Speciale Rassegna Stampa: incendio a bordo di Costa Allegra, al largo delle Seychelles. La nave è alla deriva.

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Aggiornamento – Sabato 24 Marzo 2012

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Dall’Oceano Indiano a Savona: la Costa Allegra arriva in porto

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Dall’Oceano Indiano, trainata da un rimorchiatore, arriverà domani nel porto di Savona Costa Allegra, rimasta per giorni in avaria a causa di un guasto all’impianto elettrico.

Nella città della torretta, la nave da crociera sarà sottoposta a un lungo intervento di restyling con la sostituzione dei gruppi elettrici che erano saltati durante il rogo e la riparazione degli allestimenti che erano stati danneggiati. Una volta effettuati i lavori, è probabile che la Allegra venga dismessa dalla flotta perchè si tratterebbe di un’unità molto piccola e quindi poco redditizia che comunque sembrava già destinata a cessare l’attività entro la fine dell’anno.

Intanto, a breve, la Costa dovrebbe ufficializzare l’avvio del cantiere per il secondo terminal crociere di Savona, lavori che dovrebbero confermare l’impegno con cui la compagnia di navigazione sta cercando di recuperare la situazione molto difficile che si è creata dopo il naufragio di Concordia. Dopo i primi mesi di crisi del settore (calo di prenotazioni del 30%) ora il mercato sta dando segnali di ripresa.

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Fonte: IVG.it

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Aggiornamento – Sabato 10 Marzo 2012 – 11:00

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Costa Allegra is not returning to service: Arison

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Carnival Corp. & plc does not intend to return Costa Allegra to service, chairman and ceo Micky Arison confirmed during today’s earnings call.

The vessel, which was towed to the Seychelles after losing power in an engine room fire on Feb. 27, was already written down by Carnival and had been for sale for some time.

Whether the 1992-built Allegra will be sold or scrapped has not been decided, Arison told analysts.

The Carnival chief added the vessel had been written down to a level where the company is comfortable, even if it may get a lower sale price after the recent incident.

Vice chairman Howard Frank said that in the past year, Carnival received interest in Costa Allegra from ‘a couple groups.’

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Fonte: Seatrade Insider

 

Aggiornamento – Sabato 3 Marzo 09:50

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Costa Allegra, la proposta di compensazione agli ospiti

La compagnia “sinceramente dispiaciuta” per l’accaduto

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A seguito dell’avaria a Costa Allegra, Costa Crociere, che in una nota si dice “sinceramente dispiaciuta per i disagi causati ai suoi ospiti, ma felice di averli trovati in buone condizioni“, ha offerto loro una proposta di compensazione che prevede:

– rimborso totale del biglietto della crociera e delle spese di viaggio associate;

– rimborso totale delle spese sostenute a bordo durante la crociera;

– un indennizzo pari al biglietto della crociera e alle spese di viaggio associate;

– per gli ospiti che hanno deciso di non proseguire la loro vacanza alle Seychelles a spese della compagnia, un voucher dello stesso valore della crociera di Costa Allegra che è stata interrotta, da utilizzare su qualsiasi nave Costa in partenza nei prossimi 24 mesi.

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Aggiornamento – Giovedì 1 Marzo 2012 

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L’arrivo della Costa Allegra nel porto di Mahè

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La Costa Allegra arriva al porto di Mahé

L’applauso dei funzionari sulla banchina. Oltre 300 passeggeri continueranno la vacanza nelle isole vicine

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MILANO – Un applauso di tutti funzionari presenti sulla banchina. Sono iniziate così le operazioni di attracco nel porto di Mahé, alle Seychelles della Costa Allegra, in vista dello sbarco dei 627 passeggeri che stanno scendendo in gruppi, divisi per nazionalità. Primi i francesi, i tedeschi e gli inglesi. Poi gli italiani. Tutti sono apparsi provati, ma non si hanno notizie di malori. Presente anche il viceambasciatore italiano a Nairobi, Alberto La Bella, che si trova sul posto per coordinare con i diplomatici degli altri Paesi il rimpatrio delle persone che hanno scelto di rientrare a casa. «I colleghi dell’Unione Europea presenti a Mahé hanno apprezzato l’organizzazione per sbarco, accoglienza e rientro in patria predisposta da Costa Crociere – ha dichiarato il viceambasciatore – Oggi si può dire che la disavventura è finita. Va anche detto che non è da sottovalutare il rischio corso nelle ultime ore, perchè la nave ha attraversato nell’ Oceano Indiano un quadrante di mare considerato a rischio pirateria. Ma la rotta è stata costantemente tenuta sotto controllo da un pattugliatore delle autorità delle Seychelles, e seguita in modo costante da elicotteri», ha concluso La Bella.

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LE TESTIMONIANZE – «Spero solo che ora mi mandino in albergo a riposare un po’». È quanto Giovambattista Pettinelli – capo tecnico di un service che lavora per la Costa a bordo della Allegra – ha detto alla moglie Liliana appena la nave è entrata nel porto di Mahé. «Sono stanco ma sto bene», ha raccontato Pettinelli alla moglie prima che il telefono si scaricasse. In questi tre giorni è stato difficile soprattutto lavarsi e dormire». Per questo, dice la moglie, «mi ha salutato augurandosi che non lo rimettano subito sull’aereo per tornare in Italia». Poi un altro passeggero italiano, il signor Aldo da Bergamo, ai microfoni diSky Tg 24 ha raccontato: «Paura? Sì, un po’, quando hanno dato l’allarme incendio. Poi più che altro abbiamo sofferto il disagio di non poterci lavare». E addirittura c’è chi dice: «Tornerei subito sulla nave. Il capitano è stato bravo, non ci sono state scene di panico». Per Camillo Sessa, il cappellano di bordo, invece, «quando è stato dato l’allarme incendio, sulla Costa Allegra vi sono stati momenti di agitazione. Ma l’incendio è stato subito spento e l’emergenza che ne è seguita è stata gestita con grande professionalità».

TENDE E AMBULANZE – Al porto, oltre a una folla di curiosi, sono presenti gli uomini della Croce Rossa locale che hanno allestito delle tende e predisposto due ambulanze. Pronte anche alcune casse di acqua minerale. «Siamo qui per fornire acqua e un sostegno psicologico, perché i passeggeri si sono trovati in una situazione molto stressante, e al buio», ha dichiarato un’altra portavoce della presidenza delle Seychelles, Nada Francourt. «Eravamo preparati ad evacuare con un ponte aereo eventuali passeggeri che avessero avuto bisogno di cure mediche urgenti in questi giorni – ha aggiunto – ma per fortuna non se ne è presentata la necessità». Nessuna emergenza, dunque, ma grandi disagi: niente condizionamento d’aria, cucine chiuse, bagni inutilizzabili. La popolazione delle Seychelles è rimasta tuttavia apparentemente indifferente all’avventura della nave da crociera che ha alimentato i media occidentali in questi ultimi giorni, e in porto non si nota alcuna folla di curiosi.

Fonte: Corriere della Sera.

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La Costa Allegra arriva al porto di Mahè

Oltre trecento passeggeri continueranno la vacanza

La Costa Allegra è arrivata davanti al porto di Mahè e tra breve cominceranno le operazioni per condurla in porto. Lo si apprende dalla Guardia costiera italiana, secondo la quale, prima che la nave possa essere ormeggiata e i passeggeri possano scendere, passeranno circa due ore.

TENDE E AMBULANZE – Al porto, una trentina di giornalisti attendono l’arrivo, e la Croce Rossa locale ha allestito delle tende e predisposto due ambulanze. Pronte anche alcune casse di acqua minerale. «Siamo qui per fornire acqua e un sostegno psicologico, perché i passeggeri si sono trovati in una situazione molto stressante, e al buio», ha dichiarato un’altra portavoce della presidenza delle Seychelles, Nada Francourt. «Eravamo preparati ad evacuare con un ponte aereo eventuali passeggeri che avessero avuto bisogno di cure mediche urgenti in questi giorni – ha aggiunto – ma per fortuna non se ne è presentata la necessità». Nessuna emergenza, dunque, ma grandi disagi: niente condizionamento d’aria, cucine chiuse, bagni inutilizzabili. La popolazione delle Seychelles è rimasta tuttavia apparentemente indifferente all’avventura della nave da crociera che ha alimentato i media occidentali in questi ultimi giorni, e in porto non si nota alcuna folla di curiosi.

CHI TORNA A CASA E CHI NO – E intanto è stato reso noto che 376 passeggeri su 627 continueranno la propria vacanza alle Seychelles». Questi passeggeri verranno alloggiati da Costa Crociere a sue spese nelle strutture alberghiere che si trovano sulle isole di Praslin, La Digue, Silhouette e Cerfs. Costa Crociere si occuperà anche dei voli di rientro a conclusione della vacanza. «I restanti 251 ospiti hanno deciso di rientrare a casa con i voli organizzati da Costa Crociere in partenza da Mahè nella serata di giovedì 1 marzo», conclude la compagnia. La Costa Allegra era rimasta alla deriva nell’Oceano indiano lunedì dopo un incendio a bordo nella sala macchina. A bordo 1049 persone, 636 passeggeri di varie nazionalità e 413 membri di equipaggio. Di questi, 212 sono italiani, di cui 126 passeggeri e 86 membri dell’equipaggio.

