Crociera di lusso “Europa 2” e lo “scippo” di Viareggio
La guerra delle crociere si fa sempre più combattuta: e alla forte concorrenza di La Spezia, solo di recente allentata con il ritorno di alcune importanti compagnie alla livornese Porto 2000, si aggiunge adesso anche quella di Viareggio. Se non in termini quantitativi – siamo a poco meno di 4mila croceristi dell’arco di tutta la stagione, su un bilancio previsto per Livorno di oltre 600 mila – certamente in termini qualitativi. Ad aver preferito Viareggio a Livorno, secondo una nota dell’agenzia marittima viareggina Vannucci, è la compagnia Hapag-Lloyd per la sua recente nave di extra-lusso «Europa 2», che imbarca fino a 500 passeggeri a crociera e definisce lo standard della propria offerta «non come crociere ma come yachting» a sottolinearne l’esclusività. «Europa 2» scalerà Viareggio quattro volte nell’attuale stagione con l’obiettivo di portare i suoi ricchi croceristi nelle città d’arte dell’interino della Toscana: gli stessi itinerari proposti dalle navi che scalano Livorno.
Viene anche pubblicizzata la possibilità di iniziative congiunte per le crociere di lusso tra Viareggio e Porto Santo Stefano nell’Argentario. Sinficicativo della nuova iniziativa anche il fatto che alla base della scelta di Viareggio c’è, insieme all’opera della storica agenzia marittima del gruppo Vannucci, anche la Regione Toscana attraverso l’impegno della cosiddetta Authority portuale regionale guidata da Fabrizio Morelli. Da tempo la Regione Toscana ha infatti messo in rete i suoi porti minori non retti da Authorities di nomina ministeriale, ma fino ad oggi l’obiettivo sembrava essere quello di valorizzarli in particolare per i comparti dello yachting e della pesca professionale, senza alcuna velleità di creare concorrenza con i porti nazionali come Livorno, Piombino e Marina di Carrara (tutti e tre retti da Port Authority statali).
Va anche detto che alla Porto 2000 – guidata da Massimo Provinciali – l’iniziativa della Hapag Lloyd su Viareggio non sembra creare preoccupazione. Si afferma che si tratta di piccole navi con un numero ridotto di passeggeri che non possono mettere in dubbio il ruolo di Livorno nel grande business delle crociere: così come non preoccupa anche l’iniziativa in corso a Piombino di creare una vera stazione passeggeri con l’obiettivo di incrementare questo business sias per l’isola d’Elba che per tutta la zona etrusca. Livorno deve solo accelerare al massimo – si dice in Porto 2000 – il processo di realizzazione del «comparto crociere» nel porto sulla base di quanto approvato con il piano regolatore, unendo l’Alto Fondale alla Calata Orlando e dotando l’insieme di strutture finalmente degne di un porto da un milione di passeggeri.
Fonte: La Nazione
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