Viking Ocean Cruises: in cantiere il progetto della prima nave da crociera al mondo a zero emissioni. Sarà alimentata a idrogeno
Viking Ocean Cruises, luxury brand statunitense con profonde radici norvegesi, è al lavoro su un progetto che potrebbe condurre alla realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno liquido e, pertanto, a emissioni zero.
Il project manager della compagnia, Serge Fossati, ha dichiarato all’annuale conferenza sulla sicurezza in mare della Norwegian Maritime Authority, tenutasi ad Haugesund la settimana scorsa, che tale rivoluzionaria unità potrebbe essere progettata sulla base del medesimo design dell’ultima ammiraglia della flotta, Viking Sun. Con una lunghezza di circa 230 metri, sarebbe in grado di accogliere più di 900 passeggeri, assistiti da 500 membri d’equipaggio.
“Si tratta di una notizia di rilevanza mondiale, molto entusiasmante. Se riusciranno a raggiungere tale obiettivo, potrebbe essere successivamente creato un network di distribuzione, che consentirebbe anche ad altri soggetti di utilizzare l’idrogeno come carburante e contribuire allo sviluppo di un’industria dello shipping a emissioni zero”, ha dichiarato Olav Akselsen, direttore generale per la navigazione e lo shipping norvegese.
Viking Cruises, che ha registrato diverse nuove navi nel Norwegian International Ship Register (NIS), farà altrettanto con la nuove unità a idrogeno, se verrà costruita, e ha già avviato le trattative con la Norwegian Maritime Authority.
“In Viking, abbiamo sempre cercato di guardare avanti e di essere in prima linea sul fronte del green shipping. Da norvegesi e con navi battenti tale bandiera, vogliamo essere pionieri delle unità a zero emissioni mediante la tecnologia delle celle a combustibile. La strada è sicuramente ancora lunga e irta di ostacoli, ma noi di Viking vogliamo giocare d’anticipo”, ha dichiarato il presidente della compagnia, Torstein Hagen.
Fino ad oggi, l’idrogeno liquido non è stato ancora utilizzato come combustibile marino. Fra le sfide tecniche più impervie figura il mantenimento del carburante alla temperatura di meno 253 gradi centigradi, in modo da impedire che evapori. Una cella a combustibile convertirà l’idrogeno in elettricità per la propulsione ed energia elettrica per i sistemi di bordo. Si tratta inoltre di un gas altamente infiammabile, e la protezione contro le perdite costituirà una parte significativa dei requisiti di sicurezza per il suo utilizzo.
“La nave batterà bandiera norvegese, il che significa che dovremo garantire un livello di sicurezza equivalente a quello delle unità convenzionali“, ha dichiarato Akselsen. “Pensiamo che sia possibile risolvere tali problemi. Ci vorrà probabilmente del tempo prima di riuscire ad approntare tutte le soluzioni tecniche necessarie, ma si tratta di un progetto decisamente concreto che ha un alto livello di priorità per Viking Cruises“.
Al momento, l’idrogeno liquido non viene prodotto in Europa su larga scala, ma Fossati ha spiegato che la compagnia sta trattando con Statoil per trovare una soluzione basata su una raffineria norvegese. È inoltre emerso che Viking, nei limiti del possibile, intende servirsi di fornitori norvegesi per il progetto, che comprende anche la realizzazione di svariati tender per trasportare il carburante alla nave.
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