Fonte: Corriere della Sera

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Costa Allegra vicina al porto di Mahe’

378 passeggeri resteranno alle Seychelles a spese compagnia

(ANSA) – ROMA, 1 MAR – E’ ormai quasi arrivata al porto di Mahe’, la piu’ grande isola delle Seychelles, la nave da crociera Costa Allegra, da lunedi’ scorso alla deriva nell’Oceano Indiano. Forti correnti hanno rallentato il viaggio e a bordo ci sono stati forti disagi per il caldo e l’impossibilita’ di comunicare. 378 passeggeri continueranno la vacanza alle Seychelles, altri saranno rimpatriati in aereo, sempre a spese della Costa.

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COMUNICATI UFFICIALI COSTA CROCIERE

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Mercoledì 29 Febbraio 2012

Ore 17.30 (CET)
Costa Crociere informa che i membri del “Care Team” di Costa hanno raggiunto Costa Allegra ed hanno incontrato gli Ospiti a bordo per rassicurarsi sul loro stato di salute e tranquillità e per raccogliere le loro esigenze allo sbarco.
Dalle richieste degli Ospiti a bordo emerge che al momento ben 376 Ospiti su 627 hanno accettato l’offerta di Costa Crociere di continuare la propria vacanza alle Seychelles. Questi Ospiti verranno alloggiati da Costa Crociere a sue spese nelle strutture alberghiere di alta qualità nelle seguenti Isole: Praslin, La Digue, Silhouette, Cerfs.
Costa Crociere si occuperà anche dei voli di rientro a conclusione della vacanza.
I restanti 251 Ospiti hanno deciso di rientrare a casa con i voli organizzati da Costa Crociere in partenza da Mahé nella serata di Giovedì 1 Marzo.

Ore 11.30 (CET)
Al termine dell’ultimo dei regolari contatti che la Compagnia ha con la nave attraverso dispositivi satellitari, Costa Crociere informa che la situazione a bordo è regolare, il tempo è buono e non ci sono novità rilevanti da segnalare. L’orario di arrivo della nave a Mahé  il 1 Marzo è soggetto a variazioni in funzione della velocità e delle condizioni meteo marine. Al momento l’arrivo è previsto alle ore 9 di mattina (ora locale). La Compagnia tiene costantemente informate le autorità coinvolte nell’operazione, al termine di ogni contatto con la nave.
A bordo sono regolarmente disponibili bevande e cibi freddi come ad esempio frutta, salumi, formaggi. Viene costantemente fornita anche acqua minerale per le necessità d’igiene personale. Il pane fresco viene rifornito tramite un servizio di elicottero quotidiano attivato dalla Compagnia.
La Compagnia è in contatto con i familiari/parenti di tutti gli ospiti a bordo per tenerli informati e rassicurarli; sono stati attivati  i contatti anche con i familiari di alcuni passeggeri di cui non risultava attivo il numero di emergenza in possesso della Compagnia.
Nelle prossime ore la nave verrà raggiunta da alcuni membri del Costa “Care Team” che si attiveranno per  raccogliere e organizzare le singole esigenze di rimpatrio per tutti gli Ospiti. I membri del Care Team presenti sull’isola si stanno invece occupando di organizzare il servizio di accoglienza a terra degli Ospiti e stanno approntando i trasferimenti aerei per i rientri secondo le diverse esigenze e preferenze.
Sono già stati opzionati oltre 600 posti aerei per organizzare i rientri e oltre 400 camere d’albergo per eventuali necessità di soggiorno.

Martedì 28 febbraio 2012

Ore 19.00 (CET)
Nel pomeriggio di oggi verso le 12.30 ora italiana (le 15.30 ora locale) i due rimorchiatori hanno raggiunto Costa Allegra e la stanno affiancando in assistenza così come la seconda nave da pesca d’altura che l’ha raggiunta. Costa Allegra continua a essere trainata dalla nave da pesca d’altura battente bandiera francese Trevignon e mantiene una velocità di circa 6 nodi. Con l’attuale velocità e le condizioni meteo stabili Costa Allegra potrebbe anche anticipare il proprio arrivo a Mahè nelle prime ore della mattina del 1 marzo.
Anche domani sarà previsto l’arrivo di un elicottero per rifornire la nave di torce elettriche (circa 400) e pane, dato che a bordo, in assenza di energia elettrica, non può essere prodotto come avviene normalmente, mentre non mancano cibo e altri generi di conforto.
Inoltre grazie all’arrivo di un piccolo generatore portato da una nave della marina militare presente in loco per assistenza, si sta cercando di fare il possibile per rendere più confortevole la situazione a bordo al fine di poter ripristinare a intermittenza qualche minima funzionalità a bordo. La velocità della nave, nonostante il clima caldo-umido, crea una leggera brezza che aiuta a rendere la situazione più sopportabile.
Nel frattempo, nelle prime ore del pomeriggio di oggi, è anche arrivato a Mahè il  “Care Team” di Costa Crociere, un gruppo di 14 persone composte da dirigenti e manager qualificati oltre che tecnici specializzati con il compito di offrire l’assistenza necessaria sia alla nave che ai passeggeri e ai membri dell’equipaggio al loro arrivo a Mahè.
I membri del “Care Team” si sono subito incontrati con le autorità locali e quelle preposte al coordinamento dei soccorsi per definire i dettagli operativi dell’arrivo dei passeggeri sull’isola al fine di garantire la necessaria accoglienza nelle strutture alberghiere locali e un’ efficiente organizzazione del rientro alla loro destinazione finale.
Otto membri del “Care Team” di Costa, grazie ad una nave della marina militare locale, saliranno a bordo di Costa Allegra domani mattina per incontrare i nostri ospiti e discutere con loro tutte le disposizioni necessarie nonché assistere lo staff delle nave in accertamenti tecnici più approfonditi. Insieme al “Care Team” di Costa saranno presenti due ufficiali delle Seychelles per facilitare controlli e procedure di immigrazione.

Ore 13.00 (CET)
Costa Crociere informa che a fronte delle approfondite e accurate verifiche effettuate con il supporto di esperti marittimi locali, per garantire la massima sicurezza degli Ospiti a bordo, non sarà possibile effettuare lo sbarco degli Ospiti sull’isola di Desroches, ed è stato pertanto deciso che la nave verrà trainata fino a Mahé/Seychelles. Lo sbarco sull’isola di Desroches non garantisce le necessarie e adeguate condizioni di sicurezza per l’attracco della nave e lo sbarco degli Ospiti. Inoltre i supporti logistici e alberghieri sull’isola non sono sufficienti: questo renderebbe necessario, dopo lo sbarco dalla nave attraverso lance, un immediato trasferimento su traghetti da Desroches a Mahé. Pertanto la nave verrà trainata fino a Mahé, anche con il supporto di due rimorchiatori che stanno raggiungendo la nave e che consentirebbero di aumentare la velocità. L’arrivo a Mahé attualmente è previsto nella mattinata (ora locale) di giovedì 1 marzo, poche ore dopo l’eventuale arrivo previsto tramite traghetti da Desroches a Mahé. Per alleviare il disagio degli Ospiti per le difficili condizioni a bordo, continui collegamenti via elicottero con la nave garantiranno il rifornimento di cibo, generi di conforto, torce elettriche. Costa Crociere si sta impegnando con tutte le Autorità preposte al coordinamento dell’emergenza, per garantire la miglior assistenza possibile a tutti gli Ospiti, rendere il loro disagio il più breve possibile, e far raggiungere la loro prossima destinazione. La Compagnia è sinceramente dispiaciuta per il disagio: la priorità assoluta è renderlo il più breve possibile. 

Ore 09.30 (CET)
Il rischio di incendio è quello tradizionalmente considerato più seriamente a bordo di una nave o di una imbarcazione ed è quindi oggetto di particolari misure preventive, di formazione del personale e di piani di intervento.

Tutte le navi, fin dalle fasi di progettazione e realizzazione in cantiere, sono costruite con criteri e materiali tali da renderle sicure e affidabili per quanto riguarda la prevenzione degli incendi.

Tutti gli impianti e le dotazioni antincendio sono soggetti a prove, collaudi e ispezioni periodiche, come previsto anche dalle varie normative internazionali e dalle procedure aziendali.

La struttura stessa delle navi è progettata in modo da poter isolare un incendio qualora si verificasse, e renderlo così più gestibile e meno pericoloso. A questo scopo la nave è divisa in zone verticali principali, separate da speciali paratie metalliche di grande spessore ed adeguatamente coibentate e provviste di porte speciali dette “tagliafuoco” con le stesse caratteristiche delle pareti, che, una volta chiuse manualmente o dal Ponte Comando, ritardano l’avanzamento di un incendio al resto della nave.

