Carnival, in uscita 13 navi dalle flotte del gruppo. Posticipate anche le consegne di nuove unità
Accelera il piano di dismissione dalle flotte del gruppo Carnival delle unità più datate e meno efficienti. Dopo le recenti dichiarazioni relative all’uscita di sei navi entro tre mesi, diffuse in occasione dell’ultima presentazione dei dati trimestrali del gruppo, dal quartier generale di Miami arriva un aggiornamento che va verso un maggior numero di cessioni.
Lo scorso mese di giugno Carnival aveva dichiarato di aver venduto una prima nave, presumibilmente la Costa Victoria, ed avrebbe ora pronti nuovi accordi per lo smaltimento di altre cinque navi, a cui si aggiungono intese preliminari per altre sei unità che dovrebbero lasciare le flotte nei prossimi 90 giorni (una di queste è la P&O Oceana, venduta la scorsa settimana e destinata a cessare il servizio entro il mese corrente).
A tali trattative si inseriscono anche le vendite di quattro navi annunciate nel corso del 2019. Si dovrebbe trattare della Pacific Aria e Pacific Dawn, che verranno trasferite alla Cruise & Maritime Voyages, e della Costa Atlantica e Costa Mediterranea, entrambe cedute alla joint venture asiatica creata da Carnival con la China State Shipbuilding Corporation.
Complessivamente, le dismissioni dovrebbero ridurre di quasi il 9% la capacità complessiva del gruppo.
Inoltre, ancora a causa della pandemia di Covid-19, sono stati confermati ritardi di cinque delle nuove navi previste in consegna nell’anno fiscale 2020/2021, così come slitteranno con ogni probabilità anche le commesse pianificate per il 2022 e 2023.
Arnold Donald, CEO del gruppo, ha confermato di aver negoziato il posticipo di 16 commesse. “Nessuna cancellazione – ha tenuto a precisare -, stiamo con il cantiere unicamente discutendo i nuovi tempi di consegna“.
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