Crociere in Giappone: in arrivo nel 2020 il primo terminal Carnival a Sasebo
Berenblum Busch Architects, studio internazionale di design con base a Miami, ha presentato nei giorni scorsi il progetto dell’Uragashira Cruise Terminal di Sasebo, prima struttura portuale a firma Carnival Corporation in Giappone. Quest’ultima contribuirà a sostenere i piani di sviluppo turistico del governo nipponico e la continua crescita del mercato delle crociere nella regione.
L’edificio, collocato fra la baia di Sasebo e le montagne, sarà perfettamente integrato con il verde della zona, e vanterà un design minimalista e zen basato sulla cultura locale e sulla sua geografia e tradizione urbanistica, fatta di palazzi bassi. La struttura, dotata di un solo livello, fungerà da scalo di transito per le unità dirette dalla Cina al Giappone.
“Siamo onorati di prendere parte a un progetto così epocale per Carnival Corporation, in virtù del significato che quest’ultimo riveste per il brand stesso e per il Giappone”, ha dichiarato il fondatore di BBA, Gustavo Berenblum. “Il nostro obiettivo è stato quello di progettare un terminal che comprendesse tutti i più moderni ritrovati in termini di comfort per gli ospiti, ma che al contempo si integrasse alla perfezione con l’ambiente circostante”.
Punto focale del design della struttura sarà il suo tetto curvo, che si estenderà oltre l’edificio, senza soluzione di continuità, in direzione delle verdeggianti colline. Lucernari a dente di sega, inoltre, verranno incorporati e rivolti a nord per massimizzare l’apporto della luce naturale in assenza di una completa esposizione ai raggi solari. La lunga sommità del tetto fungerà infine da meccanismo di raffreddamento per l’intero edificio, oltre che da scudo per le vetrate del terminal e la struttura in acciaio.
“Il concept di design, nel caso di Uragashira, mirava alla creazione di un ‘terminal crociere in un parco naturale’. Sasebo è un’area nota per le sue 10.000 isole, e vogliamo che i viaggiatori si sentano all’interno di un parco e non di un parcheggio. Abbiamo raggiunto l’obiettivo adattandoci alla natura circostante nel suo massimo rispetto e aggiungendo ulteriori elementi di vegetazione al sito”, ha aggiunto Berenblum.
Dato l’alto rischio di tifoni e terremoti nella regione, il terminal, che avrà una superficie di oltre 4.600 metri quadri, sarà realizzato quasi interamente in cemento, vetro e acciaio, reperiti localmente. Gli interni, invece, avranno finiture in legno. La struttura disporrà di area shopping, sale d’attesa per i passeggeri, uffici e una terrazza vista mare al secondo piano, oltre che di un’area di carico/scarico per bus e auto e parcheggi.
Il terminal sarà operativo entro il 2020, in vista delle Olimpiadi di Tokyo.
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