Le condotte di ventilazione ed estrazione aria e quelle dell’impianto di condizionamento sono dotate di speciali serrande metalliche che si chiudono automaticamente in caso di alta temperatura, in modo da interrompere il flusso d’aria ed evitare di alimentare l’incendio.

Tutti i locali della nave, incluse le cabine per i passeggeri e per l’equipaggio, sono dotati di rilevatori d’incendio che segnalano automaticamente la presenza di fumo o alta temperatura al Ponte Comando. Inoltre, numerosi allarmi manuali sono posizionati in tutta la nave per consentire a qualunque persona a bordo la segnalazione della presenza di un principio d’incendio.

Migliaia di testine sprinkler (impianto di nebulizzazione/spruzzatori), posizionate sui soffitti, si attivano automaticamente quando la temperatura raggiunge alti livelli, spruzzando acqua nello spazio circostante.

Alcuni locali della nave che presentano particolari rischi, sono protetti da impianti di estinzione fissi (es: anidride carbonica per i locali motori, vapore per le cappe della cucina, acqua nebulizzata per le friggitrici, ecc…).

Lungo tutta la nave e in tutti i locali vi sono poi centinaia di estintori portatili di diverso genere (a seconda del tipo di incendio) e idranti provvisti di manichette e collegati ad un impianto ad acqua in pressione.

L’efficienza di queste attrezzature è assicurata da costanti interventi di manutenzione e verifica che avvengono rispettando scadenze prestabilite.

A bordo di ogni nave esistono squadre antincendio, composte da personale particolarmente addestrato e in possesso delle attitudini necessarie, che effettuano regolari esercitazioni. Inoltre tutti i membri dell’equipaggio vengono istruiti su come comportarsi in caso si rilevi fuoco o fumo, sull’uso dei mezzi antincendio e sulle procedure da adottare, attraverso corsi specifici ed esercitazioni pratiche.

Queste misure hanno consentito di mettere prontamente sotto controllo ed estinguere l’incendio sprigionatosi nel locale generatori di Costa Allegra.

Ore 08.30 (CET)
Un elicottero partito stamattina da Mahé sta arrivando sul luogo dove si trova Costa Allegra per portare cibo e strumenti di comunicazione (telefoni satellitari e radio VHF) alla nave. Il tempo è buono. Gli ospiti sono stati invitati a preparare i loro bagagli in giornata per essere pronti quando sarà il momento di sbarcare. La nave dovrebbe arrivare all’isola di Desroches domani in mattinata.

Ore 07.30 (CET)
Da ieri notte Costa Allegra è rimorchiata dalla nave da pesca d’altura francese Trevignon, con rotta verso l’isola di Desroches. Gli Ospiti sono costantemente assistiti e informati dal Comandante e dallo staff di bordo. Questa mattina è stata servita agli Ospiti una colazione fredda.

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Lunedì 27 febbraio 2012

Ore 16.00 (CET)

Costa Crociere è stata informata che oggi alle ore 10.39, ora italiana, un incendio si è sviluppato a bordo della motonave Costa Allegra in sala macchine, nel locale generatori elettrici situato a poppa.
Le procedure e il sistema antincendio di bordo sono stati prontamente attivati e le speciali squadre antincendio di bordo sono intervenute; l’incendio è stato estinto e non si è esteso a nessuna altra zona della nave. Non ci sono stati feriti o vittime.

A titolo di precauzione a bordo è stato prontamente dato l’allarme di emergenza generale; tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio, non impegnati nella gestione dell’emergenza, si sono recati alle muster station con le dotazioni di sicurezza necessarie.
Attualmente la nave si trova a oltre 200 miglia a sud-ovest delle Seychelles e a circa 20 miglia da Alphonse Island; sono in corso le verifiche sullo stato della sala macchine per poter far ripartire le strumentazioni necessarie a riattivare la funzionalità della nave.
Come da procedure sono state avvertite le Autorità competenti, tra cui il Maritime Rescue Control Centre di Roma che stanno seguendo gli sviluppi della situazione per dare il supporto necessario. La nave ha lanciato il segnale di richiesta di soccorso.

La Compagnia e le Autorità competenti sono attive per fornire alla nave il supporto necessario in funzione dell’evolversi della situazione. Sul luogo si stanno recando rimorchiatori ed altri mezzi di supporto.
A bordo della nave sono presenti 636 passeggeri di varie nazionalità e 413 membri di equipaggio. La nave, partita sabato 25 febbraio da Diego Suarez, era diretta al porto di Victoria (Mahè, Seychelles) dove era prevista arrivare domani 28 febbraio.

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PROVENIENZA OSPITI A BORDO
ITALIA135
FRANCIA127
AUSTRIA97
SVIZZERA90
GERMANIA38
REGNO UNITO31
ISOLE MAURITIUS15
RUSSIA15
SPAGNA15
CANADA13
BELGIO13
SLOVENIA12
AMERICA8
CROAZIA6
REPUBBLICA CECA4
LETTONIA3
PORTOGALLO2
POLONIA2
ROMANIA2
BRASILE2
UNGHERIA2
LUSSEMBURGO1
ALGERIA1
URUGUAY1
IRLANDA1
TOTALE636

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Ore 18.30 (CET)
E’ attivo il numero 848.50.50.50

Ore 22.00 (CET)
La prima imbarcazione che raggiungerà la Costa Allegra nelle prossime ore è una nave da pesca d’altura di 90 metri battente bandiera francese. Sono in navigazione verso Costa Allegra un’altra nave delle stesse dimensioni, 2 navi mercantili e 2 rimorchiatori, questi ultimi previsti arrivare domani pomeriggio.
All’arrivo della prima nave il Comandante deciderà come intervenire in funzione delle condizioni meteo e della nave stessa.
La nave è al momento stabile e in condizioni di sicurezza.
Costa Crociere sta contattando i familiari degli Ospiti tramite i numeri di emergenza disponibili e i familiari dei membri dell’equipaggio italiani ed europei, mentre i familiari dei membri dell’equipaggio non europeo sono contattati dalle strutture locali di reclutamento.
Costa Allegra è in possesso di tutte le certificazioni previste dalla normativa nazionale ed internazionale. Inoltre ad Ottobre 2011 è stata effettuata la manutenzione regolare della nave in bacino.

Ore 23.00 (CET)
Alle 22.00 di oggi, dopo aver contattato tutti i 627 numeri di emergenza disponibili, Costa Crociere ha avvisato i familiari/parenti di 402 passeggeri su un totale di 627 (esclusi 9 marines della Marina Militare a bordo per ragioni di sicurezza). Per quanto riguarda l’equipaggio i familiari/parenti di tutti, sono stati avvisati direttamente da Costa Crociere o dalle agenzie di reclutamento locali.  

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LA MAPPA DELL’INCIDENTE

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LA CRONACA IN TEMPO REALE

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Costa, incendio a bordo dell’Allegra
Incidente al largo delle Seychelles

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tempo reale
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Dopo il naufragio della Concordia un altro incidente si è verificato su una nave da crociera della compagnia Costa, questa volta la Allegra. La nave è “alla deriva” nell’Oceano indiano, circa 260 miglia al largo delle Seychelles, dopo che un “incendio è divampato a bordo”, scrive il sito Lloyd’s List.
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Mercoledì 29 Febbraio 2012

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Caldo soffocante, terzo giorno senza elettricità per i passeggeri della Costa Allegra

La nave dovrebbe arrivare giovedì mattina a Mahè. Operazioni di traino procedono a fatica

 

La Costa Allegra trainata dal rimorchiatoreLa Costa Allegra trainata dal rimorchiatore

MILANO – Terzo giorno senza corrente per i passeggeri per la Costa Allegra, in avaria al largo nell’Oceano Indiano. «Le condizioni di vita a bordo dell’Allegra sono difficili; il meteo è buono ma la navigazione è faticosa. Procediamo alla velocità di circa 5 nodi», ha fatto sapere Alain Derveute, capitano della nave da pesca francese Trevignon che sta trainando la Costa Allegra verso il porto di Mahè. L’arrivo in porto è previsto giovedì mattina alle 5.30.

IL CIBO DAGLI ELICOTTERI– «Siamo in due ad alternarci al timone, perché‚ per sicurezza abbiamo deciso di escludere il pilota automatico», ha fatto sapere il comandante. Condizioni difficili dunque a bordo dell’Allegra: il caldo è soffocante con 30 gradi all’esterno («ma all’interno deve essere ancora peggio», ha spiegato Derveute). E ancora: «Sulla nave arriva un elicottero due o tre volte al giorno che getta scatoloni contenenti generi di prima necessità. Sappiamo che sono acque battute dai pirati ma i passeggeri sono sicuri perché‚ a bordo dell’Allegra ci sono imbarcati dei militari. È un fatto eccezionale – conclude – e non mi era mai capitata prima una cosa simile».GENERATORE DI EMERGENZA – Nel frattempo hanno raggiunto la Costa Allegra e sono già a bordo i tecnici e il personale amministrativo inviati dalla società per tentare di riparare il guasto che ha bloccato i motori della nave ed assistere i passeggeri. Lo si apprende dalla Guardia Costiera Italiana secondo la quale i tecnici, che sono stati trasportati da una nave della Marina militare delle Seychelles, hanno portato a bordo anche un generatore d’emergenza. Due aerei sono già pronti a Victoria, la capitale delle Seychelles situata sull’isola di Mahè, per rimpatriare a scaglioni i passeggeri.

