Il ‘ritmo delle Baleari’ a bordo di Costa neoRiviera. Reportage di viaggio
“L’estate sta finendo” cantavano i Righeira nel lontano 1985. E se da un punto di vista meteorologico afa, caldo e sole cristallino sembrano nelle ultime ore aver ceduto il passo a piogge e temperature più rigide, settembre è in realtà il periodo ideale per pensare ad una crociera nel Mediterraneo. Città meno affollate ed un clima generalmente ancora mite, promettono infatti di regalare splendide giornate di vacanza, lontani da quella quotidianità che per molti invece, rientrati dal periodo di pausa estiva, è già iniziata.
Per assaporare al meglio questa coda della bella stagione, le Isole Baleari rappresentano la scelta giusta: sole, spiagge e divertimenti in luoghi dove relax e trasgressione si fondono naturalmente.
Situate tra la Spagna e la costa nordafricana e circondate dalle acque del Mediterraneo, le Baleari, in piena espansione turistica, sono invase ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Nonostante ciò, le quattro isole principali – Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera – sono riuscite a mantenere una certa autetnticità. Oltre a numerosi bar di tendenza, spiagge alla moda ed altri divertimenti, non è difficile trovare scorci culturali di indubbio interesse: cattedrali gotiche, villaggi di pescatori, sentieri rurali ed ancora distese di aranceti e uliveti.
Con queste premesse, apriamo oggi un nuovo diario di viaggio dai colori mediterranei che arricchiremo e condivideremo quotidianamente sulle pagine del blog. Da un lato le destinazioni più belle dell’area: Minorca, Maiorca, Ibiza ma anche la Sardegna e la costa Daurada spagnola; dall’altro la Costa neoRiviera, la “piccola” della flotta italiana di Costa Crociere che proprio quest’anno è stata la protagonista dell’itinerario novità del brand, “Il ritmo delle Baleari“. Lunghe soste nei porti e cinque differenti scali in sette giorni caratterizzano quello che è un viaggio dai ritmi più rilassati e che rappresenta a tutti gli effetti un’alternativa alle rotte più comuni del Mediterraneo Occidentale.
Nei prossimi giorni faremo scalo a Porto Torres, Minorca (Mahon), Ibiza con tanto di overnight, Palma di Maiorca e Tarragona, con una sosta fino alle prime ore del mattino del giorno seguente.
Costa neoRiviera è salpata ieri pomeriggio dal porto di Savona in grande stile: una volta concluso l’imbarco dei passeggeri e dopo l’esercitazione di emergenza obbligatoria, lo staff di animazione ha accolto gli ospiti sul ponte esterno con una grande festa musicale di benvenuto e di saluto alla città di Savona. Un primo appuntamento tipico della crociera che ha catturato l’attenzione di centinaia di passeggeri, tutti con tanta voglia di divertimento e spensieratezza.
Prima tappa del viaggio: Porto Torres, in Sardegna, dove ci attende un’intensa giornata immersi nella natura …
A presto!
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Scalo a Porto Torres
Dopo una prima giornata trascorsa tra festeggiamenti e tour della nave per acquisire familiarità con i suoi spazi pubblici, Costa neoRiviera è approdata a Porto Torres, primo scalo del nostro viaggio.
Tra le maggiori città del nord della Sardegna e situata su un promontorio che degrada verso la piana della Nurra, la sosta a Porto Torres ci ha offerto la rara possiblità di andare alla scoperta dell’Isola dell’Asinara e della sua natura grazie ad un tour Costa.
Si tratta uno dei luoghi in Sardegna rimasti incontaminati e disabitati per lungo tempo, a causa del carcere la cui presenza, fino al 1997, impediva l’accesso al turismo per motivi di sicurezza.
