Cuba: il terminal crociere dell’Avana triplica le sue dimensioni
Il terminal crociere cubano dell’Avana arriverà ad accogliere il triplo delle navi gestite attualmente entro il 2024, grazie ad un programma di ampliamento delle infrastrutture del porto.
In seguito ad un accordo di gestione quindicennale siglato con la Global Ports Holding Plc di Istanbul, il pontile verrà aggiornato in modo da poter ospitare quattro ulteriori navi da crociera, portando la struttura ad una capacità complessiva di sei unità.
Alla base del maxi investimento, un progressivo ed importante aumento dei visitatori americani dell’isola: l’Avana continua ad attrarre per la sua architettura dell’epoca coloniale, la sua tipica cultura musicale e la grande ospitalità dei locali. Lo scorso anno la città ha ospitato circa 328.000 crocieristi, in crescita del 156% rispetto al 2016, e raggiungerà il traguardo dei 500.000 ospiti nel corso dell’anno, un numero importante rispetto ai circa 9,6 milioni di clienti generato nel 2017 dal mercato delle crociere ai Caraibi, in assoluto il più grande ed importante al mondo.
Carnival Corporation, Norwegian Cruise Line Holdings e Royal Caribbean Cruises, i tre principali player mondiali del settore, negli ultimi mesi hanno aggiunto nuovi viaggi all’isola cubana, in seguito all’annuncio del Presidente Trump di nuove restrizioni che colpiscono, di fatto, ristoranti e strutture alberghiere di terra con possibili collegamenti con il governo locale, favorendo indirettamente in questo modo le vacanze in nave, che forniscono vitto e alloggio a bordo.
In particolare, nel 2016 Carnival è stata la prima compagnia americana negli ultimi 50 anni a visitare Cuba con la nave Adonia del brand Fathom.
Nel corso del mese, l’azienda ha annunciato 23 nuovi viaggi a bordo di cinque diverse navi della flotta, compresa la Carnival Sunshine, la più grande unità ad essere mai stata impiegata all’isola.
L’investimento a Cuba sarà il primo nelle Americhe per la Global Ports Holding, il più grande operatore indipendente di crociere al mondo. La società turca, quotata a Londra, gestisce nell’attualità 14 porti crocieristici, 11 dei quali nel Mediterraneo, oltre a quello di Lisbona, in Portogallo, punto di riferimento soprattutto per i viaggi transatlantici e le Canarie, e quello di Singapore, meta strategica per i viaggi nel sud-est asiatico.
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