UNA NUOVA CROCIERA – Intanto una nuova nave di Costa Crociere è pronta a riprendere il largo dal porto di Savona: Costa NeoRomantica, da ottobre sottoposta a Genova ad un intervento di restyling, arriverà venerdì a Savona per ripartire per la sua prima crociera dopo il rifacimento presso i Cantieri S. Giorgio del Gruppo Genova Industrie Navali. È la prima nave Costa a partire in crociera nel Mediterraneo dopo l’incidente su Costa Allegra alle Seychelles. L’ex Romantica, ribattezzata neoRomantica, ripartirà con due nuovi semiponti (ne ha 11) e 111 nuove cabine. E sul futuro della compagnia è arrivato anche il commento dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David Thorne, a margine della visita al Galata – Museo del Mare di Genova: «Hanno molto lavoro da fare per riconquistare la fiducia della gente. Spero che Costa Crociere troverà la maniera di superare queste sfide, questo momento duro. Hanno bellissime navi e grande esperienza».

Fonte: Corriere della Sera

 

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Il Gruppo Carnival valuta le mosse sul futuro di Costa Crociere

La vicenda di Costa Allegra ormai ha fatto il giro del mondo. L’evento rischia di infliggere un altro duro colpo all’immagine della compagnia di crociere, già alle prese con un calo delle prenotazioni stimabile intorno al 30%, secondo quanto riferito pochi giorni fa direttamente dal presidente e a.d. Pier Luigi Foschi.

Di fronte a questo scenario in casa Carnival si sta facendo sempre più pressante l’esigenza di prendere una decisione sul futuro della controllata, che da sola genera il 15% del fatturato del gruppo.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore di oggi l’ipotesi più volte ventilata circa un cambio totale del marchio non sembra una strada percorribile, proprio per la sua diffusione nel mondo, nonostante le ultime vicende.

Più probabile, prosegue ancora Il Sole, un accurato lavoro di rebranding, che preveda magari anche un intervento sul nome della società. Tuttavia, secondo alcuni analisti, il processo potrebbe essere lungo e difficilmente percorribile.

Nell’attesa di una decisione, tutto il comparto guarda ora con un po’ di preoccupazione alla reazione del mercato: le vendite delle prossime settimane potranno fornire un quadro più chiaro dell’effetto sul pubblico dei viaggiatori.

Fonte: TTG Italia

 

 

Costa Allegra, slitta il rientro
domani l’arrivo a Mahè

La nave è trainata da un peschereccio dopo essere rimasta in panne in mezzo all’oceano. Doveva arrivare in serata ma le forti correnti ne stanno rallentando il viaggio

Slitta di diverse ore, a causa delle forti correnti, l’arrivo della Costa Allegra a Mahè: secondo le ultime stime della Guardia costiera italiana la nave – trainata da un peschereccio oceanico francese dopo essere rimasta in panne in mezzo all’oceano – dovrebbe entrare in porto non più stasera alle 22.30, come previsto in un primo momento, ma intorno alle 5.30 di domani, giovedì (ora italiana). In realtà non è possibile escludere ulteriori aggiustamenti dell’orario di arrivo, che dipende da diverse variabili, a cominciare dalle condizioni del mare. Tra l’altro, proprio in queste ore dovrebbe giungere a bordo della Costa il team di tecnici inviati dalla compagnia e non è del tutto escluso che possano rimettere in funzione i propulsori, anche se in modo parziale.

Attualmente la nave avanza a una velocità di sei nodi, pari a 11 chilometri l’ora. A disposizione vi sono anche due rimorchiatori oceanici seychellesi, dei quali però per il momento non è stato chiesto l’intervento. Il mare oggi è calmo e questo favorisce la navigazione. “La ‘Allegra’ sta arrivando lentamente, ma sta arrivando”, hanno confermato fonti della Guardia Costiera di Victoria, capitale dell’arcipelago in pieno Oceano Indiano. In giornata ulteriori viveri sono stati fatti arrivare con gli elicotteri a passeggeri ed equipaggio, nel complesso 1.049
persone.

Per la seconda notte di fila a bordo tutti hanno così dovuto dormire sui ponti: nelle cabine l’assenza dell’aria condizionata, unita alle temperature tropicali all’esterno, avrebbe reso impossibile la permanenza. Le riprese effettuate dal cielo hanno comunque mostrato un folto gruppo di persone raccolte intorno a una delle piscine di bordo: segno che sulla nave l’atmosfera è relativamente rilassata, tanto più con la sospirata meta ormai lontana meno di 200 chilometri, seppure dovendo prima essere attraversate acque infestate dai pirati.

Circa 540 passeggeri saranno portati in aereo a Roma subito dopo lo sbarco a Mahè. Gli aerei messi a disposizione saranno tre.

Fonte: La Repubblica

 

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Carnival vuole ripensare il marchio Costa Crociere

NEW YORK
Un marchio nella bufera. La Costa Allegra viene rimorchiata in porto, dopo l’avaria ai motori che l’ha lasciata per lunghe ore in balia delle onde nell’oceano indiano in un’area infestata dai pirati. E se la Carnival, casa madre della Costa, è sopravvissuta in passato a incidenti alle sale macchine – la sua Splendor rimase paralizzata da un incendio nel 2010 – il susseguirsi di drammi in mare potrebbe oggi creare sfide sempre più gravi: a poco più di un mese dall’affondamento di un’altra nave della Costa, la tragedia della Concordia, l’incidente alla Allegra mette in dubbio la credibilita di un marchio italiano storico, che conta per il 7,2% dell’intero mercato globale delle crociere e per il 15% del business della Carnival. Di gran lunga, cioè, la principale controllata del gruppo con responsabilità sulle attività europee.
«Si rincorrono voci su quale sarà la decisione di Carnival sul futuro di Costa – dice Harry Curtis, di Nomura Securities -. Non credo che all’ordine del giorno ci sia l’eliminazione completa o una cessione del marchio. È un brand grande e noto, nonostante ora sia un esempio di cattiva fama. Potrebbero piuttosto considerare un rebranding, un cambiamento dell’immagine e del nome. Ma il dilemma è che in questo comparto occorrono molti anni per costruire la credibilità di un marchio. Carnival dovrà dunque effettuare un difficile calcolo: valutare i costi nel breve periodo di un rebranding rispetto a eventuali vantaggi, nel lungo periodo, di drastiche risrutturazione».
A far precipitare la crisi potrebbe essere un moltiplicarsi di incidenti e polemiche sulla sicurezza e la qualità delle crociere, oppure sull’efficacia delle risposte e del “crisis management”. Il mercato osserverà con attenzione, e a lungo, le mosse del gruppo, dove il titolo è ai minimi da quasi due anni: Carnival aveva già stimato, una volta tenuto conto delle coperture assicurative, fino a 175 milioni di dollari di profitti persi all’indomani del disastro della Concordia. E la pubblcità negativa, per Carnival, va oltre Costa: la scorsa settimana 22 passeggeri di una sua crociera – sulla già menzionata Splendor, la nave rimasta bloccata e senza energia elettrica due anni or sono a 200 miglia da San Diego con 4mila persone a bordo – sono stati derubati in Messico durante un’escursione organizzata.
La posta in gioco, davanti a quanto accaduto, è ormai alta per l’intero settore, compresa la grande rivale Royal Caribbean. In dubbio sono le prospettiva di crescita: dopo aver trasportato quasi 19 milioni di passeggeri nel 2011, l’attesa era di forse 20 milioni quest’anno e di oltre 22 milioni entro il 2015, con un tasso medio di crescita annuale dal 1990 pari al 7,4 per cento. L’ottimismo sulle prospettive – con strategie di diversificazine delle destinazioni e dei servizi a bordo e a terra per attirare nuovi passeggeri (nonostante la popolarità crescente, solo un quinto degli amerciani ha fatto una corciera) – ha portato all’entrata in servizio di sette nuove navi per il 2012, con altre otto in arrivo tra il 2013 e il 2014. Un incremento che dovrebbe tradursi in ulteriori entrate per forse 4 miliardi di dollari in un settore che ha ormai un giro d’affari superiore ai 30 miliardi l’anno. Cancellazioni di prenotazioni sono però scattate anzitutto all’indomani del naufragio della Concordia, tra il 15% e il 20%, in un periodo considerato cruciale, quello dei primi mesi dell’anno battezzato “wave season”, la stagione dell’onda, che concentra fino alla metà delle prenotazioni annuali. «La domanda per il momento sta ancora tenendo relativamente bene rispetto alle attese, almeno in Nordamerica – precisa Curtis – ma è presto per trarre conclusioni: esistono pressioni per un calo dei prezzi e incognite su quale sarà, alla fine, l’andamento dell’estate e dell’anno».
Carnival – con sede a Miami e Londra, un fatturato da 14,5 miliardi e profitti di quasi due miliardi l’anno, entrambi dati in crescita – ha sicuramente un’influenza sproporzionata sulle crociere, leader indiscusso dei mari: ha assemblato una gigantesca flotta, oltre un centinaio di navi, grazie a una decina di grandi marchi frutto di aggressive acquisizioni condotte dalla sua nascita, negli anni Settanta, ad opera dell’armatore statunitense Ted Arison. Suo figlio Micky, con una fortuna personale pari a sei miliardi di dollari, è adesso presidente e amministratore delegato. Costa fu rilevata nel Duemila. L’operazione più ambiziosa: l’acquisto dell’antica firma britannica P&O Princess nel 2002. Carnival, negli anni, ha anche rivoluzionato il modello di business del comparto: ha scommesso su crociere di minor durata e prezzi bassi, caratterizzate da atmosfera stile Las Vegas. Un disegno, la crociera scintillante e low cost, che potrebbe essere messo particolarmente in discussione dal sussesguirsi di incidenti.
In risposta alla tragedia della Concordia, costata la vita ad almeno 25 persone, Carnival e le sue rivali hanno annunciato l’avvento di migliori contolli delle navi e addestramento degli equipaggi. Ma ad oggi l’efficacia della risposta rimane da dimostrare. Arison e i vertici di Carnival sono stati criticati per scarsa trasparenza e troppa lentezza. Come troppo lento deve apparire ai passeggeri della Costa Allegra il rientro sulla terra ferma.

