Caraibi: numeri e prospettive per il turismo nel 2017

Gli arrivi ai Caraibi nella prima metà del 2017 hanno registrato un trend perlopiù positivo, secondo i dati forniti alla Caribbean Tourism Organization (CTO) dai vari paesi membri. Le statistiche sono solitamente in ritardo di un mese o due e non tutti gli stati riportano all’ente, ma quattro fra le sette destinazioni che hanno reso noti i numeri del periodo gennaio-maggio hanno registrato una significativa crescita, che spazia dal 6,3% di Anguilla al 14,3% della Dominica.

Carnival Dream Roatan

In termini di numero assoluto di visitatori, la Repubblica Dominicana si pone come di consueto al vertice della classifica con 2,7 milioni, un balzo del 6,7% se raffrontato all’analogo periodo del 2016. Il mercato americano ha contribuito in misura maggiore a tale incremento, seguito da Europa e Canada.

Sul versante crociere, invece, sette destinazioni su nove hanno registrato aumenti di una certa entità, fra i quali spicca il +35,9% della Repubblica Dominicana (584.347 passeggeri), seguita da Barbados (+24,5%) e Curaçao (+14%).

Le cifre del periodo estivo non sono state conteggiate, ma un paio di isole hanno registrato numeri record.

La Giamaica, quest’anno, ha dato il benvenuto al suo milionesimo turista il 15 giugno, con notevole anticipo rispetto agli anni precedenti. il ministro del turismo Edmund Bartlett ha annotato questa data con particolare considerazione, in quanto mai così presto si è registrato un simile numero di arrivi sull’isola caraibica. Una precedente proiezione aveva stimato il milionesimo visitatore per la fine di giugno.

“Ciò è significativo non soltanto per le opportunità lavorative e di guadagno, ma ci aiuta a quantificare il reale gettito nello scambio di valuta estera, ha dichiarato Bartlett.

Montego Bay, Giamaica

Un importante contributo alla crescita del turismo giamaicano è stato indubbiamente fornito dai nuovi voli della compagnia Southwest con partenza da Fort Lauderdale, così come un maggiore traffico aereo in entrata dalla Germania nel corso di quest’anno. Il guadagno è stato stimato in un avanzo di $1,2 miliardi a metà giugno, in aumento del 6,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’obiettivo finale, per il settore turistico dell’isola, è il raggiungimento di cinque milioni di visitatori in un solo anno, a detta di Bartlett: la Giamaica ne ha accolti 2,18 milioni totali nel 2016.

Nonostante Barbados abbia dichiarato alla CTO solamente gli arrivi di gennaio e febbraio, che hanno registrato un modesto aumento dell’1,6% quantificabile in 125.303 visitatori, un successivo rapporto che copre il periodo fino a giugno ha mostrato un significativo balzo in avanti del 17% per quanto riguarda i turisti americani, secondo il ministro del turismo Richard Sealy.

Crane Brach, Barbados, Caraibi

Quest’ultimo ha attribuito gran parte del merito a JetBlue, che dispone di tre voli in partenza da New York.

La nostra industria del turismo è florida. Gli investimenti nel settore sono consistenti e questo è perlopiù legato alla bontà dei nostri collegamenti aerei”, ha dichiarato Sealy in occasione di un incontro con la stampa a Barbados. L’isola ha visto l’arrivo di 631.513 visitatori nel 2016, con il mercato americano al secondo posto in virtù delle proprie 168.945 presenze.

E poi c’è Cuba, non inclusa nei dati CTO, il cui numero di turisti stranieri ha raggiunto i 2,66 milioni nella prima metà dell’anno, come dichiarato dal ministro del turismo Manuel Marrero: si tratta del 23% in più se raffrontato allo stesso periodo del 2016.

L'Avana, Cuba

Cuba mira al raggiungimento dei 4,7 milioni di visitatori totali nel 2017 (e 5 milioni nel 2018), cifra che significherebbe una crescita del 16,5% rispetto al record di 4 milioni segnato l’anno precedente. Il Canada rimane il principale mercato d’origine, seguito dall’Europa. Le regole per i singoli turisti americani a Cuba, tuttavia, si sono recentemente inasprite, anche se il numero di visitatori statunitensi nella prima metà dell’anno è aumentato del 150% se paragonato ai primi sei mesi del 2016. I cittadini americani in visita sull’isola, l’anno scorso, hanno raggiunto quota 285.000 (l’amministrazione Trump ha calato il sipario sui viaggi individuali a Cuba, ribaltando uno dei capisaldi della politica più permissiva del presidente Obama).

Qualche mese fa, le previsioni della CTO indicavano una crescita costante per l’anno in corso che avrebbe portato al superamento dei 29 milioni di arrivi registrati ai Caraibi nel 2016. Hugh Riley, segretario generale, ha però dichiarato che “l’incertezza legata al nuovo governo statunitense potrebbe smorzare questo tasso d’espansione”. Quest’elemento di preoccupazione, forse, è in grado di spiegare le oscillazioni, ad oggi, nel numero di visitatori, assieme alle tariffe aeree ancora elevate per raggiungere i Caraibi da alcuni aeroporti.

Con ancora cinque mesi a disposizione, nondimeno, l’intera regione è sicuramente ancora in grado di battere quest’anno il proprio record assoluto di 30 milioni di visitatori totali.

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Davide

Classe 1985. Sono il bimbo che piangeva quando doveva scendere dal traghetto. "Take her to sea, Mr. Murdoch... Let's stretch her legs" (Titanic, J. Cameron, 1997).