Carnival, perdite per 2 miliardi nel primo trimestre ’21
E’ una perdita netta di 2 miliardi quella registrata dal gruppo Carnival nel primo trimestre 2021. Un risultato negativo alleggerito, almeno in parte, da due elementi di positività: aumentano le prenotazioni rispetto all’ultimo trimestre 2020; i crediti erogati a fronte delle crociere annullate superano di gran lunga i rimborsi fatti, consentendo in questo modo di ossigenare il bilancio del gruppo.
Carnival prevede che sei dei suoi nove marchi riprenderanno le attività entro l’estate: AIDA, Costa Crociere, P&O Cruises, Cunard, Princess Cruises e Seabourn.
I depositi totali dei clienti a febbraio di quest’anno ammontano a 2,2 miliardi, di cui la maggior parte riguardano crediti per future crociere, depositi che hanno compensato l’impatto dei rimborsi. Solo nel 2021 i crediti per le crociere dei clienti, quelli che hanno prenotato una crociera che non hanno ancora potuto fare, sono pari a 700 milioni di dollari. La liquidità del gruppo è di 11,5 miliardi, “sufficiente per riportarci alla piena operatività“, commenta il direttore finanziario di Carnival Corporation, David Bernstein.
I volumi di prenotazione del primo trimestre 2021 sono stati superiori del 90 per cento rispetto all’ultimo trimestre del 2020.
A dicembre scorso il gruppo statunitense ha ottenuto una linea di credito di 1,5 miliardi ed emesso 3,5 miliardi di titoli senior non garantiti a febbraio, completando nello stesso mese un’offerta di azioni ordinare da 1 miliardo.
“Il nostro obiettivo è riprendere le operazioni il più rapidamente possibile, dimostrando allo stesso tempo una gestione prudente del capitale e farlo in un modo che sia al servizio dei migliori interessi della salute pubblica“, ha commentato il presidente e amministratore delegato di Carnival, Arnold Donald.
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