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La Costa Allegra sui giornali stranieri

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L’industria del turismo è in crisi, ma le crociere resistono ancora

 

ROMA – L’industria delle vacanze ha fatto flop negli ultimi anni, risentendo pesantemente della crisi. Con una eccezione. Ed è proprio il movimento delle crociere. Nell’ultimo dossier Contribution of cruise tourism, diffuso dall’European Cruise Council, viene descritto l’impatto economico prodotto dalle crociere in europa durante il 2010. Si legge che le società di navigazione attive nel Mediterraneo e le spese affrontate dai passeggeri hanno generato un volume d’affari pari a 14,2 miliardi di euro, di cui il 30% affluito in tasche italiane. Elemento che fa del nostro Paese il maggior beneficiario dell’industria crocieristica nel continente. Dal 2005 ad oggi, il fatturato industriale è addirittura raddoppiato. E se si guarda anche all’indotto, le dimensioni del fenomeno assumono contorni davvero considerevoli. Si parla di 35 miliardi di euro, con una crescita del 40% nell’ultimo quinquennio che non ha mai conosciuto sosta.
Oggi, in Europa, le crociere danno lavoro a 307mila persone, movimentano un flusso di viaggi di quasi 30 milioni di persone all’anno. E il settore siede nel gruppo delle prime 20 industrie dell’Unione europea. Le aspettative appaiono positive anche per il futuro. Dal punto di vista delle novità cantieristiche, ad esempio, alla fine del 2012, il mercato europeo avrà assorbito 25 navi da crociera nuove di zecca nel giro di due anni. Su ordinazione di quattordici diversi armatori. Dati Ice alla mano, tra l’altro, il 43% delle navi da crociera del mondo esce da officine italiane. Leader Fincantieri che, nonostante la crisi, vale tutt’ora oltre 4 miliardi l’anno di fatturato (più di due terzi della produzione è destinata all’export) e dà lavoro, indotto escluso, a non meno di 10 mila persone. Nei suoi rapporti dedicati al settore, la Commissione Europea assicura che nessuno come l’Italia costruisce navi da crociera così belle. Però secondo le ultime stime realizzate da Bruxelles, il colosso tedesco Meyer Wert, in forte ascesa, è il primo costruttore mondiale per fatturato, produttività e sicurezza navale.

I numeri dicono che se si guarda alle movimentazioni, fra i primi trenta porti a livello planetario, ce ne sono ben sei che si affacciano sul Mediterraneo. Si tratta di Barcellona, Civitavecchia, Venezia, Pireo, Napoli e Palma di Maiorca. A bordo dei nuovi gioielli del mare, che hanno un costo medio di 365 milioni di euro (di cui 80 milioni solo per arredi di varia natura), i crocieristi trovano svaghi sempre più sofisticati. Nelle città galleggianti trovano posto casinò, cinema, discoteche, giochi elettronici e impianti sportivi. E non mancano occasioni di shopping, tecnologie e comfort all’interno delle cabine.

La passione contagia gli italiani che, negli ultimi anni, si sono imbarcati in numero sempre maggiore. Dagli 800 mila del 2009 si è passati agli 890mila del 2010 e al milione dell’anno scorso. Una crescita non da poco se si considera che, ancora nel 2007, i viaggiatori da crociera nostrani erano poco più di mezzo milione. Nel vecchio continente siamo terzi, preceduti solo da inglesi (1 milione e 600mila) e tedeschi (1 milione e 200mila). A trainare il movimento italiano c’è un’offerta sempre più diversificata e la disponibilità di ben 11 porti. E, a livello industriale, l’Italia non teme alcun rivale. Ancora l’European Cruise Council certifica che il nostro Paese è al primo posto per il business della costruzione di navi (1 miliardo 350 milioni di euro spesi nel 2010), per spese dirette (4 miliardi 300 milioni di euro ) e per il numero di occupati (96 mila circa). Anche se restano al primo posto, a livello mondiale come destinazione, i Caraibi cominciano a soffrire pesanti cali. Il Mediterraneo, invece, continua a crescere. Una crociera su cinque, infatti, solca il Mare nostrum. E col Mediterraneo sono cresciuti tutti i porti italiani: in testa quelli di Civitavecchia (quasi 2 milioni di passeggeri all’anno), Venezia e Napoli. I tre porti messi insieme rappresentano il 50 per cento circa del traffico complessivo. E c’è da considerare che, per numero di passeggeri, Civitavecchia e Venezia, figurano nella top 10 dei porti mondiali.

Fonte: 

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Martedì 28 Febbraio 2012

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19.55 – Schettino: “Cose che succedono”
“Sono cose che succedono”. Sono le parole che Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, ha detto riguardo al disastro della nave Costa Allegra. Lo riferisce il suo legale, Bruno Leporatti, che poi specifica come “Schettino non è in grado di fare commenti tecnici”.

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19.20 – Nave militare porta piccolo generatore
Una nave militare, di cui Costa non riferisce la nazionalità, ha portato su Costa Allegra un piccolo generatore. Lo ha reso noto Costa Crociere, precisando che “si sta cercando di ripristinare, seppur a intermittenza, qualche minima funzionalità a bordo”. Nel frattempo sono giunti a Mahè i 14 membri del care Team di Costa, una squadra di dirigenti, manager e tecnici specializzati con il compito di offrire assistenza alla nave e ai passeggeri.

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La Costa Allegra incide sul titolo Carnival

In Borsa ha toccato un minimo di 29,15 dollari ad azione, per poi recuperare nel corso della seduta

L’incendio a bordo di Costa Allegra e la conseguente deriva della nave ha segnato anche il titolo Carnival. Ieri in Borsa ha toccato un minimo di 29,15 dollari ad azione, per poi recuperare nel corso della seduta. E’ La Stampa a darne notizia, con l’intento di legare questo dato finanziario ad una vicenda che vede coinvolte sia le azioni del gruppo americano, sia l’a.d. di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi. Secondo quanto sostiene la testata, infatti, il manager, che siede anche nel board della Carnival, lo scorso 28 dicembre (e dunque prima della tragedia della Concordia), avrebbe esercitato un piccolo pacchetto di stock option, pari a 1800 azioni per un controvalore di circa 60 mila dollari. Ne avrebbe rivendute, il giorno stesso, 24.579 a 33,08 dollari, incassando 813 mila dollari, cifra che sarebbe stato difficile raggiungere in seguito con le quotazioni che, all’indomani del Giglio, sono scese a 28 dollari e mezzo (per poi tornare verso i 32). Tra il 15 e il 20 febbraio, segnala La Stampa, Foschi ha ricevuto un altro pacchetto di azioni questa volte gratuite della Carnival, circa 38.500, rivendendone 5191 a 31,2 dollari per azione, e incassando altri 161 mila dollari. Naturalmente, ci tiene a precisare la testata, è tutto in regola, “anche altri manager della compagnia hanno fatto trading con i titoli ricevuti nei piani d’incentivazione”.