Dopo l’insediamento di una prima comunità di pescatori e cacciatori nel 1600, l’isola fu di fatto abbandonata fino al 1885, quando venne istituito il Primario Lazzaretto del Regno d’Italia, cui si aggiunse la Colonia Penale Agricola. Durante la prima guerra mondiale l’Asinara venne utilizzata come campo di prigionia dei soldati austro-ungarici e, dagli anni ‘70 sino all’istituzione del Parco nazionale nel 1997, fu la sede di uno dei principali carceri di massima sicurezza nazionali.
L’Isola, la quinta italiana per estensione e la terza sarda, dopo Sant’Antioco e San Pietro, oggi è accessibile con visite guidate.
Situata nella parte nord occidentale della Sardegna, a ridosso dell’omonimo golfo e di fronte alla Corsica, l’Asinara ed il suo Parco Nazionale, che include anche l’area marina circostante, ospitano un ricco ecosistema, caratterizzato da una flora che conta 678 specie ed una fauna di circa 80 specie selvatiche.
La nostra giornata a terra è iniziata con un trasferimento in autobus verso Stintino, piccola cittadina marinara situata nell’estrema punta settentrionale della Sardegna che raggiungiamo in circa un’ora, percorrendo una strada ricca di panorami immersi nel verde naturale dell’area.
Da qui, a bordo di gommoni, in gruppi di 10 persone, abbiamo preso il largo per una suggestiva traversata su acque cristalline e con prua orientata verso l’Asinara. In circa venti minuti, cullati dal morbido movimento delle onde e accarezzati da un vento particolarmente piacevole, raggiungiamo le meravigliose piscine naturali, una laguna caratterizzata da acque turchesi dove è impossibile resistere alla tentazione di un tuffo ed un bagno rigenerante. La presenza di qualche nuvola mattutina fa desistere la maggior parte dei turisti ad arrivare fino a qui e ci consente per questo di apprezzare ancora di più la sosta.
Rinfrescati dal bagno, riprendiamo la navigazione fino a Cala Reale, la sponda dell’isola che guarda verso sud, dove gettiamo l’ancora per esplorare questo luogo di incontaminata bellezza naturale.
Passeggiare lungo i sentieri regala la sensazione di trovarsi in una realtà differente, dove il tempo scorre più lento. Qui non c’è la frenesia della vita urbana, né tantomeno aria inquinata e polveri sottili. E’ un ambiente selvaggio, lontano dalla quotidianità e che proprio per questo risulta particolarmente affascinante ed avvolto in una sorta di alone misterioso.
Oltre ad ospitare la sede del Parco tra le mura dell’ex residenza di caccia dei Savoia, Cala Reale accoglie anche l’associazione CRAMA, ovvero il Centro Recupero Animali Marini dell’Asinara, nato nel 2009 dalla volontà di sei giovani soci.
Oggi il Crama si occupa principalmente di attività di recupero, cura e monitoraggio di tartarughe marine e cetacei oltre che di attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione rivolte a scuole di ogni ordine e grado e agli operatori del mare.
L’associazione ci apre le sue porte per una breve presentazione della sua attività che ci consente, tra le altre cose, di osservare tre esemplari di caretta caretta attualmente ricoverati e in cura presso la struttura.
Il nostro tempo a disposizione volge al termine. Torniamo quindi a bordo dei gommoni per il viaggio di rientro verso Stintino. Le nuvole del mattino hanno nel frattempo lasciato spazio al cielo limpido e ad un sole decisamente estivo che regala al mare colori e riflessi meravigliosi che nulla hanno da invidiare a numerose altre destinazioni esotiche.
Da Stintino, poi, il trasferimento a Porto Torres dove ci attende Costa neoRiviera per la successiva tappa della nostra crociera.
La serata a bordo si apre con il nuovo menu emozionale di Bruno Barbieri, appuntamento ormai tipico delle crociere Costa e frutto della collaborazione tra la Compagnia ed il pluristellato chef, che quest’anno dedica anche particolare attenzione agli ospiti che seguono una dieta vegetariana.
