Cuba e Caraibi, il nuovo itinerario invernale di MSC Crociere. Reportage di Viaggio
Benvenuti a Cuba!
Inizia così il nostro primo reportage del 2016 che condivideremo con voi in tempo reale sulle pagine del blog e sui nostri principali canali sociali.
Ci troviamo dall’altra parte del mondo, in linea d’aria a circa 8.700 km di distanza dall’Italia: poco più di 11 ore di volo per raggiungere le calde e cristalline acque caraibiche che da quest’anno, grazie all’offerta di MSC Crociere, diventano ancora più interessanti. E’ iniziata infatti dallo scorso mese di dicembre la nuovissima programmazione di MSC Opera caratterizzata, per tutta la stagione invernale, da itinerari settimanali che vedono quale protagonista principale l’affascinante isola di Cuba.
Siamo da poco atterrati a L’Avana (fuso orario attuale – 6 ore), la capitale dell’isola. In porto, ad attenderci, una MSC Opera illuminata a giorno che regala una sensazione decisamente particolare. Una nave da crociera a Cuba: impensabile fino a poco tempo fa!
Doppio overnight per noi a l’Avana: rimarremo ormeggiati qui fino a giovedì sera, quando salperemo con prua orientata verso la verdissima Giamaica.
A poco meno di 200 km di distanza dalla Florida, Cuba è la maggiore delle Grandi Antille ed il suo territorio, in realtà, comprende un vero e proprio arcipelago che vanta oggi circa 11 milioni di abitanti, dei quali 2,5 milioni vivono all’Avana.
Affascinante, vivace e intrisa d’atmosfera, Cuba rappresenta una destinazione del tutto unica e che, da sola, vale il lungo viaggio.
Il nostro programma. Atterrati in serata, dedicheremo le giornate di martedì 6 gennaio e mercoledì alla capitale, ma non solo: tenteremo di assaporare quanto più possibile da vicino lo stile autentico dell’isola e dei suoi abitanti. Nel tardo pomeriggio di giovedì, MSC Opera salperà alla volta di Montego Bay, in Giamaica, che raggiungeremo dopo un’intera giornata di navigazione. Quindi scalo a Georgetown (Isole Cayman), a Cozumel (Messico) ed ancora una giornata a Cuba prima del rientro in Italia.
Condivideremo con voi in questo spazio il nostro reportage di viaggio, arricchendolo giornalmente con nuovi contenuti, foto e video. Non mancheranno contributi fotografici anche sui nostri canali sociali di Facebook, Twitter e Instagram. E da quest’anno, per la prima volta, Periscope ci consentirà di trasmettere in diretta “pillole di crociera”, brevi momenti della vita di bordo e non solo, pensati per farvi vivere in tempo reale l’esperienza di viaggio.
Collegatevi ai nostri profili e restate connessi: è #FinalmenteCuba!
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DAY 1 – L’Avana
Benvenuti in un altro mondo. La nostra prima giornata di crociera è stata interamente dedicata all’Avana. Un tour alla volta dei principali quartieri e viali, passando tra gli abitanti locali e respirando dinamiche e ritmi della città. Perché spesso, per comprendere appieno la bellezza di un luogo, non è sufficiente ammirarne i monumenti, le chiese e più in generale il suo patrimonio artistico. Talvolta vale la pena di scendere più in profondità per percepire l’essenza ed il carattere che quella particolare città riesce ad esprimere. E vale certamente la pena di acquisire una simile prospettiva per Cuba, un Paese che ci ha conquistati senza riserve e fin da subito.
Qui non troverete sfarzi architettonici particolari, chiese e monumenti a cui dedicare centinaia di scatti fotografici, né probabilmente un patrimonio artistico tra i più rilevanti al mondo. Questa aspettativa, anzi, rischierebbe di rovinare la vostra visita.
Per comprendere appieno Cuba dovrete abbandonare fin dall’atterraggio ogni tipo di preconcetto.
In breve tempo vi renderete conto di essere arrivati in un luogo dai forti contrasti, intrappolato nel passato ma che è riuscito a fare di questo aspetto un punto di forza. Un paese in cui percepirete una disordinata armonia, talvolta non comprensibile fino in fondo, ma che allo stesso tempo vi sorprenderà sopra ogni attesa. E L’Avana incarna alla perfezione questo mix di contrasti che rende in generale Cuba un mondo a sé, autentico e che regala al turista la sensazione di essere non ai Caraibi, non al mare, non in vacanza, ma solo ed esclusivamente a Cuba.
