MSC Crociere in fermento: trattativa con Fincantieri per nuove navi
Dodici nuove navi nel giro di 10 anni ed ancora, a sostegno di una crescita senza precedenti, un piano di investimenti da 9 miliardi di euro, tra i più rilevanti a livello europeo, che porterà all’ingresso nella flotta di 11 unità di ultima generazione entro il 2026, di cui la prima, MSC Meraviglia, ha fatto il suo debutto lo scorso 3 giugno.
E’ la storia di MSC Crociere che, come se già l’attuale piano industriale non bastasse, allarga i propri orizzonti e pensa ad ulteriori commesse scegliendo ancora una volta l’italiana Fincantieri.
A rivelarlo è il TheMediTelegraph, secondo il quale la compagnia guidata da Gianluigi Aponte sarebbe da qualche tempo seduta al tavolo delle trattative con il gruppo di Giuseppe Bono per capire come concretizzare nuovi ordini.
Una prima difficoltà dalla soluzione non semplice riguarda tempi e cantieri. Gli slot liberi sono infatti pochi e soprattutto non disponibili prima di alcuni anni. Si parla del 2022 per Monfalcone, che sarà impegnato nella costruzione di due navi MSC, a cui seguirà un’unità per Costa Asia ed ancora tre navi per il premium brand Princess Cruises. Tempi lunghi anche per Marghera, attualmente occupata fino al 2021.
A questa situazione potrebbero aggiungersi ulteriori anni di attesa perché le compagnie interessate dalle commesse potrebbero esercitare le opzioni previste dai singoli contratti che avrebbero quindi la precedenza sugli altri ordini.
Sarebbe proprio la situazione da ‘tutto esaurito’ a far emergere una nuova ed inattesa ipotesi che porterebbe a pensare alla volontà di MSC Crociere di costruire navi di più piccole dimensioni rispetto alle precedenti, da affidare ai cantieri minori, come quelli di Ancona e Genova, dove effettivamente potrebbero essere individuati, secondo fonti non specificate, spazi di manovra, nonostante lavori garantiti fino, rispettivamente, al 2022 e al 2026. Oppure, in alternativa, una seconda ipotesi in corso di valutazione sarebbe quella di costruire tronconi in diversi stabilimenti, utilizzando magari anche le strutture della controllata Vard.
Si tratterebbe in questo caso di una sorta di cambio di strategia per Ginevra, che potrebbe addirittura arrivare ad investire su un nuovo marchio orientato al lusso, sviluppando magari ulteriormente il concept dell’MSC Yacht Club che proprio a bordo delle ultime navi ha trovato maggiori dimensioni e spazi.
Tutta la trattativa, comunque, sarebbe ancora da definire nei dettagli: tipologia, numero di navi e tempi non avrebbero trovato ad oggi una risposta precisa. Una scelta quindi per MSC non imminente ma comunque chiara fin da ora nelle intenzioni: crescita, sviluppo ed espansione delle rotte al pari dei più grandi gruppi crocieristici mondiali.
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