Il porto di Ravenna punta sulle crociere e diventa home port
E’ partito l’ambizioso progetto dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna per sviluppare il traffico crocieristico, che verrà realizzato attraverso la riqualificazione l’attuale terminal dedicato alle navi da crociera e l’area circostante.
L’iniziativa nasce dalla proposta del gruppo Royal Caribbean, player del settore con esperienza nella realizzazione e gestione dei terminal crocieristici (attualmente ne gestisce 27). Nel Mediterraneo Royal Caribbean Group è presente in 8 porti, tra i quali Venezia, Civitavecchia, La Spezia e Napoli.
Il progetto a gara prevede la realizzazione di una Stazione Marittima, su un’area di circa 10.000 metri quadrati e comprende anche spazi pedonali esterni e di accesso al molo d’attracco delle navi.
L’investimento sarà realizzato in Project Financing (Partenariato Pubblico Privato) e prevede l’ottenimento della concessione per 35 anni per la gestione del servizio di imbarco/sbarco e il transito dei passeggeri nel porto di Ravenna. Il valore complessivo della concessione per i 35 anni è pari a 221 milioni di euro.
A regime il nuovo Terminal accoglierà circa 300.000 passeggeri l’anno, la grande parte in home port, ovvero con Ravenna quale porto di inizio/fine crociera, in collaborazione con il sistema aeroportuale regionale, in particolare con gli Aeroporti di Bologna, Forlì e Rimini.
“Punto qualificante del progetto – dichiara Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna – è la sostenibilità ambientale che sarà garantita sia dall’investimento sul sistema di alimentazione elettrica delle navi ormeggiate sia da una perfetta integrazione del Parco delle Dune con il contesto cittadino locale.
La progettazione della nuova Stazione Marittima sarà infatti redatta in armonia con il progetto del Parco delle Dune a Porto Corsini, che riqualifica e valorizza l’area retrostante il terminal, e con l’obiettivo di conciliare dal punto di vista della sostenibilità ambientale le funzioni crocieristiche con il contesto urbano.
L’area, per una superficie complessiva di 12 ettari sarà infatti concepita come un progetto unitario dove spazi a verde pubblico attrezzato si intrecciano a una serie di servizi e attrezzature a supporto dell’area del terminal crociere. Il punto di partenza nel ripensare a questo luogo sarà la continuità con gli elementi di naturalità che caratterizzano il sistema costiero.
Al fine di garantire la sostenibilità ambientale nella gestione della Stazione Marittima, sarà realizzato un sistema di elettrificazione delle banchine che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica. Il sistema allo studio avrà la capacità di 16 MVA e sarà realizzato in Project Financing in collaborazione con importanti operatori del settore energetico”.
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