Quando, negli anni ’60, Castro premette il pulsante “pausa” dello sviluppo economico del Paese, probabilmente senza saperlo preservò fino ad oggi molte delle autenticità e tradizioni locali.
La nostra giornata a L’Avana è iniziata con un tour per la città, percorso in parte con un’auto d’epoca americana guidata dal simpatico e bravo Jorge, ragazzo cubano doc che, grazie alla sua spontaneità e naturalezza, ci ha trasportati, con le sue parole, nella sua Cuba, dalla prospettiva cioè di chi ci vive da sempre.
L’Avana è un continuo mix di forti contrasti: finanziariamente povera ma culturalmente molto ricca. La decadenza di alcuni edifici si contrappone allo splendore urbanistico: nonostante un’incuria durata quasi cinquant’anni, la città è ancora oggi indiscutibilmente bella. Difficile spiegarne le ragioni: la sua storia forse, o l’immagine delle onde che si infrangono da decenni contro un muraglione di difesa, od ancora per via della luce del sole che illumina i muri colorati dei palazzi. Le sue contraddizioni la rendono affascinante, regalano l’immagine di una città fermatasi cinquant’anni fa ma per questo unica e che, da sola, vale il viaggio.
L’Avana è tutto questo e molto di più: passeggiare per le vie della capitale regala anche la sensazione di trovarsi in un luogo di grande esuberanza, caratterizzato dalla cordialità dei suoi abitanti, sopravvissuti, improvvisatori, ma anche poeti e sognatori, e dalla musica, che trasuda da ogni casa ed in ogni momento della giornata.
E per concludere in bellezza il nostro tour, la giornata è proseguita con una coloratissima serata trascorsa al Club Tropicana, un’istituzione all’Avana fin dalla sua apertura avvenuta nel 1939.
Famoso in tutto il mondo, il Club Tropicana è uno dei pochi locali di vita notturna sopravvissuto agli anni della rivoluzione e che ha riscosso nel tempo decine di premi e riconoscimenti anche internazionali.
Rispetto alla sua apertura, la struttura del cabaret all’aperto è ancora oggi cambiata ben poco: decine di ballerine e ballerini con ricchi costumi si alternano in uno show della durata di quasi due ore, al ritmo di salsa e tra coloratissime luci. Uno spettacolo straordinariamente coerente con l’immagine del Paese.
Spesso, durante la nostra visita, ci siamo ripetuti quasi increduli: “Siamo all’Avana!“.
Si, vero: è #FinalmenteCuba!
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DAY 2 – Pinar del Río
Per il nostro secondo giorno di crociera, conquistati dal fascino cubano, abbiamo deciso di avvicinarci ancora di più alla cultura locale, allontanandoci dalle zone maggiormente turistiche e scegliendo un tour lungo la provincia di Pinar del Río.
Situata all’estremità più a ovest dell’isola, quest’area, che rappresenta la scelta ideale per gli amanti della natura e che vanta il più alto numero di aree protette del Paese, si caratterizza per infiniti spazi verdissimi e in larga pare ancora oggi incontaminati. Un luogo in cui il colore rosso rugginoso della terra, insieme allo smeraldo della natura e all’azzurro del cielo, ricreano insieme paesaggi da cartolina unici al mondo.
Grazie poi al suo microclima, questa è anche la migliore area geografica del globo in cui coltivare il tabacco, vera quintessenza di Cuba. Ed è proprio dalle foglie raccolte in questi campi che si producono i più apprezzati e conosciuti sigari a livello internazionale.
Partiti dall’Avana in prima mattinata, dopo circa due ore e mezza di strada e meravigliosi panorami campestri che ci hanno regalato la piacevole sensazione di essere stati catapultati in un passato senza tempo, la prima tappa del nostro tour cubano è stata la valle di Viñales, un’area caratterizzata da ampie distese di pini ed enormi formazioni calcaree dalla cima piatta che si elevano acquisendo forme particolari. Lunga circa 11 km e larga 5, questa vallata è stata dichiarata nel 1999 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità per le sue mogotes – le formazioni calcaree -, l’architettura dei villaggi locali e le fattorie tradizionali.
