Concordia lascia il porto di Prà

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Ship recycling stima che i rifiuti totali che verranno tirati fuori dalla nave saranno pari a 24.100 tonnellate, un peso che equivale al 20 per cento della stazza della nave (il suo peso a secco, senza niente a bordo). La maggior parte è composto da sedie, tavoli, letti, poltrone e tanto metallo (esclusa la struttura della nave). Seguono elettrodomestici, materiali elettrici, piastrelle, ripiani, marmi. Una buona parte di questi rifiuti verranno riciclati (alla fine del’articolo l’elenco completo).
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Finora al porto di Prà ci hanno lavorato in 280 nelle fasi di picco, fino a ridursi nell’ultimo mese a una ventina. Dietro c’è il consorzio Ship Recycling formato dai cantieri San Giorgio e Saipem. Una commessa da 100 milioni di euro divisa in tre fasi. La prima di Prà è quasi terminata. La nave ha raggiunto un pescaggio di circa 15 metri (quando navigava il massimo era di otto metri) e potrà accedere al molo ex Superbacino per la fase due. Lì i ponti verranno “affettati” longitudinalmente per migliorare la stabilità del relitto.
Terminato lo smantellamento dei ponti, la nave passerà a una fase intermedia delicata dove verrà definitivamente neutralizzato il potenziale inquinante della nave: in un bacino a secco verranno rimossi i materiali pericolosi, puliti impianti e magazzini, separato il packaging e aspirati i liquami. Per la seconda fase, più quella di ripulitura intermedia, ci vorrà circa un anno.
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Infine, terza e ultima fase, il taglio “brutale” delle sezioni della nave, riciclandone la maggior parte del ferro di cui è composta. I tagli seguiranno i tre tronconi in cui è stato suddiviso il relitto: prua, poppa e centro nave.
Tempo totale previsto per l’operazione (inclusi i sette mesi già passati della prima fase): due anni.
Tempo totale previsto per l’operazione (inclusi i sette mesi già passati della prima fase): due anni.
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Tutti i rifiuti verranno distribuiti tra una cinquantina di impianti individuati in Liguria, basso Piemonte, bresciano, novarese e Toscana.
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L’elenco dei rifiuti per tipologia di materiale (tra parentesi i comuni dove verranno smantellati):
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• Sedie, tavoli, divani, materassi, poltrone: 8.600 tonnellate (Savona e Alessandria)
• Rottami metallici: 7.700 tonnellate. Da riciclare.
• Materiali elettronici ed elettrodomestici: 4.700 tonnellate (Milano). Da riciclare.
• Piastrelle, ripiani, marmi: 1.500. (Alessandria) Da riciclare
• Isolamenti: mille tonnellate. (Alessandria e Pistoia) Discarica
• Saponi, detergenti, prodotti alimentari: 600 tonnellate. (Alessandria e Torino). Discarica
• Legno, plastica e carta verranno riciclati in stabilimenti rispettivamente di Alessandria, Milano e Milano. Non è noto quanto materiale verrà tirato fuori
• Il vetro andrà a Genova in discarica. Non è noto quanto
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Fonte: Informazioni Marittime
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