Test crocieristi superato: «Viareggio piace più di Portofino»
La città promossa ma con riserva dall’arrivo dei primi turisti stranieri Ok l’accoglienza, meno bene i negozi chiusi a pranzo e i prezzi dei bagni
Spendono migliaia di euro per una lunga crociera all inclusive per solcare i flutti del Mediterraneo, poi storcono il naso se a un bagno di Viareggio viene chiesto loro una ventina di euro per un ombrellone con sdraio.
La stagionata Viareggio ha accolto venerdì per la prima volta i crocieristi, circa 500 soprattutto tedeschi, ma anche di altre nazionalità: sono arrivati sul nostro molo per farsi un bel giro in Passeggiata.
Un evento annunciato da tempo che ha avuto tutti i crismi istituzionali con tanto di visita a bordo del sindaco Del Ghingaro accolto dal management del Gruppo Vannucci e dal comandante della nave e rappresentanti della Compagnia armatoriale tedesca Hapag Lloyd Cruises.
Ma gli occhi sono tutti puntati su questi “alieni biondi” con la loro aria altera, le camicie hawaiane e i sandali con i calzini. Dalla prima mattina due tender della Europa II hanno fatto la spola tra la nave e il molo per far toccare terra ai gruppetti che volevano vedersi un pezzetto di Toscana.
A guidarli verso la passeggiata alcune transenne legate col nastro banco-rosso, un tocco di fiore appena accennato. All’uscita della banchina un bel cartello per i taxi con prezzi davvero poco abbordabili, ma tanto sono stranieri: 350 euro andata/ritorno per Firenze in sette ore, 140 euro per Pisa in quattro ore.
Li hanno attesi anche gli stand di rappresentanza di Capitaneria di porto, dogana di Viareggio, commissariato di polizia di frontiera, Autorità portuale, Comune e rappresentanti armatori, nonché un punto informazioni allestito per l’occasione dall’ufficio turismo. Ma via, chi ha deciso di rimanere e non andare a visitare i grandi classici del turismo vuole vedere la città.
I viaggiatori che vengono dal mare si confondono subito con quelli che vengono da terra, si disperdono come pesciolini nell’immenso mare che è il viale della Passeggiata che sembrava ben poco sconvolta dall’annuncio di cotanto evento. All’ora di pranzo infatti la maggior parte dei negozi erano chiusi (tranne quelli che fanno solitamente il continuato), nessuno sconto insomma ai primi crocieristi.
I saldi ci sono e non si è abbastanza turisti se non si fanno acquisti: tedeschi alle prese con la moda.
«Ho comprato un paio di sandali per mia moglie e qualche tutina per mio nipote che è appena nato – dice Hans, un signore intorno ai 60 con una maglietta indiana, la pancia e gli occhiali a specchio – ho preferito rimanere a Viareggio perché Pisa l’ho già vista tanti anni fa. Mi sembra una cittadina molto carina, pittoresca, sicuramente meglio di Portofino dove siamo stati ieri – ed è proprio convinto – sicuramente Portofino ha il suo fascino ma Viareggio è meno turistica, meno pretenziosa e con meno gente. Ieri non riuscivamo proprio a respirare dalla folla che c’era».
Insomma Viareggio sembra avere un bel po’ di potenziale turistico. Alcuni, forse smarriti, si sono fatti pure la foto in posa come se fossero sotto la torre di Pisa.
Franziska è una ragazza di 35 anni, indossa un vestitino leggero color carta da zucchero e ha alle mani delle buste: «La città è carina e con i saldi ne abbiamo approfittato per fare qualche affare; ho comprato un abito estivo per me, un paio di scarpe e un foulard. La città mi è sembrata accogliente, meglio di Portofino – eccoci di nuovo – l’unica cosa che mi ha un po’ sdubbiata è che non c’è stato nessuno che ci abbia potuto indicare una spiaggia libera dove passare un’oretta, non avevamo voglia di spendere 25 euro per stare al sole un’ora soltanto». Forse i nostri stabilimenti non sono avvezzi a un turismo mordi e fuggi.
Viareggio promossa con un bell’otto pieno, piccole pecche per una città che è stata considerata molto carina ma un po’ provinciale. «Non ci sono molti ristoranti buoni qua – dice Aneta – però siamo stati bene. Non ci passerei due settimane ma è ok».
Il tempo per valutare forse era davvero troppo poco ed è subito tempo di ripartire.
Alla prossima, crocieristi.
Fonte: Il Tirreno Versilia
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