Quindi l’intrattenimento a teatro prima dell’appuntamento clou della nostra giornata a bordo: la notte bianca. Altro elemento caratteristico dell’offerta Costa, la grande festa serale organizzata all’aperto, complice anche un clima ancora estivo ed una grande luna che riflette la sua luce sul mare, è particolarmente riuscita e scatena gli animi di centinaia di ospiti. Lontani dalla terraferma, dalla vita di tutti i giorni, ma al contempo tanto vicini a quel mondo parallelo che l’esperienza di crociera regala e che porta con sé voglia di svago e divertimento … in attesa di un nuovo giorno di viaggio.
Prossima tappa della nostra crociera: Minorca con la piccola cittadina di Port Mahon.
A presto!
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Scalo a Minorca
Prosegue la crociera “Il ritmo delle Baleari” a bordo di Costa neoRiviera. Dopo la sosta a Porto Torres, la tappa successiva del nostro viaggio è Port Mahon, a Minorca.
Costa neoRiviera a Port Mahon
Lontana dalla mondanità e dai divertimenti tipici di Maiorca, Ibiza e Formentera, l’isola di Minorca si distingue per la sua tranquillità, le numerose spiagge e le sue coste ancora oggi in gran parte selvagge. L’isola ha infatti saputo evitare nei decenni passati i processi di massificazione urbanistica tipici della maggior parte delle mete di villeggiatura estive e conserva ancora oggi una ricchezza di fauna e flora che le è valsa la qualifica nel 1993 di Riserva della Biosfera da parte dell’UNESCO.
L’effetto di tale livello di conservazione è visibile fin da subito: poche strutture alberghiere, per lo più integrate nel tessuto urbanistico circostante, architettura popolare delle abitazioni sempre coerente e rispettosa del patrimonio culturale e dello stile locale, ed ancora una densità di popolazione tra le più basse dell’intera area geografica.
Per la nostra giornata a Minorca ci affidiamo al tour “I ‘Talayotes’ e i villaggi della costa meridionale“, escursione che rientra tra l’altro nella selezione della celebre coppia dei Turisti per Caso, Susy Blady e Patrizio Roversi, la cui partnership con Costa Crociere prosegue ormai dal 2016, parallelamente al lancio del nuovo concept di prodotto “La Felicità al Quadrato”.
Le tipiche scarpe minorchine
La prima destinazione del tour è Binibeca Vell, piccolo villaggio di pescatori che raggiungiamo dopo un tragitto in bus lungo strade immerse nel verde e senza traffico, che offrono una sensazione di assoluto piacere e relax. A costellare il paesaggio rurale circostante sono numerosi muri in pietra a secco e le case contadine in conci di marés (pietra calcarea locale) che vengono imbiancate ogni anno e che riflettono la luce di un sole ancora assolutamente caldo ed estivo. Lungo la strada, uliveti e pini d’Aleppo si alternano a macchie verdi selvagge e colorano lo sfondo azzurro, quello del cielo, e blu, quello del mare.
Binibeca Vell, Minorca
Binibeca Vell è senza dubbio uno dei posti più caratteristici da visitare a Minorca. Nato originariamente come complesso turistico, creato negli anni ’70 su progetto dell’architetto Antonio Sintes che voleva ricreare un tradizionale villaggio di pescatori del Mediterraneo, oggi Binibeca Vell è anche un vero e proprio centro urbano abitato tutto l’anno, non solo da viaggiatori. Case bianche, silenziose, stretti vicoli, piccoli bar e ristoranti fanno di questo luogo un posto ideale sia per una pausa di svago e riposo, sia per pensare di trasferirsi stabilmente, lontani dalla vita frenetica delle grandi città.
Il mare di Binibeca Vell
Binibeca Vell si affaccia sul mare e su un piccolo porto, regalando a tutti i suoi residenti e visitatori panorami unici. Famosa è anche la sua spiaggia a forma di “U” aperta e circondata da falesie di media grandezza, accessibile grazie ad un ripido pendio e bagnata da un’acqua cristallina di assoluta bellezza.
