Royal Caribbean elimina le cannucce di plastica a bordo delle sue navi
Entro la fine dell’anno le cannucce di plastica non verranno più utilizzate a bordo delle 50 navi del gruppo Royal Caribbean Cruises Ltd. Ad essere coinvolti in questo ambizioso programma di riduzione radicale della plastica, sono tutti i brand del gruppo: Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Azamara Club Cruises, TUI Cruises e Pullmantur Cruceros.
Da oltre un anno, le navi della RCL hanno adottato la politica delle “cannucce su richiesta”, ma nel 2019 si farà un ulteriore passo avanti quando, agli ospiti che faranno richiesta di una cannuccia di plastica, ne verrà offerta una in carta. Nella stessa direzione vanno i cucchiaini da caffè monouso in legno certificato Forest Stewardship Council ed i bastoncini da cocktail in bambù.
“La salute degli oceani è vitale per il successo della nostra compagnia” ha dichiarato Richard Fain, Chairman e CEO di Royal Caribbean Cruises Ltd. “Per oltre 25 anni il programma Save the Waves ci ha visto impegnati a ridurre, riutilizzare e riciclare tutto quello che possiamo. Eliminare l’utilizzo degli oggetti monouso in plastica rappresenta un ulteriore step di questo programma”.
Dopo cannucce, cucchiaini e palettine, i prossimi sforzi della compagnia saranno concentrati sull’eliminazione di altri oggetti monouso in plastica, come sacchetti, tazze e le bustine dei condimenti. È in corso una mappatura generale di tutta la plastica a bordo e si prevede di completare il piano globale entro il 2020.
Dal 1992, il programma Save the Waves di Royal Caribbean Limited ha introdotto le migliori pratiche di sostenibilità a bordo delle navi della compagnia con centri di riciclo all’avanguardia, equipaggiati con impianti di triturazione, presse, compattatori, demolitori di vetro, lampadine, stagno, alluminio. L’obiettivo è “zero discarica”, ovvero tutti i rifiuti sono riutilizzati, riciclati o inceneriti, una pratica già in uso per RCL nei porti con strutture adeguate. Per il resto, la media dei rifiuti in discarica per ospite è stata già ridotta a circa 2 etti al giorno, meno di 1/8 della media USA.
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