Viñales e più in generale la zona di Pinar del Río, è ancora oggi una destinazione poco turistica, nonostante la sua rara bellezza, ed è riuscita per questo a conservare intatti nel tempo usi e consuetudini dei suoi abitanti. Qui, la vita nei villaggi rurali scorre lenta e rilassata: i guajiro, con il loro caratteristico sombrero bianco, si dedicano tutto il giorno alle piantagioni di tabacco e, da febbraio a maggio, al successivo essicamento in appositi secadero (essicatoi), realizzati con foglie di palma.
Questo tour fuori porta ci consente di apprezzare ancora di più l’aspetto culturale che Cuba ha da offrire. Le poche ore trascorse qui ci allontanano per un attimo da tutto il resto del mondo. Il silenzio della natura copre completamente i ricordi chiassosi delle nostre città, i ritmi frenetici a cui siamo abituati e paradossalmente ci porta ad apprezzare ciò che oggi, nella nostra dimensione abituale dall’altra parte del mondo, non esiste (quasi) più. A ciò si aggiungono paesaggi visivamente spettacolari, talmente perfetti da sembrare tele dipinte o scenografie di un film. Tutto diventa improvvisamente armonico e naturale.
Ripreso il tour, ai margini della Valle di Viñales, la catena montuosa Sierra de los Organos regala alla nostra vista un enorme murales, lungo 120 metri, realizzato sul fianco del monte Mogote dos Hermanas. Ideato nel 1961 dall’artista Leovigildo Gonzalez Morillo, il murales, che venne realizzato in cinque anni grazie al lavoro costante di 18 persone, rappresenta attraverso i soggetti raffigurati la teoria dell’evoluzione.
Imboccata la strada del rientro all’Avana – oggi MSC Opera salperà alle 18:00 -, a circa 80 km dalla Capitale un’ultima sosta ci porta a Soroa, una piccola località di montagna conosciuta come “l’arcobaleno di Cuba” per via del suo microclima. Intense precipitazioni ed una temperatura costante tutto l’anno di circa 22-25°C, rendono questo centro un’area naturale particolarmente rigogliosa e adatta alla crescita delle orchidee. Ai piedi di una collina, l’Orquideario Soroa custodisce gelosamente centinaia di diverse specie di orchidee oltre ad altre piante endemiche, accumulate negli anni dall’avvocato spagnolo Tomas Felipe Camacho, che realizzò il parco negli anni ’40 in ricordo della moglie e della figlia.
Con il ricordo vivo dei colori e dei profumi di Cuba apprezzati in questi due giorni di sosta, salpiamo in tarda serata sotto un cielo di stelle, alla volta del nostro prossimo scalo. MSC Opera navigherà un intero giorno prima di arrivare, sabato mattina, a Montego Bay, nella verde Giamaica.
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DAY 3 e 4 – Navigazione e Giamaica (Negril)
Lasciato il porto cubano dell’Avana, MSC Opera è salpata con prua orientata verso Montego Bay, in Giamaica. Un intero giorno di navigazione ci ha consentito di familiarizzare con la nave e di rilassarci completamente, cullati dai dolci movimenti del mare. Chi all’aperto, riscaldato da un bellissimo sole estivo, chi in centro benessere, tra attività sportive e massaggi, e chi ancora in compagnia di una buona lettura o impegnato con l’equipe di animazione in diverse attività di intrattenimento, la giornata è piacevolmente trascorsa in un clima disteso e vacanziero.
Così rigenerati abbiamo affrontato il giorno seguente, che è stato all’insegna del buonumore e di una nuova avventura nella verdissima Giamaica.
Isola delle tre “R” – reggae, reefer (spinello) e rum -, la Giamaica è ancora oggi considerata una delle più belle dei Caraibi e adatta, grazie alle caratteristiche del suo territorio, a molti tipi di turismo.
Ampie spiagge di sabbia bianca, barriera corallina ed acque turchesi, lussuose strutture alberghiere, una natura particolarmente rigogliosa e lussureggiante, verdi montagne ed ancora rossi tramonti infuocati, rendono la Giamaica una tra le destinazioni più apprezzate della regione.
A questi aspetti si aggiunge un fattore culturale distintivo. A dispetto della posizione geografica e del passato coloniale dell’isola, la popolazione locale ancora oggi esprime influenze africane, rendendo questo territorio differente da tutti gli altri e per questo unico.