Fonte: GuidaViaggi.it

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Costa, ora la compagnia trema davvero

L’incidente alle Seychelles getta nello sconforto la sede genoves. Che succederà adesso? Nelle scorse settimane era circolata con insistenza la voce di un possibile intervento della proprietà americana sul marchio e sulla sede

di MASSIMO MINELLA

 

Se dopo la tragedia della “Concordia” era latente la paura che il marchio potesse essere abbandonato dal mercato, ora con la “Allegra” alla deriva quella paura si fa terrore. Come si fa a resistere adesso, come si può ancora pensare di non finire sul fondo, nel momento più cupo della storia della Costa? Le immagini del fumaiolo della “Concordia” piegato davanti agli scogli non hanno smesso di fare il giro del mondo ed ecco arrivare le fotografie della “Allegra”. Certo, là era un tragico naufragio, qui un incendio domato in meno di un’ora. Ma dal punto di vista dell’immagine l’effetto è devastante.

“È un incubo, un incubo” sibila un’impiegata prima di uscire dal quartier generale di piazza Piccapietra. Qui Costa Crociere ha deciso di stabilirsi e di crescere, concentrando negli anni tutte le sue direzioni. Qui, in questo palazzo trasparente, con la facciata illuminata dai colori della bandiera italiana, perché così aveva voluto il presidente Pieluigi Foschi.

Un palazzo che oggi fa i conti con uno scenario inimmaginabile fino a poco più di un mese fa. Che succederà, adesso, alla Costa Crociere? Già nelle scorse settimane, era circolata con insistenza la voce di un possibile intervento della proprietà americana sul marchio e sulla sede. Voci sempre puntualmente smentite dalla compagnia. Decisivo, comunque, voci o non voci, sarà solo il mercato e la risposta che darà al mondo delle crociere.

Se Costa, che stava tentando di assorbire il contraccolpo del naufragio della “Concordia”, riuscirà a resistere anche alla deriva dell’Allegra, tutto potrà scorrere come prima. In caso contrario, con una picchiata delle prenotazioni, sarà necessario intervenire. I primi segnali, legati a gennaio e febbraio e relativi alle prenotazioni online, erano parsi incoraggianti. I clienti non avevano voltato le spalle alle crociere in senso lato (a nessuna delle compagnie). La competitività dell’offerta e ancor più l’enorme margine di crescita di questo comparto del business vacanze non avevano tradito nemmeno in questa circostanza. Qualcosa di più certo, però, arriverà nei prossimi giorni, quando a Miami (dove hanno sede Carnival e Royal Caribbean) si aprirà “Seatrade”, l’evento-clou a livello mondiale del mercato delle crociere.

(28 febbraio 2012)

 

Fonte: 

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POSSIBILE CHE QUALCUNO STIA SABOTANDO LA COSTA? – LA TENSIONE A GENOVA È ALTISSIMA: IL MARCHIO POTREBBE NON SOPRAVVIVERE – AGLI AZIONISTI (PRINCIPALMENTE AMERICANI) I MANAGER ITALIANI SI PRESENTERANNO CON UNA NAVE PERDUTA, RISARCIMENTI MILIONARI, I COSTI PER LA BONIFICA DELLA CONCORDIA. E ORA ALTRE RIPARAZIONI, RIMBORSI PER L’ALLEGRA – POCHI GIORNI FA, NELLA COSTA ROMANTICA IN RISTRUTTURAZIONE È DIVAMPATO UN PICCOLO INCENDIO, DOLOSO SECONDO I POMPIERI…

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L’allarme è arrivato nella sede di Genova di Costa Crociere poco dopo le dieci e mezza. Un incendio è divampato in sala macchine sulla Costa Allegra al largo delle Seychelles. Una mazzata. Di più, un incubo che ritorna. A poco più di un mese dal naufragio della Costa Concordia, con 25 morti e sette dispersi, la compagnia di proprietà di Carnival si trova ad affrontare un’altra emergenza. Senza vittime né feriti. Ma, comunque, con una nave che scarroccia alla deriva in un mare a rischio pirati.

È stata subito convocata l’unità di crisi: il vicepresidente esecutivo Manfred Ursprunker, il sovrintendente della flotta Paolo Parodi e il capo del dipartimento Roberto Forlanini. «Totale fiducia nel team», ha detto il presidente di Costa Crociere Pierluigi Foschi. Tutti e tre sono indagati dalla Procura di Grosseto per il naufragio della Concordia. Ma Costa Crociere difende i suoi uomini, le loro competenze e ha affidato alle loro mani la conduzione del caso Allegra.


Non c’è posto per domande sul futuro della compagnia messo in pericolo da questo secondo colpo a un’immagine di affidabilità costruita in anni di lavoro: «In questo momento – è la risposta dei vertici – la nostra priorità è l’assistenza delle persone a bordo dell’Allegra e la conclusione delle operazioni di soccorso». Ma l’orgoglio scatta e vengono ricordate le parole di Foschi di pochi giorni fa: «La Costa è una società solidissima e non fallirà».

Forse all’ipotesi estrema del fallimento non aveva pensato nessuno, ma negli ambienti marittimi avanza l’idea di interventi radicali che potrebbero portare la compagnia lontano da Genova e decretare la fine del marchio storico Costa, ceduto dalla famiglia genovese a Carnival. Un marchio, ha detto Foschi, «massacrato dai media» e sul cui futuro il presidente non si è più detto sicuro come all’indomani del naufragio ma che, per ora, la compagnia difende.


Bisognerà aspettare marzo e due importanti appuntamenti per capire il destino di Costa Crociere, un colosso delle vacanze per mare leader nel Mediterraneo e in Europa, 2,9 miliardi di fatturato e 504 milioni di euro di utile netto nel 2010, nello stesso anno sforata la soglia dei due milioni di passeggeri. In primavera ci sarà l’approvazione del bilancio del 2011: anche se naufragi e incendi resteranno temporalmente fuori dai conti, gli azionisti non potranno fare a meno di tracciare il punto della situazione con uno sguardo al futuro.

A marzo a Miami si terrà l’annuale Seatrade, la convention delle compagnie delle crociere in cui si valuta l’andamento del mercato. Costa Crociere deve fare i conti con una nave perduta, con risarcimenti difficilmente quantificabili e con i costi della bonifica della Concordia. Un nuovo capitolo di perdite per nave in cantiere e di risarcimenti ai passeggeri si apre con l’Allegra.

Ieri sera nella sede della Costa Crociere si avvertiva il nervosismo di chi si sente sotto assedio. Pochi giorni fa, a bordo della Costa Romantica in ristrutturazione a Genova nei cantieri Mariotti, è divampato un piccolo incendio. Molto fumo, poco danno. Un incendio doloso è stata la prima valutazione dei vigili del fuoco. Ora, un incendio divampa nella sala macchine di Costa Allegra. Solo colossale sfortuna?


Anche nei piani alti della compagnia comincia a serpeggiare l’inquietudine. È ipotizzabile che la Costa sia presa di mira? Un sabotaggio? La risposta più che ufficiosa è: non possiamo saperlo. Quindi, nulla è escluso. Quando la domanda sulla dolosità dell’incendio è posta in conferenza stampa il comandante Giorgio Moretti si trincera dietro un cauto: «Lo escluderei». Ma le cause dell’incendio sono da accertare. E in Costa Crociere si spera solo che sia finita qui.

Fonte:  

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COSTA CROCIERE: CAPITANERIA SEGNALA A PM GENOVA INCIDENTE ALLEGRA

(Fonte: AGI) – Genova, 28 feb. – E’ giunta alla procura di Genova una segnalazione da parte della capitaneria di porto sull’incidente avvenuto a bordo della nave da crociera Costa Allegra. Lo ha confermato il procuratore capo del capoluogo ligure Michele Di Lecce. L’incidente e’ avvenuto in acque internazionali. Dunque la procura di Genova sarebbe competente per effettuare le indagini sulla ricostruzione del sinistro. E’ infatti da chiarire quale sia stata la natura dell’incidente e, se accidentale, se sia stato causato da un malfunzionamento o da altro fatto casuale.(AGI) Ge1/Mav

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La Costa Allegra non è più alla deriva: rimorchiata da un peschereccio francese

Sbarco previsto per giovedì a Mahè. Più di mille persone a bordo senza energia elettrica. Esclusa l’ipotesi di dolo

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Non è più alla deriva la Costa Allegra, rimasta bloccata lunedì in pieno Oceano Indiano da un’avaria ai motori, conseguente a un incendio in sala macchine: il peschereccio d’altura francese ‘Trevignon’, che nella tarda serata di lunedì era riuscito a raggiungerla, ha infatti preso a rimorchio la nave italiana, e la sta adesso trainando verso l’isola di Mahè, la principale dell’arcipelago. I passeggeri sbarcheranno a Mahé (e non a Desroches, come previsto in un primo momento) giovedì primo marzo. La nave, come si apprende dalla Costa, verrà quindi trainata fino a Mahè, anche con il supporto di due rimorchiatori che consentirebbero di aumentare la velocità.

IL SOSTEGNO – Per alleviare il disagio dei passeggeri della Costa Allegra la compagnia ha predisposto continui collegamenti via elicottero con la nave per garantire il rifornimento di cibo, generi di conforto, torce elettriche.

