Allerta terrorismo, a Napoli arrestato un tunisino su una nave da crociera

Nascosto, confuso tra i tanti membri dell’equipaggio della nave da crociera che ha appena attraccato al porto di Napoli. È inseguito da un mandato d’arresto internazionale per contrabbando, non sa che i serrati controlli anti terrorismo scattati a Napoli come in tutta Italia possono raggiungere anche lui. Così accade. Perché nella notte di Capodanno le verifiche della polizia e della squadra anti terrorismo diretta dal vice questore Michele Spina sono arrivati anche sulle navi appena arrivate.

Dream Cruise 2012: Napoli.Tra queste, la nave battente bandiera tunisina “Tanis”. Lui, il cittadino tunisino, era a bordo. Il suo passaporto ha permesso di risalire all’ordine d’arresto ma, fino al completamento delle verifiche, si è pensato a un terrorista, tanto che è stato preallertato anche il procuratore della Repubblica Giovanni Colangelo. Alla fine l’uomo è stato arrestato, ma il caso è anche la prova che i controlli preventivi a Napoli funzionano.

Faceva parte del piano per la serata di sabato. La polizia della squadra Uopi — poliziotti addestrati alla scuola dei Nocs (arti marziali comprese) e armati di tutto punto, dal fucile mitragliatore Hk Ump con sistema di puntamento olografico allo spray al peperoncino, con telecamera body cam attaccata alla cintura, cani anti sabotaggio ma anche l’ausilio dei sommozzatori per controllare eventualmente la chiglia delle navi — ha cominciato a lavorare su tutte le navi appena arrivate. Tra queste una battente bandiera francese. Obiettivo: controllare passeggeri ed equipaggio, uno alla volta, nessuno escluso. Sistema a maglie strette, né più né meno che in aeroporto. Tutti hanno dovuto consegnare il passaporto alla polizia che li ha poi consegnati agli uffici dello Scalo, la polizia di frontiera al porto. Quindi i lunghi, accurati controlli sulle identità.

L’attenzione si è concentrata sul cittadino tunisino, si è subito scoperto che era inseguito dal mandato d’arresto internazionale, ma a quel punto sono state fatte altre verifiche sentendo anche chi era stato a stretto contatto con lui. Allerta terrorismo, naturalmente, in attesa di avere certezze. Solo nel pomeriggio di ieri la risposta. Il tunisino era sì ricercato, ma non per terrorismo. Così è stato arrestato con l’accusa di contrabbando. Intanto, alle cinque del pomeriggio, la nave da crociera è ripartita senza di lui. Nulla invece è emerso dai controlli sulle altri navi da crociera.

Fonte: Repubblica Napoli

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