Per la nostra giornata di vacanza, una volta sbarcati da MSC Opera abbiamo deciso di godere delle bellezze naturali dell’isola concedendoci una splendida giornata estiva di mare. Del resto siamo ai Caraibi: sole, mare e spiagge da cartolina sono un must qui, specie per chi, come noi, vive regolarmente un inverno decisamente differente dall’altra parte del mondo. Partiti dal porto, grazie ad un viaggio su strada di circa un’ora, abbiamo quindi raggiunto Negril, uno dei maggiori centri della regione di Cornwall.
Situata all’estrema punta occidentale della Giamaica, questa località è internazionalmente conosciuta per le sue lunghissime spiagge di sabbia bianca circondate da una vegetazione tropicale particolarmente fitta e rigogliosa. Questa zona è divenuta negli anni un centro turistico piuttosto attivo e vanta oggi numerose strutture alberghiere, per tutti i gusti e tutte le tasche.
La Seven Mile Beach è la nostra destinazione finale. Si tratta di una spiaggia suggestiva – è la più lunga della Giamaica – e sulla quale si affacciano la maggior parte delle strutture ricettive della città. Soffice sabbia bianca, un mare turchese e la barriera corallina a poca distanza, rendono questa lingua di terra una vera e propria oasi naturale.
Con pochi dollari americani, oltre all’accesso ci vengono forniti anche lettini, ombrelloni e la possibilità di utilizzare tutte le attrezzature.
I colori di questo paradiso terrestre da soli riempiono di buonumore e serenità. Solo pochi giorni fa eravamo alle prese, in Italia, con il freddo, la nebbia ed in alcuni casi anche la neve. Oggi, invece, siamo dall’altra parte del mondo, in costume da bagno, lontano da tutto e da tutti. Siamo ai Caraibi!
Per apprezzare ancora di più questa zona, decidiamo di salpare a bordo di una piccola barca con il fondo in vetro per ammirare al largo la barriera corallina.
Una decina di minuti di navigazione ci consentono di ammirare una natura sottomarina vivace: decine di specie di coloratissimi pesci tropicali popolano queste acque turchesi e rendono il nostro bagno particolarmente entusiasmante.
La giornata trascorre all’insegna di un rilassante dolce far nulla in spiaggia, tra bagni in mare, letture, sole ed il pranzo in un piccolo ristorante sulla spiaggia in cui abbiamo modo di gustare la cucina locale, prevalentemente a base di pesce fresco, riso, carne di pollo e numerose spezie che rendono i piatti sempre molto gustosi e saporiti.
Il viaggio di rientro a Montego Bay ci consente di attraversare piccoli centri e paesi dell’entroterra, fuori dai percorsi turistici più popolari e di avvicinarci in questo modo alla cultura locale. I giamaicani sono cordiali ed hanno il sorriso pronto, ma non si tratta di un’isola sempre facile e spensierata. Il loro passato è inevitabilmente legato al periodo della schiavitù e alle piantagioni di canna da zucchero ed il loro stile di vita “reggae” incarna un mix di sentimenti: amore, rabbia, voglia di libertà ma anche malcontento sociale.
Una breve sosta ad un mercato locale, infine, ci consente per pochi dollari, di assaporare frutta tropicale locale, inutile dirlo, tra la più buona di sempre.
Prima del rientro in nave, infine, ancora uno stop, questa volta al Rick’s Cafè, consderato come uno dei dieci bar più belli al mondo.
Situata sulla scogiera Westend di Negril, nel corso degli anni la struttura è stata ricostruita tre volte a causa degli uragani che si sono abbattuti. La vista da qui è realmente mozzafiato: il turchese del mare si fonde all’infinito all’azzurro del cielo e regala immagini curative per lo spirito.
Ci dicono che uno dei migliori momenti per gustare un cocktail è al tramonto, quando il sole colora di rosso il paesaggio da cartolina e la scogliera si anima grazie alla musica live che tutti i giorni viene suonata fino alle prime luci dell’alba e grazie ad abili tuffatori che si lanciano da un trampolino naturale ad oltre 20 metri di altezza.
In serata MSC Opera lascia il porto di Montego Bay alla volta di George Town, alle Isole Cayman, per una nuova giornata caraibica, tra un cocktail in piscina ed uno scatenato white party musicale sotto le stelle che anima una nottata all’aperto piena di voglia divertirsi!
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DAY 5 e 6 – Isole Cayman e Messico
Dopo la giornata giamaicana a Montego Bay, la nostra crociera è proseguita con lo scalo a George Town, alle Isole Cayman.
