CLIA: Crociere in aumento del 3,4% grazie anche all’impegno ambientale
Prosegue senza sosta l’espansione nel mondo, in Europa ed in Italia dell’industria crocieristica. Diverse le cause, tra cui un progressivo aumento degli investimenti, da parte dei maggiori player di settore, legati alla sostenibilità ambientale e alla riduzione delle emissioni in aria e in acqua.
E’ il messaggio principale lanciato da Tom Fecke, segretario generale per l’Europa della CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche che rappresenta oggi ben 62 compagnie in tutto il globo con 300 navi complessive, e 28 in Europa.
In Italia, CLIA ha recentemente aderito a Confcommercio. “Sono almeno 15 anni – dice Fecke in un’intervista rilasciata ad AskaNews – che l’industria crocieristica si è affermata come uno dei principali settori ad alta crescita dell’industria turistica e dei viaggi. Nel mondo abbiamo 24 milioni di crocieristi, di cui 6,6 milioni in Europa. Nel 2016 il settore è cresciuto del 3,4% e questo conferma che le crociere sono al top dei desideri di vacanza di ogni tipo ed ogni età di turista. In Italia il settore delle crociere è il terzo in Europa dopo Germania e Gran Bretagna con 800 mila turisti l’anno, con una tendenza in continua crescita. Ma l’Italia è anche importantissima come mercato di destinazione per i crocieristi di tutto il mondo: Roma-Civitavecchia, Napoli, Venezia sono tra le principali destinazioni per le crociere del Mediterraneo. Dal punto di vista ambientale bisogna sottolineare che l’ambiente e il mare sono i fattori principali per la nostra industria e dunque dobbiamo a tutti i costi preservarli anche dal punto di vista della sostenibilità. Ci sono molti esempi del nostro impegno, e non molto conosciuti: stiamo migliorando le emissioni nell’aria e nell’acqua, la gestione delle acque reflue, l’utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale, il costante miglioramento tecnologico delle nostre navi. Entro il 2020-2022 entreranno in servizio 70 nove navi oceaniche con un investimento complessivo di 48 miliardi di dollari. E tutte queste nuove navi stanno utilizzando tecnologie che minimizzano il consumo di energia e le emissioni. Anche se le navi da crociera sono solo l’1% di tutte le navi che girano per gli oceani, il nostro impulso ecologico sta influenzando anche le flotte mercantili. Un punto importante è che le nostre compagnie utilizzano standard ambientali che in molti casi sono più severi delle regolamentazioni dell’Organizzazione internazionale marittima. Ci siamo associati a Confcommercio perché è una delle principali associazioni europee di imprese e compagnie nel settore terziario, del commercio e del turismo che ci aiuterà a sviluppare la nostra missione che è quella di garantire una crescita sostenibile al settore delle crociere”.
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