Binibeca Vell si rivela subito una tappa molto apprezzata e piacevole: passeggiare per i suoi vicoli, ammirarne l’ordine, la pulizia e la tranquillità, stimola a tornarci in futuro e a dedicarle più tempo, così da apprezzarne ulteriormente la sua magica atmosfera.
Torralba d’en Salord
E’ invece dedicata agli amanti dell’archeologia la tappa successiva a Torralba d’en Salord. Oltre a belle spiagge, Minorca ospita infatti anche una sorta di museo a cielo aperto, ricco di testimonianze preistoriche.
Tra il 1600 e il 123 a.C., numerosi popoli spagnoli, francesi e italiani approdarono a Minorca alla ricerca di nuovi mezzi di sostentamento e diedero vita a veri e propri villaggi in pietra. Tali nuovi centri avevano però bisogno di costruzioni difensive, che spesso andavo a completare un articolato sistema murario. Intorno a queste nuove costruzioni, vere e proprie “torri” che presero il nome di “Talayots”, sorsero i primi importanti villaggi costituiti da case in pietra, grotte e soprattutto “Taulas”, monumenti di culto presenti solo a Minorca e composti da enormi pietre disposte a forma di “T” e simili ad una tavola di grandi dimensioni.
Per raggiungere il sito archeologico tocchiamo in autobus alcune interessanti località, tra cui la cittadina di Es Castell , che ha il primato di essere la più orientale della Spagna, e il villaggio di San Lluis, famoso per la bellezza della costa, punteggiata di scogliere e baie di sabbia finissima.
Mahon, Minorca
Infine, di nuovo in autobus per il rientro a Mahon dove, prima di raggiungere il porto, dedichiamo un po’ di tempo a passeggiare a piedi lungo le vie del centro. La città si sviluppa intorno al grande porto naturale e si caratterizza per una continua fusione tra architettura moderna e quella storica – che risente ancora oggi dell’influsso inglese – con la natura selvaggia dell’isola. Tranquilla di giorno e vivace di notte grazie ad un’infinità di piccoli bar e ristoranti, Mahon è città a misura d’uomo e perfettamente vivibile, come del resto lo è l’intera isola, per la quale restiamo completamente affascinati e piacevolmente colpiti.
Dalla chiesa di Santa Maria, con il maestoso organo del XIX Secolo tra i più grandi d’Europa, ai vicoli affollati e già addobbati per l’imminente “Festes de la Mare de Deu de Gràcia“, raggiungiamo in circa mezz’ora il porto, pronti ad imbarcarci a bordo di Costa neoRiviera per il successivo scalo di Ibiza!
(segue …)
Costa neoRivera in partenza da Port Mahon
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Scalo a Ibiza (tour a Formentera)
E’ un nuovo giorno a bordo di Costa neoRiviera, il sole è già alto ed i suoi raggi sembrano spingere con forza sulla tenda della finestra per entrare in cabina. Con questa sveglia e complice anche la coccola della colazione in camera, privilegio della tariffa Total Comfort Premium di Costa Crociere, la giornata inizia all’insegna del buonumore.
Oggi la nave sosterà in porto fino a tarda notte, consentendo in questo modo ai suoi ospiti di trascorrere diverso tempo a terra, alla scoperta dell’isola e non solo.
Abbiamo già avuto modo di esplorare Ibiza in passato e per questa ragione decidiamo di approfittare del lungo scalo per dedicare questa tappa di viaggio alla vicina Formentera.
La più piccola delle Baleari e a sole 2 migla da Ibiza, l’isola di Formentera si è imposta negli anni come destinazione trendy ed è oggi simbolo di modernità e fashion style.
Si tratta di un vero e proprio gioiello quanto a spiagge e mare: la sua costa spesso regala scorci paradisiaci e che per molti aspetti ricordano i Caraibi più belli e suggestivi.
