Azamara Club Cruises: battezzata a Southampton Azamara Pursuit, terza unità del brand

Si è celebrata ieri a Southampton la cerimonia di battesimo di Azamara Pursuit, nuova unità del luxury brand Azamara Club Cruises, alla presenza del CEO Larry Pimentel e del CEO di Royal Caribbean Cruises Ltd. Richard Fain, in rappresentanza della proprietà.

La compagnia, che ha come marchio di fabbrica il focus sulle destinazioni (con soste prolungate nei porti e reali esperienze di arricchimento culturale e personale per gli ospiti), vede così ampliarsi la sua flotta con una terza nave, che va ad aumentarne la capacità del 50% permettendole di salpare in tutti i sette continenti e toccare più di 400 porti l’anno.

Azamara Pursuit 1

“Lo facciamo in modo lento e tranquillo, con approfondimenti culturali”, ha dichiarato Pimentel. Per esempio, abbinando al nuovo itinerario sudafricano del 2020 un lussuoso safari firmato Micato o proponendo itinerari europei che includono viaggi a bordo del Venice Simplon Orient-Express.

La nuova ammiraglia Azamara, facente parte della fortunata classe R alla pari delle gemelle Journey e Quest e precedentemente nella flotta P&O Cruises con il nome di Adonia, è stata battezzata da ben due madrine, entrambe giornaliste di settore: la britannica Lucy Huxley, caporedattrice di Travel Weekly, e l’americana Ellen Asmodeo-Giglio, EVP e chief revenue officer di AFAR Media. Queste ultime hanno simultaneamente azionato il meccanismo che ha spinto due bottiglie di champagne a infrangersi con successo sullo scafo, prima di unirsi a Pimentel, Fain e al capitano Carl Smith per un selfie, con lo sfondo delle bandierine blu della compagnia sventolate dal pubblico festante.

Il successivo party, con la regia del cruise director Tony Markey, ha avuto luogo a bordo nel Cabaret Lounge, dov’è stato servito champagne Taittinger. Si è esibita per l’occasione la Reading Scottish Pipe Band.

azamaraclubcruises.com

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Davide

Classe 1985. Sono il bimbo che piangeva quando doveva scendere dal traghetto. "Take her to sea, Mr. Murdoch... Let's stretch her legs" (Titanic, J. Cameron, 1997).