L’EVOLUZIONE – In giornata la Allegra sarà poi raggiunta da due rimorchiatori oceanici veri e propri, grazie ai quali dovrebbe essere in grado di raggiungere la capitale Victoria, su Mahè, che era del resto la destinazione originaria della crociera. La nave sarà inoltre scortata da unità della stessa Guardia Costiera e da ricognitori dell’Aviazione locale.

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ANCHE I FUCILIERI – Intanto a bordo della nave sono presenti 1049 persone, di cui 636 passeggeri di varie nazionalità e 413 membri di equipaggio. Di questi 212 sono italiani: 126 passeggeri e 86 membri dell’equipaggio. «Non ci sono problemi per la sicurezza e per i passeggeri italiani della nave, secondo quanto confermato dalle autorità locali», ha detto il console delle Seychelles, Claudio Izzi. Sulla nave c’è anche un team di fucilieri di Marina del Reggimento San Marco in servizio antipirateria. La rotta, infatti, incrocia aree considerate a rischio. «Al momento escludiamo che l’incendio a bordo di Costa Allegra sia di natura dolosa» ha poi spiegato il comandante Giorgio Moretti, direttore delle operazioni nautiche di Costa Crociere.

PROCURA DI GENOVA – Le Capitanerie di Porto hanno segnalato l’incendio avvenuto su Costa Allegra alla Procura di Genova. Ritengono che, essendo l’incidente avvenuto in acque internazionali, la competenza sull’episodio sia appunto di Genova. Lo ha riferito oggi il procuratore capo, Michele Di Lecce, limitandosi a dire che il caso verrà esaminato e che è presto per dire se verrà o meno aperta un’inchiesta.

RISARCIMENTI – Nel frattempo il Codacons ha avviato le pratiche per una nuova azione di risarcimento nei confronti di Carnival e Costa Crociere. «In attesa dello sbarco dei passeggeri appare evidente come i viaggiatori a bordo della Costa Allegra abbiano subito ingenti danni, di tipo materiale (vacanza rovinata, servizi pagati e non usufruiti) e di tipo morale (paura e stress per l’incendio scoppiato a bordo)», hanno fatto sapere dall’associazione. Secondo il Presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, «Tali danni dovranno essere adeguatamente risarciti, e se Costa Crociere si limiterà ad un indennizzo da elemosina come nel caso della Concordia, per i passeggeri si aprirebbe addirittura la possibilità di inserirsi nell’azione di gruppo avviata negli Usa a seguito del naufragio del Giglio».

Fonte: Corriere della Serra

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28 Febbraio – 06:00 – La Costa Allegra, alla deriva nel mare delle Seychelles dopo che un incendio ha messo fuori uso i suoi motori, è stata rimorchiata dal peschereccio francese Trevignon e sarà portata verso l’isola di Desroches, a circa 120 miglia dal punto dove si trovava. Ci vorranno circa 33 ore, visto che la velocità è molto ridotta (4 nodi): l’arrivo è previsto per le 15 di mercoledì.

A bordo ci sono 1049 persone, di cui 212 italiani. Una volta arrivati a Desroches, i passeggeri saranno trasportati verso l’isola Mahé, capitale delle Seychelles, da dove torneranno a casa.

Fonte: La Repubblica

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I soccorsi. La centrale operativa della Guardia Costiera italiana ha allertato le autorità delle isole Seychelles competenti territorialmente per il soccorso. La prima unità dirottata verso il luogo dove la nave da crociera è alla deriva è un peschereccio oceanico da 90 metri, ed è arrivato poco dopo le 23. E’ il peschereccio d’altura francese ‘Trevignon’ come ha spiegato a Sky, il capitano di fregata Filippo Marini, portavoce della Capitaneria di Porto. “Il peschereccio si trova sotto la nave – ha assicurato – sono arrivati e daranno l’assistenza al comando di bordo. Le modalità operative saranno pianificate a bordo della nave e il peschereccio starà tutto il tempo necessario in attesa che arrivino gli altri mezzi”. Riguardo al traino Marini ha aggiunto che “è tutto da definire: attendiamo che arrivino i rimorchiatori e gli altri mezzi”. Un altro peschereccio arriverà quattro ore dopo. Le autorità portuali hanno inviato due rimorchiatori, che raggiungeranno la Costa Allegra non prima di martedì pomeriggio. Lo riferisce la guardia costiera, secondo quanto riporta la tv Seychelles Broadcasting Corp. Ora l’imbarcazione si trova a oltre 200 miglia a sud-ovest delle Seychelles e a circa 20 miglia da Alphonse Island. L’Allegra era partita dal Madagascar e diretta a Mahè nelle isole Seychelles.

Tre scenari per l’emergenza. Gli oltre seicento passeggeri a bordo della Costa Allegra potrebbero essere sbarcati su un atollo corallino che si trova a una ventina di miglia dalla posizione attuale della nave e da lì, con un ponte aereo, trasferiti a Mahe, capitale delle Seycelles. L’isola è Alphonse Island, 500 chilometri a sud ovest di Mahe, una pista d’atterraggio per piccoli aerei da turismo. C’è poi un’altra possibilità. Dall’Italia sono partiti una quindicina di tecnici della Costa che arriveranno domani mattina a Mahe: dopo aver raggiunto la nave cercheranno di far ripartire i generatori con l’obiettivo di avere una minima propulsione, per raggiungere in modo autonomo un porto dove effettuare le riparazioni. Se entrambe le ipotesi dovessero fallire, non restano che i rimorchiatori fino a Mahe.

Farnesina al lavoro. “Si sta lavorando per approntare sin d’ora l’organizzazione necessaria per favorire il rientro in Italia dei 212 cittadini italiani presenti a bordo, dopo che la nave avrà raggiunto il punto di attracco”. Lo rendono noto fonti della Farnesina, interpellate dall’Ansa. L’Unità di Crisi della Farnesina segue da vicino la vicenda ed è impegnata in un’opera di raccordo e costanti contatti fra il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, l’armatore e il Console Onorario alle Seychelles Claudio Izzi.

Fonte: 

 

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23.10 – Peschereccio francese ha raggiunto la nave
Il peschereccio d’altura francese “Trevignon” ha raggiunto la nave Allegra. Lo ha annunciato il capitano di fregata Filippo Marini, portavoce della Capitaneria di Porto. “Il peschereccio si trova sotto la nave – ha assicurato – sono arrivati e daranno l’assistenza al comando di bordo.

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22.07 – Nave da pesca arrivata in anticipo
La nave da pesca da alto mare è giunta con un anticipo di un’ora e tre quarti per soccorrere la Costa Allegra. Il peschereccio era atteso attorno alla mezzanotte. Dalla nave da crociera c’è già un contatto visivo dell’altro natante. Lo ha detto a Tgcom24 il comandante Giorgio Moretti, direttore delle operazioni di navigazione di Costa.

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21.58 – Passeggeri dormiranno sui ponti esterni
Le 636 persone a bordo della Costa Allegra trascorreranno la notte sui ponti esterni della nave. Lo ha riferito il comandante Giorgio Moretti, direttore delle operazioni di navigazione di Costa crociere, dal quartier generale della compagnia a Genova.

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21.21 – Passeggeri sui ponti esterni
Sono sui ponti esterni in attesa dei soccorsi, i 636 passeggeri della Costa Allegra bloccata al largo dell Seychelles da un incendio. A bordo della nave, a quanto riferisce la compagnia, non manca la luce elettrica, ma non funzionano l’impianto di propulsione e quello di condizionamento.

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21.07 – Comandante a compagnia: “Incendio a bordo”
“C’è un incendio nel locale generatori di poppa. Ho avviato le procedure di emergenza”: sono queste le parole con le quali il comandante della Costa Allegra, Nicolò Alba, ha informato l’unità di crisi di Costa Crociere a Genova, telefonando da bordo della nave.

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21.06 – Costa: “Tendiamo a escludere il dolo”
Costa Crociere “tende a escludere” che l’incendio su Costa Allegra sia di origine dolosa. Lo ha detto il capitano Giorgio Moretti, direttore dell’unità di crisi di Costa. “La nave – ha aggiunto – aveva superato di recente tutti i controlli di sicurezza”.

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20.58 – Costa conferma nave alla deriva
La Costa Allegra “è una nave alla deriva, non ha più propulsione”: lo ha confermato il comandante dell’unità operazioni navigazione della Costa Crociere, Giorgio Moretti. “L’incendio ha danneggiato il quadro elettrico principale e i generatori non funzionano più”.

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20.57 – Stessa unità di crisi della Concordia
Nell’unità di crisi di Costa Crociere che ha assunto la gestione dell’emergenza per l’incendio di Costa Allegra ci sono anche Roberto Ferrarini, Paolo Parodi e Manfred Ursprunger, indagati per il naufragio di Costa Concordia. Lo ha reso noto il comandante Giorgio Moretti, direttore operazioni navigazione di Costa Crociere.

