen by visitors is the more serious infrastructure problems that would cost nearly 0 million to repair. (Photo by Scott Varley, Press-Telegram/SCNG)

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Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.