Avvistate per la prima volta da Cristoforo Colombo nel 1503, l’arcipelago si compone di tre isole: Grand Cayman, Little Cayman e Cayman Brac.
Tra le principali destinazioni turistiche dell’area, le Cayman sono oggi molto varie: colorati fondali marini, elementi architettonici inglesi e delle Indie Occidentali, strutture alberghiere di lusso, spiagge bianche ed acque turchesi si fondono tra loro creando un mix caratteristico e particolarmente apprezzato.
Qui tutto è tranquillo: uomini d’affari, abitanti e turisti vivono rilassati, circondati da una realtà ideale, tra natura lussureggiante, locali sulla spiaggia, campi da golf e ristoranti.
Per la nostra giornata caraibica, in considerazione anche dello scalo di mezza giornata, abbiamo optato per un’altra mattinata di mare. Una volta sbarcati da MSC Opera, a pochi minuti dal complesso portuale, la Royal Palms Beach è stata la nostra oasi di relax.
Davanti a noi un mare turchese cosparso di scintillanti riflessi di sole; una bianca spiaggia bianca sotto i nostri teli; palme e resort alle nostre spalle. Un piccolo paradiso che ci ha cullati per tutto il tempo della nostra sosta.
Una lunga passeggiata accarezzati dalle onde del mare, una gita in barca alla volta della vicina barriera corallina e relax all’ombra di una verdissima palma: cosa volere di più?
Il tempo di un ultimo tuffo ed è ora di ritornare a bordo: nelle prime ore del pomeriggio MSC Opera salperà infatti per raggiungere Cozumel, in Messico, ultimo scalo della nostra crociera.
Il pomeriggio prosegue sui ponti esterni, riscaldati e baciati da un sole particolarmente forte. E tra un bagno in piscina ed un party all’aperto in compagnia dell’animazione, in un attimo uno spettacolare tramonto sul mare cattura l’attenzione di tutti i passeggeri e ci fa sentire straordinariamente in armonia con la natura che ci circonda.
In serata lo speciale cocktail riservato ai soci MSC Voyagers Club apre i festeggiamenti della nostra penultima notte di crociera. Gli intrattenimenti a bordo di MSC Opera sono particolarmente piacevoli: tra l’animazione (ma non solo), alcuni ragazzi cubani ci avvicinano ulteriormente alla cultura latina del Paese, gioviale, disponibile, mai invadente e con una gran dose di simpatia.
Condizioni meteorologiche avverse cancellano purtroppo i nostri piani a Cozumel. Dalle prime ore del mattino pioggia e vento forte rendono ogni gita impraticabile e ci costringono a rinunciare alla nostra idea di ritornare, dopo alcuni anni, all’amata Playa del Carmen.
Dopo una breve passeggiata a Cozumel, muniti di ombrelli e impermeabili, tra mercatini di artigianato locale e poco altro, decidiamo di rientrare in nave: dedicheremo il resto della nostra giornata ad un dolce far nulla, in totale relax, tra la SPA di bordo ed alcuni saloni interni. Anche questo, in fondo, è il bello di essere in crociera!
Per chi però avrà la possibilità di godere di un tempo migliore, suggeriamo per questo scalo l’intera giornata alla bellissima Playa del Carmen o, in alternativa, un tour culturale alla volta del sito archeologico di Tulum, affacciato su uno spettacolare tratto costiero rimasto ancora oggi integro dallo sviluppo turistico che ha coinvolto invece le regioni vicine. Un tuffo in quel che rimane dell’antica popolazione Maya in un contesto particolarmente suggestivo e di grande impatto.
Di seguito alcuni scatti di questi bellissimi luoghi, immortalati in occasione di un altro recente viaggio caraibico che comprendeva, tra gli altri, anche la tappa a Cozumel.
La nostra crociera è ormai conclusa. E’ stata una settimana piena di paesaggi, colori ed emozioni. Ripensando alla nostra partenza, sembra essere trascorso molto, molto più tempo. Segnale evidente che si è trattata di un’esperienza riuscita, capace di trasportarci lontani dalla nostra quotidianità. E’ stata una super vacanza. E’ #FinalmenteCuba
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Suggerimenti Utili
A conclusione del nostro lungo reportage di viaggio dedicato al nuovo itinerario a Cuba di MSC Crociere, pubblichiamo di seguito alcuni suggerimenti utili, con l’intento di offrire spunti a tutti coloro che hanno scelto, o sceglieranno questa crociera come destinazione delle proprie vacanze.
