L’intervista: Gary Bembridge, fondatore e anima del pluripremiato Tips For Travellers
Gary Bembridge, blogger e fondatore di tipsfortravellers.com, sito di grande successo e pluripremiato che si occupa di crociere ed esperienze di viaggio di alto livello, orientando le scelte di un pubblico prevalentemente britannico e statunitense.
Ma chi è realmente Gary Bembridge? Quando è nata in te l’esigenza di condividere la tua grande esperienza di viaggiatore in rete? Raccontati al nostro pubblico.
Sono nato in Zimbabwe da genitori britannici e mi sono trasferito nel Regno Unito più di 30 anni fa.
Ho cominciato a condividere i miei suggerimenti per i viaggiatori (“tips for travellers”, ndr) ormai 13 anni fa, nel 2005. Ero solito viaggiare in giro per il mondo per due-tre settimane al mese nel corso della mia vita lavorativa come Global Marketing Vice President per una grande multinazionale. Ho sempre desiderato scoprire di più dei luoghi che mi ritrovavo a visitare per motivi di lavoro, al di là di meeting, taxi e aeroporti. Dato che, nella maggior parte dei casi, avevo a disposizione soltanto un giorno o al più un weekend e il tempo libero era piuttosto limitato, prima di partire mi documentavo accuratamente su cosa vedere, quando andare e come muovermi. Dopo i viaggi, ho cominciato progressivamente a rendermi conto che disponevo di una grande quantità di materiale. In quegli anni, su iTunes, era cominciata la diffusione dei podcast, YouTube era agli albori e piattaforme per il blogging di facile utilizzo cominciavano ad essere disponibili. Adoro la tecnologia e ho sempre desiderato far parte dei media, così ho lanciato un podcast e ho cominciato a creare e postare video su YouTube. Entrambe le cose hanno avuto rapidamente successo, in parte perché le piattaforme erano nuove e perché ero fra i primi a pubblicare contenuti di viaggio. Pochi mesi dopo ha visto la luce anche il blog.
Postavo spesso nel corso dei viaggi, ma da quando ho lasciato il lavoro nel 2012 ho avuto modo di dedicarmi maggiormente ai miei canali sociali. Questi ultimi sono cresciuti in modo significativo, al punto che il canale YouTube, ad oggi, vanta oltre 32 milioni di visualizzazioni complessive, di cui almeno 580.000 al mese. Il mio target di riferimento supera in larga misura i 35 anni di età, e almeno il 60% va oltre i 45. Io stesso ho 58 anni, quindi mi rivolgo a tale pubblico e in esso mi rispecchio.
Ho scoperto l’amore per le crociere quando ho cominciato a creare podcast e a pubblicare video su YouTube, e questa passione ha contribuito ad accrescere il mio pubblico, dato che ho scoperto che molti fra loro erano anche crocieristi. I miei contenuti li hanno attirati, dato che riguardavano cosa fare in vacanza quando non si ha molto tempo a disposizione (ciò che spesso accade in crociera). All’epoca non ci avevo prestato molta attenzione, dato che pensavo che il mio pubblico fosse maggiormente composto da viaggiatori per esigenze di lavoro.
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Il tuo approccio al blogging è decisamente multimediale (video, podcast, carta stampata), e riflette un mercato che è ormai drasticamente cambiato: chi ti segue, infatti, ha modo di ricevere il più ampio ventaglio di informazioni sulla propria vacanza e di gestire in totale autonomia l’organizzazione del viaggio. Ritieni ancora utile l’apporto dell’agenzia di viaggi sotto casa e dei travel operator? In che modo questi ultimi possono relazionarsi con un travel blogger?
Anche se organizzare una vacanza autonomamente è ormai piuttosto semplice, ritengo che gli agenti di viaggio esperti di una particolare regione, paese o compagnia crocieristica abbiano comunque un ruolo molto importante da giocare. Blog, video e social media, inoltre, vantano anch’essi grande rilievo nel generare interesse per una particolare destinazione o un fornitore di servizi. Penso che sia questa la loro principale ragion d’essere. In primo luogo, sicuramente, nell’aiutare i viaggiatori a decidere dove vogliono andare: un agente che offre il proprio tempo per capire realmente i bisogni del suo cliente e usa ciò per aggiungere valore all’esperienza di viaggio è la chiave. Per esempio, sapendo esattamente qual è il giusto hotel o la stanza più adatta per quel particolare tipo di viaggiatore, e disponendo di un forte legame con la struttura di riferimento per garantire tutto ciò. Lo stesso vale per le crociere, assicurando al cliente la corretta compagnia in base alle esigenze personali e, conseguentemente, la migliore sistemazione. Quando si limita a prenotare l’albergo al miglior prezzo, la figura dell’agente non è a mio avviso necessaria. Prima di rivolgermi a un’agenzia, a mia volta, chiedo sempre cosa quest’ultima possa darmi in più rispetto a quello che posso fare da solo. Per esempio, nelle prossime vacanze natalizie, mi recherò in Australia occidentale con il mio partner e un’altra coppia. Nessuno di noi è mai stato in loco prima d’ora e, pertanto, ho chiesto a un agente che conosce bene il territorio (e me) di realizzare un itinerario su misura con la programmazione di ogni singolo giorno e i migliori luoghi da visitare, assicurandomi di evitare posti sovraffollati di bambini o che non ospitassero feste di Capodanno. Sapevo che sarebbe stato in grado di offrirmi quel valore aggiunto di cui, prenotando in autonomia, non avrei mai disposto.