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21:00 – Un aereo decollato dalle Seychelles ha raggiunto la Costa Allegra e sorvolato il luogo dove la nave è alla deriva, constatando che l’unità da crociera non ha, almeno da quanto si può vedere dall’alto, problemi di galleggiamento. E’ quanto si e’ appreso al Comando generale delle Capitanerie di Porto.

La Costa Allegra si trova a 200 miglia dalle Seychelles e a circa 20 miglia dall’atollo di Alphonse Island. (Fonte: Blitz quotdiano)

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Costa Allegra: dopo altro incidente calo delle prenotazioni per crociere

 

ROMA, 27 FEB –  ”Un rallentamento nelle prenotazioni c’è stato per tutte le compagnie, qualcosa in più per la società Costa”: a dirlo è il presidente di Astoi, l’Associazione che riunisce i maggiori tour operator e aderisce a Confindustria, Roberto Corbella, dopo il nuovo incidente che ha colpito la compagnia genovese, con l’incendio a bordo della Costa Allegra al largo delle Seychelles.

Il mercato crocieristico è andato molto bene fino al 2011. ”Valutare ora gli impatti di questi incidenti – spiega Corbella – è prematuro. Dopo l’incidente della Costa Concordia non ci sono state cancellazioni significative ma un rallentamento nelle prenotazioni c’è stato per tutte le compagnie, qualcosa in più per la società Costa, e questo era inevitabile. Non è ancora chiaro se le minori prenotazioni siano dovute a quello che e’ successo o alla crisi economica mondiale o ad entrambi i fattori. E’ ancora presto per valutare in modo completo gli effetti”.

27 febbraio 2012 | 19:52
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Parla Cosimo Nicastro portavoce capitanerie di porto – Rcd
Fonte: Corriere della Sera

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19.00 – Console a Tgcom24: situazione sotto controllo
“Rassicuro che la situazione è sotto controllo, c’è stato un incendio che è stato estinto, la nave non ha problemi di galleggiamento, ma non ha propulsione propria. Due rimorchiatori sono già partiti per trainarla nelle isole vicine”. E’ la spiegazione in diretta a Tgcom24 del console italiano alle Seychelles di Claudio Izzi sull’incendio avvenuto a bordo della Costa Allegra. “Le ultime informazioni le ho avute due ore fa dalle autorità locali e italiane. Non ci sono al momento rischi per l’equipaggio. Non posso confermare se due pescherecci oceanici stanno andando sul luogo, quello che è certo è che due rimorchiatori sono partiti. Una volta trainata su una delle isole vicine, si provvederà per l’evacuazione dei passeggeri”.

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18.57 – A bordo fucilieri della Marina
A bordo della Costa Allegra alla deriva, secondo quanto appreso dall’Ansa, c’e’ anche un team di fucilieri di Marina del Reggimento San Marco in servizio antipirateria. La rotta della nave da crociera, infatti, incrocia aree considerate a rischio e i militari assicurano la necessaria cornice di sicurezza.

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Costa: Codacons, chiesto controlli su tutte navi, ora scatta denuncia

Cronaca

Roma, 27 feb. (Adnkronos) – “Un altro grave incidente dimostra come, evidentemente, avessimo ragione noi a chiedere controlli urgenti su tutte le navi della flotta Costa Crociere”. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, intervenendo in merito all’episodio della Costa Allegra, alla deriva alle Seychelles dopo un incendio divampato a bordo, ricorda che “il 13 febbraio scorso avevamo chiesto al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, al Comando Generale delle Capitanerie di Porto e al Commissario Franco Gabrielli di sospendere per 30 giorni la licenza di navigazione delle navi della flotta Costa Crociere“.

Una pausa, secondo Rienzi, “necessaria ad effettuare sulle stesse le ispezioni e verifiche atte a scongiurare che sulle stesse navi potessero verificarsi violazioni di leggi e regolamenti, incidenti o eventi analoghi a quello della Concordia. Alla luce dell’episodio della Costa Allegra, non possiamo non chiederci perche’ non sia stata accolta la nostra richiesta. Ora, non appena saranno chiare le dinamiche di quanto accaduto alle Seychelles, chiameremo chi non ha disposto controlli sulle navi della Costa Crociere a rispondere delle proprie responsabilita’“, annuncia il presidente del Codacons.

Fonte:

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18.32 – A Tgcom24 amici passeggeri: siamo preoccupati
“Siamo molto preoccupati perché tutti hanno i telefoni spenti. L’altro giorno abbiamo sentito i nostri amici che erano in Madagascar e sono preoccupata perché su quella nave dovevamo esserci anche noi. Io, mio marito e mio figlio non siamo partiti per motivi lavorativi”. E’ il racconto a Tgcom24 di Giuseppina Musolino, amica di una coppia di turisti che si trova a bordo della Costa Allegra.
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17.30 – Nessun problema di galleggiamento
Un aereo decollato dalle Seychelles ha raggiunto la Costa Allegra e sorvolato il luogo dove la nave e’ alla deriva, constatando che la nave non ha, almeno da quanto si puo’ vedere dall’alto, problemi di galleggiamento. E’ quanto si è appreso al Comando generale delle Capitanerie di Porto.
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17.20 – Arrivo primi aiuto verso le 24
La prima unità dirottata verso il luogo dove è alla deriva la Costa Allegra dovrebbe raggiungere la nave da crociera intorno alla mezzanotte, ora italiana. Si tratta di un peschereccio oceanico da 90 metri. Un altro arriveràquattro ore dopo.

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16.20 – Black out a bordo
C’è un black out a bordo della nave Costa Allegra, dove le batterie tengono in funzione solo le apparecchiature di bordo. Lo si apprende al Comando generale delle Capitanerie di Porto, dove ribadiscono che la nave resta al momento senza propulsione ed è in attesa di esser rimorchiata.

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16.17 – Console Seychelles: “Ok gli italiani a bordo”
“Non ci sono problemi per la sicurezza e per i passeggeri italiani della nave Costa Allegra in navigazione al largo delle Seychelles, secondo quanto confermato dalle autorità locali”. Lo comunica per telefono all’Ansa il Console delle Seychelles, Claudio Izzi. “L’incendio è stato domato, la nave era partita dalle Mauritius in rotta per le Seychelles dove doveva arrivare domani mattina alle 8. Ora si trova a 250 miglia a sud delle Seychelles”. Izzi aggiunge che si sta provvedendo a raggiungere la nave.

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16.11 – Costa: “Allarme dato per precauzione”
Sulla Costa Allegra l’allarme generale “è stato dato per precauzione”. Lo ha riferito a Genova Costa Crociere, precisando che sulla nave sono presenti 636 passeggeri e 413 membri dell’equipaggio, di varia nazionalità. La nave era partita il 25 febbraio da Diego Suarez, ed era diretta al porto di Victorio, a Mahé, nelle Seychelles. L’arrivo era previsto per domani.

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16.00 – Incendio in sala macchine, già spento
L’incendio su Costa Allegra si è sviluppato in sala macchine, nel locale generatori elettrici situato a poppa, ed è già stato estinto. Non ci sono state vittime o feriti. Lo ha confermato la compagnia armatrice, precisando che sono intervenute le squadre antincendio e le fiamme non si sono estese ad altre zone della nave.

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15.55 – 212 italiani a bordo
A bordo della Costa Allegra gli italiani, secondo quanto si è appreso dalle Capitanerie di Porto, gli italiani sono in tutto 212: 186 passeggeri e 86 membri dell’equipaggio.

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15.50 – Nave senza propulsori
La Costa Allegra “resta al momento senza propulsione, ma i mezzi di comunicazioni dell’unità risultano funzionanti. Le condizioni meteo marine in zona danno mare stato 4 con raffiche di vento a 25 nodi”. Lo rende noto il comando generale delle Capitanerie di porto.

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15.47 – Compagnia: “Lanciata richiesta di soccorso”
Ci sono 1049 persone a bordo della Costa Allegra in navigazione al largo delle Seychelles, a circa 20 miglia da Alphonse Island. Lo ha reso noto la compagnia armatrice, confermando che la nave ha lanciato il segnale di richiesta di soccorso.

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15.45 – Inviati i soccorsi
La centrale operativa di Roma della Guardia costiera ha dirottato in zona tre mercantili e due motopescherecci per i soccorsi e le autorità di Seychelles hanno inviato due rimorchiatori, una nave ed un aereo.

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15.43 – Capitanerie: “Passeggeri in buona salute”
L’incendio a bordo della nave Costa Allegra è stato spento e i passeggeri sono “in buona salute”. Lo rendono noto le Capitanerie di Porto, dopo aver parlato con il comandante della nave.

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Filippo

Cruise blogger, amante del mare, degli orizzonti infiniti e dei tramonti infuocati. Il primo viaggio in nave nel 1988 è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Da allora, oltre 40 crociere all'attivo trascorse a bordo di numerose navi e compagnie. Blogger per passione, ogni esperienza rappresenta per me una nuova avventura da vivere con entusiasmo. Viaggiare allarga la mente e lo spirito, farlo per mare ci avvicina a noi stessi.