Prima di partire
Cuba si è aperta da pochissimo ad un turismo di massa e per questa ragione va considerato che si tratta di un Paese con strutture e processi non sempre in grado di gestire grandi numeri. Il primo suggerimento quindi da tenere bene a mente per tutta la durata del viaggio è questa consapevolezza. Fin dalla partenza. Vi troverete letteralmente in un altro mondo, rimasto fermo a cinquant’anni fa, nel bene e nel male. Potrà sembrare una banalità, ma riuscire ad entrare in questa prospettiva vi assicurerà le fondamenta per una positiva esperienza di viaggio.
Attualmente per poter entrare a Cuba occorre essere muniti di: Passaporto con validità residua di almeno sei mesi; visto di ingresso; assicurazione medica.
Per quanto riguarda il passaporto, va segnalato che dal 2014 sono in vigore le nuove regole che prevedono, tra le altre, l’eliminazione della marca da bollo annuale anche per quei documenti emessi prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto (giugno 2014). Non occorrerà più pertanto rinnovarne annualmente la validità con l’apposizione della marca da bollo da 40,29 euro.
Una volta atterrati all’Avana, per superare i controlli all’aeroporto dovrete anche essere muniti di un visto di ingresso e di una polizza sanitaria. Se avete acquistato un pacchetto MSC completo fly&cruise, il primo visto di ingresso – la cosiddetta Tarjeta de Turista – è incluso nel costo di crociera e vi verrà consegnato nelle fasi del check-in all’aeroporto di partenza, in Italia.
Il visto vi consentirà di entrare a Cuba e di muovervi liberamente nel Paese durante i primi due giorni e mezzo di sosta all’Avana.
Successivamente la nave salperà per Giamaica, Cayman e Messico e rientrerà all’Avana al termine della crociera. In quella occasione occorrerà un nuovo visto per il secondo ingresso a Cuba, non incluso nel pacchetto di viaggio: la Tarjeta vi verrà automaticamente consegnata a bordo dallo staff MSC al costo di 15 euro per passeggero che saranno addebitati al conto di cabina.
Coloro che invece hanno prenotato la soluzione solo crociera, dovranno provvedere ad ottenere i visti a proprie spese.
Come regola generale, è bene comunque accertarsi di tali aspetti prima della partenza con la propria agenzia viaggi di fiducia.
Infine, è obbligatorio essere in possesso di un’assicurazione medica, anch’essa inclusa nel pacchetto di viaggio. Una volta ricevuti i biglietti in formato elettronico, è importante ricordarsi di stampare anche il fascicolo completo della polizza allegata, perché vi verrà con ogni probabilità richiesto in fase di partenza o arrivo.
E’ bene anche sapere che quella compresa nel pacchetto di viaggio è, come sempre in questi casi, una polizza collettiva con massimali sufficienti per consentire l’ingresso nel Paese. Qualora foste interessati ad una copertura più strutturata e soprattutto con massimali più generosi – in caso di necessità dovete infatti considerare che vi trovate a 11 ore di distanza da casa – occorrerà stipulare un’assicurazione per conto proprio prima della partenza e versare il relativo premio. Non tutte le compagnie assicurative coprono il rischio Cuba e sarà pertanto importante fare attenzione a questo aspetto. Nell’attualità, tra le principali realtà che propongono coperture mediche a Cuba, segnaliamo Allianz ed Europe Assistance.
Voli
Per raggiungere la capitale cubana, il pacchetto MSC per la corrente stagione prevede voli charter Meridiana da Milano e da Roma. Quale che sia l’operativo assegnatovi, la durata del volo sarà piuttosto lunga: circa 11 ore e 15 minuti con partenza dall’Italia nelle prime ore del pomeriggio.
Meridiana effettua generalmente il servizio con Boeing 767, velivoli abbastanza confortevoli ma non tra i più moderni della flotta. In considerazione del fatto che la vostra vacanza entrerà nel clou fin dalle prime ore del vostro arrivo all’Avana, è fondamentale, a nostro parere, riuscire ad arrivare a Cuba il più possibile riposati.
Il giorno successivo sarà infatti la vostra unica opportunità di godere appieno della capitale cubana per un’intera giornata e serata e non avrete tempo per riposare.