Come possono gli agenti di viaggio lavorare o relazionarsi con i blogger? Da parte mia, raccomando attivamente questi ultimi quando mi occupo di crociere, e incoraggio i viaggiatori a rivolgersi a tali figure invece che prenotare direttamente. Cerco di spiegare loro quello che un agente può fare e cosa si dovrebbe chiedere e pretendere da esso per godere della migliore esperienza possibile. Gli agenti, dal canto loro, dovrebbero rivolgersi a blogger esperti della loro area di competenza o ad essi vicini, accordandosi sul miglior modo per raccomandare i propri servizi ai loro follower e incoraggiarli a fruirne, costruendo così un legame. Spesso sono alla ricerca di idee e contenuti e, pertanto, entrambe le parti possono beneficiare della reciproca promozione.
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Qual è il tuo rapporto con l’Italia e il suo mercato? Come vedi i recenti sviluppi delle nostre compagnie, come le ultime due ammiraglie MSC o il lancio il prossimo anno di Costa Smeralda, prima unità fully-LNG della flotta italiana?
Ho visitato parti dell’Italia sia in viaggi di terra che di mare (molto più in questi ultimi, negli anni più recenti). L’Italia rappresenta sicuramente uno dei maggiori e più rilevanti player del settore, oltre che uno dei principali costruttori di navi da crociera. In particolare, ritengo che quanto MSC stia facendo sia decisamente interessante, dal momento che non fanno parte di gruppi più grandi come Carnival e Royal Caribbean e, pertanto, non hanno un approccio USA-centrico. Stanno crescendo molto rapidamente rimanendo basati in Europa e comprendendo al meglio la complessità e le mille sfaccettature del viaggiatore europeo.
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English version
Gary Bembridge, blogger and founder of tipsfortravellers.com, a successful and multi-awarded website which deals with topnotch cruises and travel experiences and influences a mainly Anglo-American audience. But who is Gary Bembridge for real? When did the need of sharing your great experience of traveller dawn on you?
I was born in Zimbabwe of British parents and moved to the UK over 30 years ago.
I started sharing my tips for travellers in 2005, so over 13 years ago. I was travelling around the world two to three weeks a month for my corporate job, as a Global Marketing Vice President for a large consumer multinational. I wanted to make sure I got to see more of the places I was visiting for business beyond just the meetings, taxi and airport. As I would only have a day or perhaps a weekend before or after my meetings and time to see the places was limited, before I went I would research like crazy what to see, when to go and how to get there and around. After my visit I realized I had great content from that and my experiences. At that time podcasting had recently started on iTunes, YouTube was starting and easy-to-use blogging platforms were becoming available. I love technology and had always aspired to be in media so I launched a podcast and started to then make and post videos on YouTube. Both took off really quickly, partly as the platforms were new and I was one of the early people posting travel content. I added the blog after a few months too.
I posted when I travelled but when I retired from corporate life in 2012 I started to put more discipline into my channels. They have grown significantly and now my YouTube channel has over 32 million views and at least 580.000 views a month. My audience is mostly over 35 years old, and almost 60% are over 45 years old. I am now 58 and so talk to and reflect this audience.
I discovered a love for cruising at the time I was starting my podcast and YouTube channel and that love worked for my audience as I found a lot were already cruisers. They had been attracted to my content as it was about what to do in places where you had limited time (which cruise people have). I had not thought about it at the time as I was thinking it would be more business travellers attracted to what I was doing.
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Your blogging approach is definitely multi-medial (videos, podcasts, books), and reflects a market which has drastically changed over the last few years: your audience has the chance to receive the widest range of information about their holidays, allowing them to organize the whole travel directly from home. Do you think that the contribution of the neighbourhood travel agency/travel operator is still useful? How can travel agencies/travel operators relate with a travel blogger?
Whilst it is easy to book travel yourself directly, I believe that agents that ensure they are experts in a region, country or cruise line have a huge role to play. Online blogs, videos and social media play a key role in creating interest in a destination or provider. I think this is their key role. First in helping travellers decide where they want to go. An agent who can take time to really understand a client and use that to add value to the travel experience is the key. For example, by knowing which is the right hotel for that traveller, the type of room and having a relationship that is strong enough with that hotel to ensure they get the right room. The same is true for cruising where ensuring the client gets on the right line in the right cabin. If all an agent does is book a hotel at the right or best price then there is no need. What I ask before using an agent is what value they will add beyond what I can do. For example, I am going to Western Australia for Christmas and New Year with my partner and another couple. None of us have been there before and asked an agent who knows the territory well and me well to design a day-by-day itinerary and the right places to stay, making sure we avoided places that had too many children at this time and were not a party place for New Year. I knew they had value above what I could do.
How can they work or relate with bloggers? I actively recommend agents in my cruising content and encourage travellers to use an agent over booking direct. I explain what an agent can do and what they should ask and expect from their agent to get a better experience. Agents should seek out bloggers covering their area of expertise and try and agree a way for them to recommend and encourage their followers to use them. Find some bloggers that cover their area or are local to them and build a relationship. They are often looking for content and ideas and so both sides could benefit from promoting each other.
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What’s your relationship with Italy and its market? What do you think of the recent developments of our two main companies, like the last two flagships of the MSC fleet (Meraviglia and Seaside) or the launch of Costa Smeralda next year, the first fully-LNG ship by Costa Cruises?
I have seen parts of Italy on both land and cruise travels, and in recent years more form cruising. Italy is such a major and important player in this world as one of the main makers of cruise ships. I find what MSC especially doing as very interesting as they are not part of the large cruise corporations (Carnival and Royal Caribbean) and so are not more USA-centric in their approach. They are growing fast by being based in and understanding the complexity and diversity of the European traveller.
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