Ricca di insenature e calette, l’isola offre circa 25 chilometri di litorale di spiaggia cosparsa di sabbia bianca e a tratti oro, bagnata da acque turchesi e cristalline. Una bellezza ed unicità tali che dal 1996 Formentera è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
La nostra giornata sarà all’insegna dell’avventura, senza una scaletta di orari e destinazioni. Sbarcati dalla nave, il primo passo è quindi quello di acquistare nel vicino terminal il biglietto per il primo fast ferry disponibile per Formentera.
Il trasferimento in traghetto dura circa mezz’ora e, una volta arrivati, decidiamo di noleggiare un’auto per l’intera giornata.
Formentera, Faro de la Mola
Il punto panoramico del Faro de la Mola è la nostra prima tappa. Si trova nella parte più occidentale dell’isola ed è particolarmente conosciuto a Formentera per la sua bellezza, tanto che perfino lo scrittore Jules Verne lo cita nel suo “Le Avventure di Ettore Servadac”.
Ef effettivamente il contesto è notevole ed è caratterizzato da scogliere a strapiombo sul mare spettacolari che raggiungono un’altezza massima di 120 metri. Il faro venne inaugurato il 30 novembre 1861 ed è da allora in funzione, alimentato a petrolio fino al 1970 e successivamente elettrificato.
La strada del ritorno ci offre la soluzione per il pranzo: il ristorante El Mirador si trova lungo il percorso in un punto panoramico particolarmente bello e di grande effetto.
La sua balconata è in posizione privilegiata per gustare un’ottima paella con il turchese della costa sullo sfondo. Il locale è informale ed è noto a Formentera soprattutto per la possibilità di cenare davanti al tramonto.
Formentera, vista panoramica dal ristorante El Mirador
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Risotrati dalla sosta, proseguiamo il tour alla volta della Spiaggia di Illetes, la più famosa di Formentera. Playa de ses Illetes, che significa “spiaggia delle piccole isole” perché protetta da svariati isolotti, è parte integrante del parco naturale delle Saline e per via della sua indiscutibile bellezza è forse la spiaggia più famosa di Formentera. Sabbia bianca finissima, mare caldo e cristallino ed ancora un ambiente risparmiato dalle costruzioni edili, la rendono una sorta di vero e proprio paradiso terrestre.
Formentera, Playa de Ses Illetes
Eden per i naturisti, è particolarmente apprezzata anche dagli amanti delle immersioni che qui possono scoprire una rigogliosa fauna marina e dai surfisti, dal momento che la spiaggia è spesso battuta dal vento.
L’abbandonarsi alla luce ed ai colori della spiaggia vale da solo la visita all’isola e porta mentalmente lontani da pensieri e preoccupazioni di sorta. In quei momenti è lo spettacolo della natura a prendere la parola e a mostrare quanta bellezza può offrire.
Prima del rientro a Ibiza, l’ultima sosta è a El Pujols, centro principale dell’isola, ricco di locali, ristoranti e strutture alberghiere. Lungo le sue vie si incontrano numerosi negozi di souvenir dove trovare vari oggetti di artigianato locale e l’amaro di hierbas, prodotto con un mi di erbe tipiche delle Baleari.
El Pujols è sinonimo anche di mare: due archi di sabbia bianca finissima si estendono per una larghezza di circa 30 metri e formano altrettante spiagge, bagnate anche in questo caso da un’acqua cristallina, dove qua e là sorgono vecchie caratteristiche capanne di pescatori tra le schiere di lettini e sdraio.
Una lunga passeggiata in riva al mare, per fare ancora un volta il pieno dei colori dell’isola, ed il tramonto inizia a bussare le porte del cielo. E’ tempo di tornare quindi ad Ibiza con il fast ferry. Seduti sul ponte esterno del traghetto e accarezzati dal vento, raggiungiamo in breve tempo il porto e la nostra nave.
La serata prosegue a bordo all’insegna della musica e del divertimento all’aperto con i ragazzi dell’animazione, un team particolarmente indovinato e coinvolgente che trascina tutti gli ospiti fino alle prime luci dell’alba … quella di un nuovo giorno!
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