Per la nostra esperienza, in fase di prenotazione abbiamo optato per posti in Business Class ed è stata una scelta rivelatasi vincente. La differenza di prezzo rispetto all’Economy è stata davvero minima in rapporto a quella che generalmente esiste sui voli di linea. Non sarà una Business – pochi tra l’altro i posti disponibili – tra le più esclusive e confortevoli, ma i sedili più larghi nelle prime file vi consentiranno di distendere le gambe e di reclinare lo schienale quanto basta per rilassarvi e riposare.
Una volta atterrati, seguirete le indicazioni del personale di terra per raggiungere il transfer che vi porterà, in circa 20 minuti, al porto. Non dovrete preoccuparvi dei bagagli: li troverete direttamente in cabina.
Escursioni
Arriverete a bordo in serata, al pari di tutti gli altri ospiti provenienti dagli altri mercati europei. In quelle prime ore, nonostante l’orario, in tutta la nave ci sarà un gran fermento di persone ed equipaggio.
Per questa ragione suggeriamo caldamente di salire a bordo con le idee ben chiare su quello che vorrete fare e vedere quantomeno all’Avana nei due giorni successivi. Durante la nostra esperienza ci siamo trovati, all’arrivo, di fronte a code interminabili all’ufficio escursioni che si sono protratte fino a tarda notte.
Per ovviare a ciò suggeriamo caldamente, qualora interessati, di selezionare e prenotare le escursioni preferite comodamente da casa, attraverso il portale web MSC Crociere. In questo caso, infatti, riceverete i biglietti direttamente in cabina, senza alcuna necessità, dopo il lungo viaggio, di mettervi in coda per acquistare i biglietti.
Denaro Contante
Se, come me, siete generalmente abituati ad utilizzare il bancomat e più in generale le carte di credito per prelevare contanti e/o pagare, a Cuba dovrete purtroppo abbandonare questa comodità. Sportelli ATM ne troverete davvero pochi e le carte di credito vengono accettate di rado.
Meglio quindi portarsi un po’ di denaro contante per gestire le spese a terra.
L’Euro è accettato pressoché ovunque – solo le banconote, non le monete -, ma per gestire mance (culturalmente sempre previste e dovute) e piccoli acquisti, suggeriamo di cambiare la nostra divisa con la loro, il peso convertibile. A questo proposito farà a caso vostro un ufficio cambi all’interno del terminal, in porto, aperto dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio. Il rapporto indicativo di cambio Euro/Peso convertibile è di 1,09.
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L’isola principale di Cuba è davvero molto vasta: impossibile pensare di visitarla tutta nei due giorni di sosta. Oltre a questo aspetto, occorre considerare che talvolta la qualità delle strade, dei mezzi di trasporto disponibili ed i limiti di velocità locali, comportano tempi di percorrenza mediamente più lunghi rispetto ai nostri standard. Un esempio: per raggiungere la regione di Pinar del Rio citata nel reportage, abbiamo impiegato circa due ore e mezza di auto per coprire una distanza di circa 150 chilometri. Qualora quindi decideste di affidarvi a dei tour fai da te, occorrerà considerare attentamente questo aspetto per calcolare bene i tempi. Ricordiamo infatti che in caso di ritardi riferibili a tour individuali, MSC Opera non potrà aspettarvi!
Vivrete la nave come una sorta di hotel galleggiante, dedicando gran parte del tempo a disposizione alla scoperta dei luoghi toccati dagli itinerari. Ed in questo senso MSC Opera costituisce una soluzione di viaggio ideale: non troppo grande e quindi non dispersiva, ma nemmeno troppo piccola. Un ottimo compromesso tra comfort, servizi ed intrattenimenti. L’animazione, in particolare, è particolarmente coinvolgente e di qualità, probabilmente grazie anche allo spirito ed alla simpatia latina di alcuni ragazzi e ragazze cubane che compongono lo staff.
Gli ingredienti per una bella e divertente esperienza di viaggio, insomma, ci sono proprio tutti. E se per caso qualcosa non dovesse funzionare esattamente come previsto, non disperate: in fondo, siete in vacanza!
Le informazioni pratiche fornite in quest’ultimo articolo sono aggiornate a gennaio 2016, data del nostro viaggio. La nostra redazione è a disposizione per qualsiasi ulteriore dettaglio o richiesta di informazioni.
Buona crociera!
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